30 Aprile 2024

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Vanessa Contucci: Il Cinema mi ha reso migliore

Vanessa Contucci è una giovane donna che ha tracciato con la recitazione la sua rotta, artistica e nella vita. Non è stato semplice, perché nessuno in famiglia aveva questa predisposizione e lei è cresciuta con i nonni in un paesino, lontano dai riflettori. Una bambina che oggi ha potuto mettere a disposizione tutta la sua interiorità anche quella ferita, imperfetta per il cinema. Una introversione che è diventata punto di forza e non di debolezza, regalandole l’occasione di essere felice. Trasferitasi a Roma poco più che ventenne per studiare al Duse International con Francesca De Sapio, ha realizzato il sogno di approdare sul grande schermo: nella sua pellicola d’esordio, Il meglio di te di Fabrizio Maria Cortese conMaria Grazia Cucinotta, Vincent Riotta, Daphne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro, Giusi Merli, Mattia Iasevoli ed Elvira Cuflic, interpreta Veronica, un ruolo che l’ha messa alla prova regalandole, però, l’opportunità di riflettere sulle relazioni ed il potere del perdono. Il film, uscito nelle sale in novembre e trasmesso in prima serata mercoledì 3 aprile su Rai 1, emoziona Vanessa che oggi si racconta per noi.

Ciao Vanessa, dopo l’uscita nelle sale, Il meglio di te di Fabrizio Maria Cortese è anche su Rai1: ti emoziona vederti sul piccolo schermo?

Moltissimo, credevo di aver toccato l’apice con la prima al Cinema, ma in conferenza stampa per la presentazione della messa in onda, ho provato una grande emozione e l’idea di entrare nelle case degli italiani in prima serata su Rai1 mi travolge. Sono davvero felice e curiosa di rivedermi anche in tv.

Hai esordito su un set impegnativo con un bel cast: da Maria Grazia Cucinotta a Vincent Riotta, Daphne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro, Giusi Merli, Mattia Iasevoli ed Elvira Cuflic. Ti ha intimidito?

Mi sono trovata davvero bene, perché mi hanno accolta con grande disponibilità. Non mi sono mai sentita fuori posto e anzi credo di aver imparato tanto. Anche in occasione della recente conferenza stampa a Roma, ho ritrovato un bel gruppo di lavoro affiatato ed accogliente.

Quanto è stato difficile farlo diventare il tuo mestiere?

Non è stato semplice perché sono nata molto lontana da questo mondo. I miei hanno sempre lavorato ed io ho trascorso molto tempo con i nonni che mi hanno educata e cresciuta con semplicità e molto amore. Ho perseguito con determinazione i miei sogni, ho lavorato nei bar, ho fatto serate per mantenermi a Roma e potermi permettere la scuola di recitazione. Tutto questo credo mi abbia formata e “allenata”. Talvolta trovare tutte strade facilitate, senza salite o dossi, limita la nostra capacità di fare leva su risorse che non sappiamo neanche di possedere.

Cosa vorresti che fosse apprezzato di te?

Vorrei che fosse apprezzata la mia voglia di lavorare, l’impegno, la serietà che ci metto. Credo che sia un lavoro, come tutti gli altri che richiedono, fatica, determinazione. Mi piacerebbe che si capisse quanto ho messo di me stessa in Veronica, per darle tutto lo spessore che meritava.

Hai ricominciato anche a studiare?

Sì, ho riscoperto lo studio che mi sta regalando davvero tanta energia, tanta forza e di questo, vado fiera. Grazie anche alla sicurezza che ho ritrovato, guardo da un punto diverso anche le mie paure, i miei limiti. Ho sempre letto molto e il percorso universitario che ho intrapreso, rafforza la fiducia in me stessa. Pensare che da ragazzina non lo sopportavo! Oggi sono convinta che per fare questo mestiere, si debba essere preparati, conoscere le lingue ed approfondire argomenti.

Quali sono i tuoi desideri per il futuro?

Amo sperimentare e mettermi alla prova, per cui mi auguro di riuscire a farlo il più possibile. Questo mestiere è meraviglioso anche se impegnativo, perché mi da l’occasione di crescere, di trovare in me nuove sfumature. Vorrei davvero fosse per tutta la vita, con la consapevolezza che non si arriva mai, ma che ci si deve rinnovare, impegnare giorno dopo giorno. Poi se devo volare alto, vorrei poter essere apprezzata anche da produzioni al di fuori dell’Italia. Questo perché metterebbe insieme le mie due grandi passioni, la recitazione e i viaggi. Anche recitare, in qualche modo è un viaggio nell’altrui e poter viaggiare facendo il mio lavoro, sarebbe davvero bellissimo.