2 Maggio 2024

Zarabazà

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DistrEAT La cucina all’italiana nella casa padronale di una riseria degli Anni 30

Non distante dal cuore nevralgico dei Navigli, affacciato sull’Alzaia del Naviglio Pavese,
DistrEAT è prima di tutto un ristorante gourmet e versatile per buongustai alla ricerca di una cucina corretta e mai gridata. Dalle 8.30 alle 12.00 e poi ancora dalle 15.00 alle 18.00,
DistrEAT è anche il luogo dove trovare postazioni di lavoro libere. A due passi dalla Naba e dallo Iulm, da martedì a sabato il locale è aperto dalle 8.30 a mezzanotte e, oltre a pranzi e cene, offre prime colazioni con i lievitati degli chef e, per il dopocena, i cocktail del sommelier

[Milano, 16 ottobre 2020]. Un ristorante capace di reinventarsi e adattarsi alle esigenze di una città in continua trasformazione. Un locale, guidato da cinque giovani soci (tre chef, un maître e un maître sommelier), strutturato per accogliere i gourmet alla ricerca di un luogo informale, con un’offerta gastronomica corretta e contemporanea, in un ambiente urbano affacciato sul Naviglio Pavese.

DistrEAT, questo il nome del ristorante aperto dalle 8.30 di mattina fino a mezzanotte, è disponibile anche per accogliere i “lavoratori agili” che qui possono scegliere di consumare le proposte della caffetteria oppure scegliere di vivere la propria pausa pranzo con i piatti di un menù che a mezzogiorno cambia quotidianamente (postazioni libere: 8.30-12.00; 15.00-18.00).

Un luogo del gusto che condivide i propri spazi esterni con Altavia, agenzia per la comunicazione “cugina” di questo locale che nei suoi primi 18 mesi di attività ha saputo affermarsi come un “agitatore” del gusto, con piatti gourmet mai gridati e iniziative speciali (ciclo di Distrazioni) dove la cultura gastronomica è sempre protagonista.

Le Distrazioni d’autunno si aprono con una piece della compagnia Pacta. dei Teatri che giovedì 22 ottobre, dalle ore 19.30, propone nel cortile di DistrEAT un divertissement composto da alcuni esilaranti pezzi brevi, fra cui per esempio il racconto che Carlo Emilio Gadda ha dedicato al risotto. Un’iniziativa questa che lo staff di DistrEAT offre come benvenuto agli ospiti in attesa di sedersi a tavola, una sorta di “benvenuto dello chef” per assaporare il cibo nella sua accezione culturale.

DistrEAT, dunque, non è solo un locale che parla ai gourmet, ma è un luogo di incontro che si rivolge anche a un target giovane e informale, sempre attento alla correttezza delle proposte in tavola come nel bicchiere, con una carta dei vini (140 etichette) perlopiù italiana e con referenze soprattutto di piccoli e medi produttori attenti alla vinificazione naturale. Lontano dagli stereotipi griffati, DistrEAT si rivolge a chi, nel tempo libero, cerca sempre un’offerta corretta anche quando originale.

Il menù dell’autunno

Tutti i piatti sono disponibili anche come “mezza porzione”

Antipasti (14 o 15 euro a porzione; mezza porzione 10 o 11 euro)

Uovo morbido, funghi, la loro spuma e pane croccante
Declinazione di zucca, lampone e gorgonzola stagionato
Lingua di vitello fondente, cipollotto, mela verde e sesamo tostato
Trota marinata, verdure in carpione, crema di cipolla al forno, cicorino e pane di segale

Primi (15 euro; 11 euro mezza porzione)
Mezza manica con ragù di pecora, ricotta mustia e lime Riso con crema di patate, cozze, tarallo croccante al peperoncino, prezzemolo e pecorino Ravioli ripieni di porro fondente, salsa di nocciole, finferli arrosto e burro nocciola Zuppa di piselli roveja, aringa e cavolo riccio

