29 Aprile 2024

Zarabazà

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GRANDE ATTESA A BARRIERA DI MILANO: C’E’ IL FINALE DI IN.FEST.ANTE CON UN OSPITE INTERNAZIONALE

Conto alla rovescia finito. Domani, sabato 23 marzo, arriva a Torino direttamente da Londra Pouya Ehsaei, artista di origine iraniana, con il suo progetto live “Matter”. Partito alla fine degli anni ’90 dalla scena underground della sua città natale, Teheran, da allora si è esibito in luoghi acclamati come la Royal Albert Hall, il Barbican Centre, il Southbank Centre e la Royal Academy of Arts, oltre che in centinaia di festival, ha realizzato album, programmi radiofonici, spettacoli. Basti un dato: negli ultimi anni Pouya è stato uno dei musicisti elettronici più prolifici di Londra.

Chiude In.Fest.Ante – Festival di Musica Contemporanea tra didattica e ricerca realizzato con il contributo di Compagnia di Sanpaolo: l’appuntamento è alle 19,30, in via Cervino 16 a Torino. Prima del concerto, sarà possibile ammirare una mostra dell’argentina Elizabeth Aro, con opere inedite, allestita da Atelier Aro. Ospita infatti la serata la Galleria d’arte Gagliardi e Domke, una realtà che, nel gennaio 2011, ha rilanciato la sua sfida cambiando sede e trasferendosi dal centro di Torino a Barriera di Milano, in uno spazio post-industriale di 700 metri quadrati con spazi espositivi, magazzini ed esposizioni permanenti.

La serata si inizia con la performance della giovane danzatrice  Jelix sulla musica composta e pensata appositamente per lei dai Project_secret_open, collettivo musicale composto da Andrea Ullucci, Flavio Ullucci, e Rosy Togaci, direttrice del festival “In.FEST.ante”.  Una performance che vuole decostruire il gesto dell’hip-hop per aprirsi a nuovi spazi di scrittura imponendo vincoli geometrici. Il potere evocativo della musica si fonde con l’ebbrezza di gestualità magnetiche, innescando l’alchimia che fa vibrare il tempo e il contemporaneo.

A chiudere, invece, è previsto un incontro post concerto condotto da Ilaria Goglia, storica dell’arte contemporanea del MAXXI di Roma. Una figura scelta anche perché l’idea di ospitare la serata alla Galleria Gagliardi & Domke  è nata per creare un’interazione tra musica e arti visive, un dialogo con le opere d’arte esposte.