27 Luglio 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

A Roccalumera, terra di Salvatore Quasimodo, l’evento eno-letterario dell’Associazione Italiana Sommelier.

L’Associazione Italiana Sommelier, sezione di Taormina e il Comune di Roccalumera hanno inteso iniziare
l’anno nuovo all’insegna della cultura e del buon bere. Non si è infatti ancora spenta l’eco della riuscitissima
degustazione, che si è tenuta nel tardo pomeriggio di domenica 8 gennaio presso la suggestiva location
dell’Antica Filanda sita sulla centralissima Via Nazionale, denominata “Racconti di… Vino in Versi per
Salvatore Quasimodo”, momento clou di un vero e proprio convegno eno-letterario con annessa
masterclass. Alla presenza di un corposo pubblico, fra cui il gotha regionale della stampa specializzata del
settore, autorevoli relatori hanno introdotto l’evento supportando il conduttore della degustazione ovvero
Gioele Micali, sommelier professionista e responsabile della sezione AIS di Taormina. In rappresentanza
dell’amministrazione comunale hanno preso la parola l’assessore alla cultura Natia Lucia Basile, vera anima
organizzatrice dell’evento, e il presidente del Consiglio Antonio Garufi mentre in rappresentanza
dell’Assemblea Regionale Siciliana è intervenuto l’on. Giuseppe Lombardo, roccalumerese anch’egli. Tutti
loro hanno fatto risaltare la ferma volontà che hanno avuto nell’organizzare un similare evento nella terra di
Quasimodo e di come questo è da considerare solo il primo di una serie di appuntamenti ove si possono
valorizzare le forze locali all’insegna della cultura. Il presidente del Parco Letterario Salvatore Quasimodo,
Carlo Mastroeni, recentemente tornato dalla Polonia per motivi inerenti il Parco medesimo, ha rimarcato
come ancora poco si sa nel territorio nazionale circa le origini roccalumeresi di Quasimodo, la cui famiglia
almeno da ben quattro generazioni ha vissuto nella cittadina ionica, mentre l’errata opinione diffusa lo
etichetta come modicano per la sola coincidenza di esservi nato. Prezioso il contributo offerto dalla prof.
Raffaella Villari, docente di letteratura italiana, latina e greca all’I.I.S. Caminiti-Trimarchi di Santa Teresa di
Riva, che, dopo aver disquisito sull’antico concetto di simposio, ha letto dal greco alcuni frammenti lirici
tradotti a suo tempo dal Quasimodo come ad esempio il fr. 346 da Alceo, il quale conscio della caducità
dell’esistenza umana invitava a bere adesso senza rimandare: bere il buon vino come metafora della vita. Gli
organizzatori hanno altresì predisposto un collegamento video con Alessandro Quasimodo, figlio del grande
poeta e traduttore, che ha rivolto un saluto alla platea e ringraziato per l’omaggio, che non ha potuto causa
problemi di salute raggiungere fisicamente Roccalumera ma dove spera di poter tornate nella prossima
estate. Quanto ai vini portati in degustazione, tutti siciliani, ciascuno aveva un rimando con Quasimodo o con
la poesia: nell’ordine sono stati serviti “Poesia” Etna Rosato delle Cantine Valenti; “Curva Minore” Cerasuolo
di Vittoria Azienda Pianogrillo; il Pinot Noir delle Cantine Patria; “Don Tindaro” Mamertino, Azienda Gaglio
Vignaioli; “Ed è subito sera” Hommage a Salvatore Quasimodo, Faro delle Cantine Bonfiglio; Malvasia delle
Lipari “Punta Aria”, Azienda A Pinnata, ed infine Ayn, grappa di Nero d’Avola, della Cantina Armosa. Presenti
in sala i rappresentanti delle cantine Bonfiglio, Pianogrillo, Valenti e Patria. Il servizio, impeccabile, è stato
coordinato da Giovanni Tringali e Dana Danutza ed ha visto all’opera i sommelier Onofrio Santoro, Natale
Triolo e Andreia Rogoz. Supervisione generale della serata affidata al consigliere regionale AIS, nonché
responsabile eventi della sezione di Taormina, Gianluca La Limina. Alcune esecuzioni al pianoforte del
Maestro Maria Micali hanno cadenzato ed inframezzato i momenti salienti del convegno: la giovane pianista
messinese ha deliziato gli astanti con musiche di Astor Piazzolla, Fryderik Chopin ed Ennio Morricone.