Gli organizzatori: “Ora rilanciare l’azione culturale.” Musica, cinema e teatro: migliaia le visualizzazioni sul sito web dell’Auditorium Le Fornaci, destinate ad aumentare. Decine di appuntamenti online sono riusciti a tener fede alle sfide di Valdarno Culture, facendo compagnia nei mesi invernali al pubblico di affezionati, in parziale lockdown.
I concerti a firma Valdano Jazz e Associazione Musicisti Aretini, come le produzioni di Valdarno Culture e le interviste con gli ospiti di Abbecedario del Reale, curato da MACMA, sono ancora disponibili sul sito lefornaci.org.
Buona la prima, completamente online. Prova superata per l’Auditorium Le Fornaci e Valdarno Culture: alle avversità dell’anno appena passato, connotato da chiusure di teatri e cinema per arginare la pandemia, ha risposto con ampio successo la Stagione Extra, da poco conclusa, che si è svolta tutta online per la prima volta. Più di 18 mila le visualizzazioni raggiunte, destinate ad aumentare nelle prossime settimane.
I contenuti della rassegna culturale, infatti, rimangono online e fruibili gratuitamente sul sito lefornaci.org: dalle interviste con gli ospiti di Abbecedario del Reale, curato da MACMA, all’avanguardia jazz dei concerti di Valdarno Jazz, con Daniele Malvisi e sodali, dalle produzioni originali nate dalla collaborazione tra le le due realtà (come “Prima di me” e “A chi parla la Musica?”), alla selezione musicale classica, grazie all’Associazione Musicisti Aretini.
“Il 2020 ci ha posto di fronte a problemi, sfide e incertezze. Ma anche a occasioni di riflessione e studio” – dichiarano congiuntamente i soci di Valdarno Culture, associazione che per otto anni ha gestito Le Fornaci insieme a Kanterstrasse – “Abbiamo così progettato e realizzato una proposta differente che non fosse il surrogato di progetti già esistenti, bensì una forma nuova che nascesse dallo storico della nostra progettualità e dalle esperienze di ognuno di noi durante i mesi del primo lockdown. La Stagione Extra è stato il frutto di questo percorso condiviso, il risultato di storie, visioni, sensibilità, linguaggi artistici distinti che si sono incontrati, contaminati e confrontati, con l’obiettivo di offrire al pubblico una proposta culturale unitaria, forte, stimolante, nuova.”
Tante sono state le novità per l’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (Arezzo), motore creativo della scena toscana, che così si è affacciato anche al panorama nazionale grazie ai mezzi digitali. Ad iniziare dal programma delineato da MACMA, per quanto riguarda l’audiovisivo, concretizzato nel festival online Abbecedario del Reale: da fine novembre, ogni weekend, volti noti della cultura italiana hanno spiegato una coppia di lettere, associandone un significato da approfondire, al fine di contribuire ad un linguaggio migliore per tempi difficili, per tenere unità la comunità di cittadini. Così in “F come Femmina” è stato il momento dei contributi delle scrittrici Dacia Maraini e Nadia Terranova, come della sociolinguista Vera Gheno, o ancora in “H come Habitat” professori d’eccezione sono stati il meteorologo Luca Mercalli, il geografo Franco Farinelli e il filosofo Telmo Pievani, come c’è stato spazio per l’inchiesta sulla pandemia contingente con i giornalisti Riccardo Iacona e Annalisa Camilli. Lo scrittore Paolo Rumiz ha fornito gli appunti per vivere al meglio la quarantena forzata, in “I come Isolamento”, così come la voce del cantautore Giovanni Truppi (con i disegni di Mara Cerri e Pietro Scarnera) ha scaldato i cuori in “R come relazione”. Centrale l’ambiente e il clima, come la natura, nell’intervento del professore Stefano Mancuso, nell’ultimo appuntamento per ordine alfabetico, “V come Vegetale”. Vicino a questi pareri illustri, MACMA ha colto l’occasione per presentare in “S come Seme”, “Prima di me”, produzione originale tratta dal libro omonimo di Luisa Mattia e Mook e nata dalla collaborazione con Valdarno Jazz, che ha curato le musiche, e con Francesco Taddeucci, visual artist che ha realizzato le animazioni.
Il cambio di paradigma ha interessato anche la musica, dove il celebre jazz delle compagini del Valdarno Jazz e la selezione musicale a cura dell’Associazione Musicisti Aretini non hanno rinunciato a scendere dal palco, ma, in più, sono entrati nelle lenti della camera da presa, per quattro concerti online. Ha aperto le danze la musica classica di “Pianofortissimo!”, con Manuel Malandrini, Anna Massi, Gabriele Cerofolini e Fabio Rosai, per poi passare il timone all’avanguardia jazz, prima con il VJ Collective in compagnia del trombettista special guest Fabio Morgera in “Meeting”, e poi con “Totem”, nuovo lavoro di Ferdinando Romano. Alto momento in conclusione, con l’opera originale – un’altra preziosa collaborazione tra MACMA e Valdarno Jazz – “A chi parla la Musica?”, uno stimolo all’ascolto e alla riflessione che prende la forma di un viaggio dentro la potenza espressiva e comunicativa della musica dalle origini ai giorni nostri.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, di essere quindi riusciti a non soccombere agli eventi e di aver rilanciato l’azione culturale con una progettualità che utilizzasse al meglio gli strumenti a nostra disposizione, in una dialettica proficua con il contesto storico e sociale e con riscontri molto positivi del pubblico.”, continuano gli organizzatori. Le attenzioni ora sono tutte al futuro delle attività cultura, pronte a ripartire, seppur tra molti ostacoli, ma con una consapevolezza maggiore dei propri talenti.
“Tutte le arti e i linguaggi che raccontano il reale possono evolvere e mutare di pari passo al nostro vivere sociale e ai paradigmi culturali sempre in costante movimento. Dunque, immaginarsi nuove forme di progettazione e di realizzazione di quei principi e di quegli obiettivi che ci hanno sempre guidato” sono le parole di Simone Martini, di Kanterstrasse. Per la sezione teatro sono stati due gli appuntamenti a cura di Diffusioni e KanterStrasse Teatro: “I racconti dal bosco” della compagnia Zaches Teatro di Luana Gramegna con l’attrice Enrica Zampetti, e “OZz”, una produzione della compagnia KanterStrasse Teatro/ Straligutil con la collaborazione di Blanket Studio, il sostegno di Regione Toscana, Publiacqua Spa, Comune Figline e Incisa Valdarno. Quest’ultimo è stato il primo esperimento di teatro digitale della compagnia, con i registi Lorenzo Donnini e Simone Martini, con Elisa Vitiello, Simone Martini e Alessio Martinoli.
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