9 Maggio 2024

Zarabazà

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CLESSIDRA FACTORING: UTILE NETTO A 1,1 MLN DI EURO – IMPIEGHI E TURNOVER IN COSTANTE CRESCITA

Il CdA approva i dati del primo semestre

La Società ha approvato i risultati del primo semestre 2023 che si è chiuso con un utile netto di 1,1 milioni di euro. Forte crescita dei volumi, con un turnover di 286,0 milioni di euro, un monte crediti di 154,8 milioni e un impiego lordo di 135,6 milioni. Il Margine di Intermediazioni si è attestato a 5,3 milioni di euro. Si conferma inoltre ottima la qualità del portafoglio crediti ed un Total Capital Ratio del 14,2%.

Clessidra Factoring, primario operatore finanziario focalizzato sul supporto delle PMI anche in fase di risanamento, ha approvato i dati del primo semestre 2023, che si è chiuso con un turnover di 286,0 milioni di euro, in aumento del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; un monte crediti di 154,8 milioni di euro (+ 56%) e un impiego di 135,6 milioni di euro, in crescita del 62%. Il numero dei clienti operativi ha registrato una crescita del 43% anno su anno, attestandosi a quota 237, mentre il numero di debitori con monte crediti in gestione al 30 giugno è pari a 1.550.

“Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo confermato il trend di forte crescita che ha contraddistinto i primi due anni di vita della Società, con un incremento degli impieghi e dei volumi gestiti che ci ha permesso di realizzare gli obiettivi prefissati – commenta Gabriele Piccini, Amministratore Delegato di Clessidra Factoring. – Abbiamo inoltre raggiunto la piena copertura commerciale delle diverse aree geografiche, che ci consente di presidiare tutto il territorio nazionale e abbiamo incremento ulteriormente le partnership in ambito distressed. Tutti questi fattori ci hanno permesso di conseguire degli ottimi risultati, nonostante le criticità del contesto macroeconomico”.

Positiva anche la dinamica della marginalità: il margine di intermediazione è stato pari a 5,3 milioni euro, superiore dell’11% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è particolarmente significativo in quanto nel primo semestre 2022 era stata registrata una componente di ricavo derivante da un’operazione straordinaria, che aveva positivamente condizionato il margine di intermediazione generando ricavi superiori a 1,3 milioni di euro. Senza l’effetto di tale operazione, il confronto con il 1° semestre 2022 evidenzia una crescita del 52%.

Nel primo trimestre i costi operativi sono stati pari a 3,5 milioni di euro, +32% rispetto al primo semestre 2022. A fronte di queste dinamiche economiche, l’utile prima delle imposte ha raggiunto quota 1,7 milioni di euro mentre l’utile netto si è attestato a 1,1 milioni di euro.

Buona la qualità del portafoglio crediti che registra livelli minimi di crediti deteriorati: l’esposizione netta delle posizioni classificate come a sofferenza è pari a 25 mila euro, mentre è pari a 589 mila euro quella delle inadempienze probabili. Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2023 è pari al 14,2%.

“Siamo molto soddisfatti di questa prima parte dell’anno, in cui abbiamo registrato volumi in linea con il budget ed una redditività che si mantiene su livelli elevati. Siamo convinti che nel secondo semestre la Società potrà registrare performance in ulteriore miglioramento – conclude Gabriele Piccini. – Il mese di luglio si è chiuso infatti con KPI sopra le attese e abbiamo registrato il record assoluto di monte crediti in gestione e di impiego. Siamo molto orgogliosi di supportare in modo sempre crescente le aziende del nostro Paese affiancandoci al tradizionale canale bancario, soprattutto in un contesto economico così delicato in cui si ravvisano segnali di difficoltà di accesso al credito. Stiamo continuando a rafforzare la nostra struttura nei vari ambiti, per continuare a mantenere gli elevanti standard qualitativi e di rapidità nelle risposte che ci stanno contraddistinguendo sul mercato”.