17 Maggio 2024

Zarabazà

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Ricostruire il teatro e la biblioteca di Campi: il concerto di beneficenza “La musica non si ferma” con Funk Off e The Pilgrims Gospel Choir

Venerdì 8 e sabato 9 marzo a Campi Bisenzio, Firenze

In programma, inoltre, nell’ambito della rassegna “Quel due” per ricordare l’alluvione, l’inaugurazione della mostra fotografica “Inventario” con i lavori di Marco Lanza e Marina Arienzale

Firenze– Supportare la ricostruzione del teatro e della biblioteca di Campi con la musica: sarà questo l’obiettivo del concerto di beneficenza “La musica non si ferma” in programma per sabato 9 marzo ore 21 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23). Sul palco, ad aprire la serata, il coro Gospel apprezzato nel panorama nazionale “The Pilgrims”, che proporrà brani gospel e moderni accompagnati da musicisti dal vivo, e a seguire gli strepitosi “Funk Off”, marching band ufficiale di Umbria Jazz, conosciuti in tutto il mondo che, insieme alla voce di Nadine Rush, accompagneranno il pubblico in una serata esplosiva. Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la collaborazione e il sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Chiantibanca, Unicoop Firenze. L’evento è organizzato in favore del progetto #ilpensierononsiferma, che continuerà giovedì 21 marzo con il concerto degli studenti del Liceo Michelangelo e lunedì 1 aprile con il concerto di Pasqua per la ripartenza in gemellaggio con Tredozio. L’intero ricavato della vendita dei biglietti verrà destinato alla ricostruzione dei due edifici (info e prezzi www.teatrodante.it).

In programma, nell’ambito della rassegna “Quel due” pensata per ricordare il disastro dell’alluvione del 2 novembre 2023, venerdì 8 marzo alle 18 l’inaugurazione della mostra “Inventario” con fotografie di Marco Lanza e Marina Arienzale. L’esposizione, visitabile dall’8 al 20 marzo, porta i lavori dei due fotografi che, spinti dalla necessità di documentare gli effetti dell’inondazione del loro territorio, hanno deciso di raccontare l’accaduto attraverso una serie di immagini composte da oggetti di uso quotidiano raccolti direttamente dalla strada. Le riprese fotografiche sono state realizzate direttamente sul campo, grazie a un set mobile ricavato all’interno di una Jeep. L’intero lavoro, composto da 37 fotografie, prende forma nei giorni immediatamente successivi all’alluvione. La mostra continua anche al Museo Archeologico di Gonfienti.