30 Aprile 2024

Zarabazà

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Protocollo operativo Comportamentale per contenimento Covid 19 Società Scientifica AARBA

Da una settimana il nostro Paese è entrato nella cosiddetta Fase 2, che permetterà di riprendere gradualmente le attività economiche e sociali con l’obiettivo di recuperare in assoluta sicurezza le nostre abitudini precedenti all’emergenza sanitaria.

Come Società Scientifica AARBA ci sentiamo in dovere di far conoscere alla popolazione i risultati delle nostre ricerche, per permettere a tutti i Lavoratori e al Management delle Realtà Produttive di attivare nuove prassi che si renderanno necessarie, per affrontare quella che sarà una nuova normalità imposta dalle circostanze.

I nostri studi vogliono portare un valore aggiunto alle recenti Delibere Governative, introducendo delle azioni e delle routine atte a migliorare i comportamenti individuali sui luoghi di lavoro e nella vita quotidiana, che risulta il metodo più vincente nel lungo periodo, per debellare la ripresa dei contagi.

La gestione dell’emergenza da COVID-19 ha, da un punto di vista scientifico ed evidence-based, solo due soluzioni:

Partendo dal protocollo di elezione per la gestione dei comportamenti (BBS), i nostri ricercatori ed esperti hanno messo a punto una versione per standardizzare un processo che risponde alle esigenze di operare nelle ns imprese (e nelle strutture sanitarie) che devono continuare l’attività, con altissimi rischi di perpetuare la diffusione del contagio da COVID-19.

Sappiamo che l’adozione di tale processo operativo consente a queste imprese di operare con una riduzione del numero di contagi realisticamente nell’ordine del 70-90% e anche molto di più (in teoria del 100%, ma nella presente contingenza non realistico). Ovviamente basandoci su uso intensivo di strumenti di monitoraggio on line.

Nel processo e nel protocollo specifico per COVID-19 il peso delle azioni da compiere è stato drasticamente ridotto: pochi minuti, 2 volte al giorno, in stabilimento (o in cantiere o

nei trasporti),con misure costanti dei comportamenti di prevenzione, seguiti da azioni di variazione dei comportamenti inadeguati, esclusivamente con supervisione on line da parte di personale specializzato dedicato da remoto.

L’adozione di tale protocollo, nella versione completa per le organizzazioni sanitarie, sarebbe imprescindibile e di particolare facilità applicativa.

Si tratta infatti di applicare” operativamente l’unico metodo scientificamente collaudato e validato per ottenere nell’immediato il controllo della diffusione del virus, in attesa di farmaci specifici su larga scala, per consentire il mantenimento delle attività senza tuttavia interrompere i servizi essenziali.

Il protocollo governativo dice “cosa” fare per comportarsi in modo sicuro, il protocollo scientifico applicativo prescrive “come” sviluppare e garantire quei comportamenti, stabili e generalizzati nel tempo.

In tempi brevi (giorni o al massimo settimane) e soprattutto con esiti misurabili giornalmente su scala parametrica (frequenze, durate dei comportamenti rilevanti) in tutti i gruppi di lavoro.

All’occorrenza è possibile ricorrere – solo nella fase emergenziale – al reclutamento di volontari tra i 1.200 ingegneri (HSE manager o Consulenti di sicurezza) presenti nel Registro Italiano degli Esperti Qualificati in BBS, tra i 2.000 psicologi specialisti in Analisi Comportamentale delle nostre due società scientifiche e tra i 200 Board Certified Behavior Analyst Italiani.

I soli con le competenze tecniche e scientifiche minime indispensabili.

In estrema sintesi il processo consiste nel redigere un elenco di comportamenti da monitorare attraverso delle checklist che andranno compilate ogni giorno (l’attività impiega circa 2 minuti) da parte dei preposti, o altri collaboratori interni di ogni realtà produttiva.

Dinanzi a comportamenti sbagliati si attueranno le correzioni adeguate per portare la persona ad operare correttamente, secondo gli standard prescritti.

Per garantire un impatto significativo alle nuove routine, si terranno delle riunioni settimanali di circa 12 minuti tra il responsabile del monitoraggio e i collaboratori del reparto o da coloro che segue, per dare e ricevere feedback.

