Biblioteca Nazionale Braidense, via Brera 28 – Milano
Sala Lettura: lunedì 11 dicembre, ore 16.00
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
La casa editrice NovaCharta in occasione del centocinquantesimo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense, invita alla presentazione del volume Manzoni di Pier Carlo Masini curato da Andrea Tomasetig.
Nel corso della presentazione verranno letti dall’attore Tino Danesi testi in tema di Pietro Citati, Natalia Ginzburg, Guido Bèzzola, Vincenzo Consolo e Pier Carlo Masini. Al termine il pubblico avrà l’occasione di accedere alla Sala Manzoniana per vedere i tre preziosi ritratti di Alessandro Manzoni, Enrichetta Blondel e Giulia Beccaria.
La sorprendente scoperta di Pier Carlo Masini, celebre storico e bibliofilo, risale al lontano 1996 e parte da un manoscritto apocrifo reperito sul mercato antiquario. Con una straordinaria intuizione – quella che un manoscritto falso può contenere anche notizie vere – e con un paziente lavoro di ricerca giunge a identificare il falsario (Nino Bazzetta de Vemenia) e a suffragare la clamorosa ipotesi che Alessandro Manzoni non solo non è figlio di Pietro Manzonl bensì di Giovannl Verri (cosa peraltro già nota in amblenti molto ristretti), ma che non è neppure nipote di Cesare Beccaria, bensì nientemeno che di Pietro Verri, amante allora di Teresa Blasco, glovane moglle dl Cesare, con la quale conceplsce Giulia Beccarla.
L’ipotesi, affacciata qui per la prima volta e comunque mai affiorata nella memorialistica manzoniana, configurerebbe nella dinastia Manzoni-Verri-Beccaria una situazione per cui Pietro Verri sarebbe nonno e zio di Alessandro, Giovanni Verri avrebbe avuto il figlio naturale da Giulia, sua nipote e amante, Alessandro Manzoni Beccaria non sarebbe né un Manzoni né un Beccaria, ma un Verri per parte di padre e di madre, frutto di un rischioso rapporto tra consanguinei. (Pier Carlo Masini).
Il saggio si legge come un avvincente giallo letterario nel contesto di un potente affresco della Milano illuminista e libertina del secondo Settecento. Pier Carlo Masini prende in esame con rigore anche altri aneddoti contenuti nel manoscritto apocrifo, delineando con mano sicura un acuto e non convenzionale ritratto dello scrittore e della sua opera fino ai suoi ultimi giorni. Significativo fra tutti è il commento di Giancarlo Vigorelli, allora presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani: Tutto ciò che dice Masini è detto in modo serio. Lui è stato con i documenti in mano, non si possono non accettare le sue conclusioni. In mezzo a tanti fagotti in circolazione, ha tirato fuori le cose che persuadono di più.
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