27 Aprile 2024

Zarabazà

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San Michele, l’Angelo protettore

Caltanissetta. Città al centro della Sicilia. Qui, il Cristo Nero (o Signore della Città) e l’Arcangelo Michele, sono amati e acclamati come protettori della popolazione. Michele è venerato da tutte le Chiese, è Archistratega (o Principe delle Milizie celesti), guida suprema contro Lucifero e di nuovo combatterà la guerra terrena contro il drago; guardiano e custode della Chiesa cattolica, Patrono delle Forze dell’Ordine (Esercito, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri), riconosciuto dall’Islam. La solennità liturgica ricorre il 29 settembre. Il culto del Santo è imponente, popolarissimo e decisivo nella lotta tra Bene e Male.


Nel 1625 l’Arcangelo San Michele apparve con la spada sguainata per impedire l’ingresso della peste (morbo di cui tratta Manzoni ne I Promessi sposi) e proteggere quindi tutti gli abitanti. Non ci fu nessun contagio, non si ammalò nessuno.


Nel luogo dell’apparizione, stando alle visioni di Francesco Giarratana, frate cappuccino che dalla sua cella vide il Santo manifestarsi, fu eretta una piccola chiesa intitolata all’Arcangelo, che divenne il Patrono di questa cittadina. Il Santo allontanò anche un’altra epidemia che colpì i nisseni, ovvero quella di colera.


La devozione qui è sempre stata molto forte; il 29 settembre e l’8 di maggio si svolgono due solenni e suggestive processioni, durante le quali fedeli scalzi portano a spalla la statua lignea di San Michele per ricordare a tutti i miracoli concessi e ringraziare per l’immunità e la protezione ricevute.


Ad oggi, cosa resta di questa partecipata devozione? Le processioni risultano “disperse”, dimenticate, tagliate fuori dal panorama cattolico. Alla luce (fioca) delle restrizioni e delle norme anti-Covid, restano attivi il luna park e la Fiera, luoghi ai quali accedere esclusivamente mediante Green Pass.


Inoltre, che differenza c’è tra fiumi di persone vicine per passeggiare tra le bancarelle e processioni di fedeli che pregano?


Gesù accarezzava i lebbrosi e San Michele, capo del Suo esercito di Angeli, ha difeso la città da ben due epidemie.
Adesso è lo Stato che ci difende e ci protegge, possiamo dedicarci ad un sano e purificato ateismo.

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