19 Aprile 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Adagiato sui colli dei Nebrodi che sovrastano Capo d’Orlando e Brolo di fronte all’arcipelago delle Eolie e a 6 minuti dallo svincolo dell’autostrada Messina-Palermo, si trova Ficarra uno degli ultimi luoghi vissuti dai “gattopardi”.

Le origini del paese si perdono nel tempo, nelle località di “Pallisa” e “Strummo” non è difficile imbattersi in piccoli frammenti di terracotta d’epoca greca affioranti dal terreno.

L’attuale localizzazione ebbe origine quasi certamente in epoca bizantina. A testimonianza della cultura arabo-normanna rimangono gli archi a sesto acuto della splendida cripta della Chiesa Madre, oggi ossario.

Le origini del nome pare derivino dalla parola araba Alfkar che significa “la gloriosa”. Già abitato nel 1200 da personaggi “particolari” come la nobildonna e condottiera Macalda Scaletta, che amava giocare con quelli che oggi noi conosciamo come gli scacchi da cui ha preso spunto la collezione di giochi da tavolo che si trova nel castello di Ficarra, una fortezza carceraria del XVI secolo che ospita il museo dei Giochi medievali, negli stessi ambienti dove si può toccare con mano il disagio dell’essere un detenuto nel Medioevo.

Residenza di famiglie illustri come quella di Guglielmo Albamonte, uno dei dodici cavalieri della disfida di Barletta. Da Federico II Di Svezia per 1000 anni il Feudalesimo e il medioevo non si sono mai fermati in Sicilia.

Qui avevano dimora i Piccolo di Calanovella, baroni latifondisti proprietari di terre da Ficarra a Capo d’Orlando, cittadina oggi sede della fondazione che porta il nome di Famiglia Piccolo di Calanovella, e per questo motivo il poeta Lucio Piccolo ospitò a Ficarra nel 1943 il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa,

che qui ha scritto parti significative del Gattopardo, studi recenti testimoniano che da questo piccolo paese, il grande scrittore trae spunto per l’incipit del meraviglioso libro che tutti conosciamo grazie anche alla cinematografia.

Ficarra si pone come un luogo in cui la storia si può leggere con semplicità anche a misura di bambino.

In questo piccolo borgo troviamo ancora la cultura dell’Olio e dell’Ulivo saraceno, il paesaggio olivicolo offre la possibilità di lunghe passeggiate fra piante secolari dalle nervature quasi mostruose ma affascinanti.

Da questi alberi nasce l’oliva di Ficarra detta “Minuta”, che produce un olio particolarmente delicato e raffinato che potrete gustare su piatti della tradizione siciliana e non solo e in tutti gli eccellenti ristoranti del paese.

La cultura dell’olio è raccontata nel museo dell’Oliva Minuta dei Nebrodi, attraverso il quale, prenotandosi per tempo, potrete avere assegnata una pianta d’ulivo, produrre quel po’ di olio da portarvi a casa con la soddisfazione di dire: l’ho fatto io!

Ficarra non è solo quella che vi abbiamo raccontato e anche quella del baco da seta, perché la sua coltivazione ha caratterizzato per centinaia di anni queste terre di Sicilia.

Ebbene a Ficarra troverete la Stanza del Baco che fa da pandan con la Stanza della seta di Lucio Piccolo

Una testimonianza unica, all’interno della quale, da maggio a settembre, i bruchi alimentati dalle foglie di gelso,  producono questi splendidi bozzoli di seta che a suo tempo venivano filati dalle donne siciliane e trasformati in tessuto pregiato.

Un tessuto non sintetico… ma naturale!

Ficarra è un museo diffuso!

Camminando per le vie potreste imbattervi in altre Stanze nelle quali sono raccolti pentole e terrecotte colorate di uso comune in Sicilia, che hanno caratterizzato  le abitazioni dei nostri antenati. Una collezione di ceramiche, capaci di far riaffiorare memorie legate alla vita d’altri tempi.

Ma questo appartiene ancora al tema del ri-scopriti, cioè di rimettere al centro le nostre origini per valorizzare e apprezzare quello che siamo e abbiamo.

Se guardiamo in torno c’è di più, nel seicentesco Palazzo Busacca, sede del front office dell’ufficio turistico comunale, infatti, troviamo ciò che non ti aspetti: Il villaggio delle marionette di Gianpistone con annesso laboratorio didattico delle fiabe, un luogo dove non solo è possibile godersi l’evocativo allestimento dei personaggi delle fiabe delle Mille e una notte,

ascoltare la narrazione di un racconto, giocare e costruire con il supporto di operatori locali, una marionetta da portarsi a casa.

A Ficarra troverete un palazzo intero destinato a museo d’arte contemporanea, dove ad artisti e curatori affermati o meno è data la possibilità di soggiornare, di lavorare in totale contaminazione con la storia, il territorio e i suoi abitanti, esporre opere in splendide sale affrescate o in un sistema di vetrine dislocate lungo le vie del paese.

Palazzo Milio è un museo vivo nel quale attraverso la capacità di esprimersi e di narrare è possibile far rivivere storie racconti e opere d’arte.

In questo palazzo/museo sede della Stanza della seta, puoi chiedere di dormire nella camera che contiene gli arredi originali del poeta Lucio Piccolo e provare emozioni uniche e irripetibili in un luogo della memoria d’altri tempi.

Ficarra è a pochi minuti dal mare di Brolo che ha una bellissima spiaggia libera, disponibile per la balneazione e facilmente utilizzabile dai bambini affinché con la sabbia possono realizzare castelli e giocare come desiderano.

Ficarra è anche a pochi minuti di macchina da altre destinazioni, come Capo d’Orlando, con il suo moderno porto turistico finestra per le Isole Eolie; il Parco dei Nebrodi, con le straordinarie bellezze naturalistiche; confina con una serie di piccoli borghi antichi custodi di secoli di storia e tradizioni.

Ficarra, come luogo della riconciliazione e della ri-scoperta.