2 Maggio 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Agricola Moderna – È il 2018 e alle porte di Milano nasce la prima Vertical Farm in Italia


Agricola Moderna è la prima impresa che ha lanciato sul mercato italiano prodotti da agricoltura verticale. La società è nata a Milano nel 2018 dall’idea dei due founder Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchet.
Nel 2019 parte la sperimentazione con l’impianto pilota alle porte di Milano, a Melzo: 1.500 m2 fra uffici, laboratori, aree dedicate a ricerca e sviluppo e le aree di coltivazione vertical farming.
Dal 2020 il brand Agricola Moderna distribuisce i propri prodotti in tutto il territorio lombardo attraverso la GDO ed e-commerce specializzati.
L’innovazione di Agricola Moderna passa anche attraverso l’ambiente lavorativo: 24 collaboratori, quasi tut under 35, di diverse nazionalità e con professionalità differenti tra agronomi, ingegneri, data analysts e manager.

AGRICOLA MODERNA, Melzo. foto di Marco Gartofalo

Il 25% dello staff ha conseguito un Dottorato di Ricerca e molti hanno avuto esperienze all’estero, favorendo così un interscambio costante di idee, culture ed esperienze.
Il modello di business prevede una forte connessione con il territorio e le comunità locali in cui l’azienda opera per una filiera produttiva e distributiva corta.

La Lombardia è solo l’inizio del piano di sviluppo che prevede nuove vertical farm in Italia e nel Mondo.
L’obiettivo è offrire ogni giorno insalate e aromi, di alta qualità, freschi, sani e gustosi, senza pesticidi e nickel free .

La coltivazione indoor con sistema idroponico permette di preservare più risorse possibili per il
Pianeta, grazie all’ottimizzazione di una filiera produttiva in cui il risparmio idrico è del 95% e del suolo è del
98% rispetto a una coltivazione intensiva tradizionale in campo aperto.

La filosofia – Due amici, un’idea
Per i due founder Benjamin Franchet e Pierluigi Giuliani, rispettivamente CTO e CEO di Agricola Moderna, essere sostenibili non significa semplicemente rilasciare sul mercato prodotti a basso impatto ambientale, ma lavorare per creare un’impresa inclusiva, collaborativa e trasparente secondo i principi SG.


“Il nostro obiettivo è creare un’azienda modello che coniughi produzioni innovative, risparmio di risorse
utili per il Pianeta e una forte connessione con il mercato di riferimento, in Italia e all’Estero.


Un’impresa di successo oggi più che mai è chiamata a rispondere della qualità dei propri prodotti e della
sostenibilità delle proprie scelte.

Siamo sicuri che integrare impegno sociale e ambientale a tutti i livelli di governance, focalizzarsi sul medio-lungo termine, puntare sull’innovazione e su un team di lavoro affiatato, determini vantaggi aziendali quali maggiore
efficienza e ottimizzazione dei processi produttivi e riduzione dei costi e degli sprechi. Tutto ciò garantisce
solidità al business e maggiore capacità di gestione dei rischi.” Pierluigi Giuliani, co-founder e CEO, Agricola
Moderna.

I prodotti – freschi, sani, gustosi, sostenibili e… premiatissimi
La linea di prodotti di Agricola Moderna è composta da: Lattuga Croccante, Misticanza Piccante, Misticanza Orientale e dal Basilico.


Cosa li distingue da un prodotto di agricoltura intensiva tradizionale?
Grazie alla tecnologia del vertical farming, che prevede un controllo su tutta la filiera – dalla semina fino alla distribuzione – le insalate e gli aromi di A g r i c o l a Moderna si distinguono sul mercato per la loro freschezza,
per essere completamente senza pesticidi e certificati nickel free e per il loro gusto: croccante e ricco di aromi e profumi.


Fra i formati di foglia che si possono trovare nelle confezioni di Agricola Moderna troviamo Baby e Teen Leaf.

Quest’ultime sono una particolare tipologia di insalata croccante, corposa e asciutta, che garantisce una
maggiore conservabilità, aumentandone così naturalmente la shelf life.


Le scelte sostenibili e il consumo consapevole si vedono anche dal packaging.

Infatti, Agricola Moderna si distingue anche rispetto al resto del mercato per il materiale delle proprie confezioni, un polimero biobased (PP5) 100% riciclabile e ottenuto per il 70% da fonti rinnovabili, come l’olio esausto di frittura.
Agricola Moderna si è aggiudicato il Grand Prix dell’NC Award 2023, il riconoscimento più importante della manifestazione dedicata alla comunicazione integrata e olistica made in Italy.