Si dovrà effettuare una riunione mensile tra i dirigenti delle realtà produttive per valutare i risultati e coordinare le azioni correttive necessarie per garantire e mantenere i risultati previsti.

I dati rilevati andranno poi inseriti in un apposito programma che ne consenta l’analisi da remoto da parte di un Analista Comportamentale, che fornirà di volta in volta le specifiche per migliorare, consolidare o mantenere gli obiettivi prefissati da ogni realtà.

Per attuare il processo attraverso le mini-riunioni previste dal protocollo si analizzeranno le singole situazioni, per stilare un piano d’azione e per pianificare la sua esecuzione tra i Dirigenti delle Aziende e gli analisti del comportamento.

La messa a disposizione del protocollo (fin d’ora in fase di adozione volontaria dalle imprese che già hanno in essere il processo di BBS), che ci viene chiesta da più stakeholder pubblici (sanità) e privati (imprese tenute a continuare l’attività) deve passare a nostro avviso attraverso il coordinamento e la supervisione delle nostre istituzioni (Ministeri dello Stato e Assessorati delle Regioni), per essere adottato efficacemente, con la rapidità richiesta e su larga scala.

Il nostro Presidente Professor Fabio Tosolin ha dichiarato:

“L’attuale situazione ci ha messo davanti a due necessità in conflitto: evitare i contatti a rischio e continuare a lavorare con i relativi assembramenti di persone (vedi aziende ospedaliere e produttive di beni di prima necessità). Soddisfare entrambe le necessità è possibile.

Lo è solo ed esclusivamente adottando in maniera rigorosa il protocollo comportamentale, scientifico ed evidence-based della Behavior-Based Safety (B-BS). È questo il protocollo messo a punto da scienziati americani alla fine degli anni ’70 e adottato in migliaia di imprese e anche in strutture sanitarie, con esiti su cui concorda tutta la comunità scientifica di riferimento. Sono molti i lavoratori protetti da questo scudo scientifico anche in Italia, ma è indispensabile adottarlo su larga scala – anche perché il comportamento è l’unico DPI che… non costa – per evitare che il Coronavirus possa mietere vittime nella cosiddetta FASE 2 e quando probabilmente si riattiverà in autunno.”

Il Processo sopra riassunto brevemente verrà presentato con dovizia di particolari in tre occasioni ufficiali:

– Mercoledì 13 maggio 2020 in occasione di un webinar organizzato dal Rotary Club Milano

– Lunedì 25 maggio 2020 in occasione di un webinar realizzato all’interno della 46th ABAI Annual Convention

– Giovedì 25 giugno 2020 in occasione di un webinar realizzato all’interno della 16th European Conference on Applied Behavior Analysis.

Il presente comunicato costituisce un invito a partecipare per i giornalisti della Vs. testata, prego mettersi in contatto con la nostra segreteria per ottenere l’accreditamento.

Società scientifica AARBA:

Fondata nell’anno 2001, come Italy Chapter di ABA International insieme ad AIAMC conta oltre 2.000 analisti del comportamento e circa 1.300 manager e consulenti di sicurezza comportamentale presenti nel Repertorio Italiano degli Esperti Qualificati in BBS (Behavior Based Safety), in gran parte responsabili HSE delle nostre maggiori imprese.

Per i meriti sia nella ricerca, sia nella diffusione e applicazione del protocollo scientifico di Behavior Based Safety (BBS) ai suoi Congressi Europei di BBS – tutti tenuti in Italia, che è il Paese leader per la metodologia in Europa sono state conferite 5 medaglie presidenziali da G. Napolitano e da S. Mattarella.

Presidente società scientifica AARBA, Prof. Fabio Tosolin:

Analista Comportamentale, Presidente delle società scientifiche AARBA e AIAMC, riferimento in Europa per ABA/BBS, membro della Task Force internazionale di ABAI, docente di HSEQ presso il Politecnico di Milano, percettore del SABA Award per la diffusione della Scienza del Comportamento (ABAI Conference, Chicago 2019).