Secondi (18 o 20 euro; 12 o 14 euro mezza porzione)
Pancia di maiale arrostita, carote arrosto e in crema agrodolce, scalogno ed erbe fresche
Trancio di baccalà in olio cottura, broccolo romano, olive e melograno
Pollo arrosto, cime di rapa arrosto e in crema, dressing all’acciuga
Topinambur, crema di cavolfiore affumicata, salsa harissa e biete

Gli irriducibili – presenti in ogni stagione (15 o 20 euro; 11 o 14 euro mezza porzione)
Tartare di fassona piemontese, rafano, capperi e scalogno
Baccalà mantecato

Risotto alla milanese

Il nostro manzo tonnato

I dolci (9 euro)
Frolla montata, cachi, yogurt alla vaniglia e gelato al pepe bianco

Banana, rhum e cioccolato
Mele, pistacchio e olio d’oliva
Gelati e sorbetti

*Coperto con acqua e pane: 2 euro

DistrEAT in pillole

DistrEAT è aperto dalle 8.30 fino alle 24.00.

Dalla colazione fino al dopo cena, passando per il pranzo con un menù più leggero, la merenda, l’aperitivo e la cena.

Coperti disponibili in giardino: 60 (Specifichiamo nella bella stagione)

Coperti nel locale (su due piani): 50

DistrEAT accoglie i propri ospiti tutto il giorno, anche per chi vuole trascorrere il proprio tempo lavorando.

I dolci della colazione sono preparati dagli chef in cucina.

All’ora dell’aperitivo è possibile ordinare anche degli assaggi con una lista di piccoli piatti à la carte ideati dagli chef.

Orari e giorni di apertura

Martedì-Sabato: 8.30-24.00

Prenotazione consigliata a pranzo e a cena

Via mail a info@distreat.it o via WhatsApp al 339.67.78.204 

Cos’è DistrEAT

Un ristorante guidato da cinque amici, tre cuochi che hanno maturato la loro esperienza nelle brigate di chef illustri e due responsabili di sala, uno dei quali sommelier. DistrEAT (circa 60 coperti all’esterno; 50 quelli interni) si trova nella casa padronale di una riseria degli Anni 30 dove oggi c’è un autentico distretto creativo. La cucina, curata da uno staff giovane e dinamico, è parte integrante di un’agenzia internazionale di comunicazione con la quale il ristorante condivide gli spazi aperti: il giardino che nella bella stagione può accogliere fino a 60 coperti; un bar che la mattina propone dolci preparati nella cucina di DistrEAT, la sera si trasforma in un locale per l’aperitivo e nel dopocena è un luogo ideale per l’after dinner in giardino.

Un luogo di incontro, discreto, a due passi dalla Naba e dallo IULM; di giorno, all’ora di pranzo, è frequentato da giovani ma anche da professionisti in pausa lavoro, mentre per la cena è preferito da gourmet. Il ristorante propone una cucina all’italiana equilibrata, corretta, che può guardare anche oltre confine e che propone ai propri ospiti una carta dei vini principalmente di referenze nazionali e di piccoli produttori (circa 140 etichette).

Lo staff

Il ristorante è gestito da cinque giovani soci.

Federico Sordo ha 29 anni e ha collaborato con alcuni tra i più noti ristoratori della Lombardia (famiglia Cerea, Claudio Sadler, Davide Oldani e Cesare Battisti al Ratanà). In cucina è lui a seguire anche la pasticceria.

Andrea Tirelli, 32 anni, dopo essere stato a lungo all’estero, è tornato in Italia per lavorare al Ratanà. In brigata è quello che parla meno e difficilmente si farà vedere lontano dai fornelli.

Davide Aru, 35 anni, ha maturato esperienza nelle sale della ristorazione internazionale, in particolare in Australia e a Hong Kong.

Gabriel Urgese ha lavorato al Jellyfish Restaurant di Montreal e al Santa Virginia a Brera. Di tutti è il più giovane (25 anni) e quello più internazionale.

Guido Dossena, il maître di sala e sommelier, 45 anni, è un profondo conoscitore di vino. La sua ricerca per i piccoli produttori è maniacale.