Ha vinto anche l’oro per il packaging & design, il premio come best holistic company e come miglior progetto di comunicazione olistica nel settore alimentare.


Con la campagna The Snacky Salad Agricola Moderna scardina il luogo comune dell’insalata come alimento privativo e solitamente poco appetitoso, proponendo i valori della sostenibilità e della freschezza per raccontare i propri prodotti come delle vere e proprie golosità.

Il vertical farming
Agricola Moderna è l’azienda pioniere in Italia nel vertical farming.
Ma come funziona il vertical farming? Quali sono le professionalità messe in campo? E quali sono i vantaggi
che derivano da questa tecnologia?
I primi esempi di vertical farming si vedono circa 15 anni fa negli Stati Uniti e Singapore nel 2012.

L’idea di ottimizzare in agricoltura il consumo d’acqua (attraverso idroponica o aeroponica) e quello del suolo nasce
per rispondere a due fenomeni planetari: la migrazione verso le grandi città e l’aumento demografico,
entro il 2050 saremo oltre 9,7 miliardi di abitanti e oltre il 65% della popolazione vivrà in città.

Ciò significa necessità di produrre più materie prime e concentrarle maggiormente nei centri abitati accorciando la
filiera logistica distributiva.


Il vertical farming, in tal senso, rappresenta una soluzione concreta per realizzare delle colture agricole con
un risparmio d’acqua e di suolo di oltre il 95%. Non solo, grazie all’ambiente controllato, questa tecnologia
permette di eliminare completamente l’utilizzo di prodotti chimici come diserbanti e fitofarmaci, dannosi
per l’uomo e per l’ambiente.


Cosa si può coltivare in vertical farming? Sopratutto ortaggi a foglia, piante aromatiche e officinali e piccoli frutti.

In generale le colture con un ciclo produttivo di circa 30 – 40 giorni rendono il vertical farm sostenibile
anche economicamente.

La filiera produttiva
La filiera produttiva molto corta di Agricola Moderna permette la riduzione degli sprechi alimentari tipici
della food chain ortofrutticola tradizionale: tutti i processi produttivi, dal seme fino al prodotto tagliato e
confezionato vengono fatti nello stesso luogo.

La nostra vertical farm e il nuovo impianto di Angadello (CR)
“Abbiamo aperto la nostra prima fattoria verticale con l’obiettivo di risolvere i principali problemi
dell’agricoltura intensiva tradizionale; abbiamo accorciato e ottimizzato la filiera tradizionale della IV gamma
per offrire ai consumatori prodotti sempre freschissimi, gustosi e salutari; abbiamo rimpiazzato la chimica,
rappresentata da pesticidi e fitofarmaci, con la tecnologia. ”- Benjamin Franchet.


Il nuovo impianto sorgerà ad Agnadello in provincia di Cremona e racchiuderà l’intera filiera produttiva su
una superficie di circa 9mila m2 di cui 2mila destinati al vertical farming per una superficie totale di
coltivazione, su più livelli, di 11mila m2. La produzione sarà di oltre 900 tonnellate di insalata all’anno, in
media 2,5 al giorno.

Curiosità: se si utilizzasse la coltivazione tradizionale ci vorrebbe un terreno di 30 ettari,
una superficie di circa 48 campi di calcio e circa 180 milioni di litri l’anno, l’equivalente di 73 piscine
olimpioniche.


La produzione di Agnadello permetterà ad Agricola Moderna di aumentare la distribuzione su tutto il
territorio nazionale garantendo prodotti freschissimi e di alta qualità. L’impianto sarà specializzato nella
produzione di aromatiche e di Teen Leaf, varietà di insalate poco diffusa nel mercato della IV gamma italiana.


L’impianto sarà approvvigionato al 100% da energie rinnovabili.
La produzione di Agricola Moderna è sostenibile perché:
• un metro quadrato coltivato è più produttivo di 200 volte rispetto alle coltivazioni tradizionali in campo
aperto ;
• l’acqua evaporata dalle piante stesse, non viene sprecata ma analizzata, purificata, reintegrata dei sali
minerali e reintrodotta nel sistema;
• degli sprechi alimentari sono ridotti al minimo grazie a una filiera produttiva molto corta;
• La tecnologia utilizzata permette di eliminare completamente l’utilizzo di prodotti chimici come diserbanti
e fitofarmaci.