3 Maggio 2024

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Luigi Puccio, la tecnologia a servizio dell’uomo

Quale sarà l’evoluzione dell’essere umano? Come sarà il suo futuro sulla terra? Queste sono solo alcune delle domande a cui Luigi Puccio, avvocato, giurista, formatore, consulente legale e digitale, tenta di trovare una soluzione e a fornire quegli strumenti utili per capire e comprendere il domani che sarà. Human 4.0 la tecnologia per Servizio, da basso verso l’alto (La Rondine), non è solo un libro che va a raccontare quindi un’evoluzione umana fine a sé stessa, ma tende a raccontare un’evoluzione legata al mondo tecnologico e alle sue influenze sulla vita di tutti noi. L’autore, con questo manuale, non si arroga il diritto di trovare delle risposte assolute, ma cerca infatti di offrire al lettore quegli spunti e quegli aiuti utili a capire meglio il futuro. Un racconto dell’uomo e del suo percorso di vita, tra analisi umanistiche e informatiche.

Come nascono questi tuoi scritti?

Questi libri nascono dalle mie passioni e dalla volontà di raccontare un percorso evolutivo, mio e dell’umanità. Sono manuali utili a raccontare anche quello che sono e quello che vivo nella quotidianità. Mi piace lasciare un qualcosa per chi verrà dopo. Io ovviamente non posso prevedere il futuro, ma con questi scritti posso fornire gli strumenti per provare a capire quello che sarà il nostro domani. Ho iniziato a scrivere durante il lockdown per passare il tempo e ora non ne posso fare più a meno. Spero che questi scritti possano diventare utili per capire e comprendere il domani che sarà e per capire meglio la società dei giorni d’oggi.

Un racconto sull’evoluzione del mondo, ma questo è anche un racconto sulla velocizzazione dei processi stessi dell’umanità e del pianeta?

In questo libro è inevitabile un accenno all’accelerazione che c’è in atto in questo periodo storico. Questa velocizzazione è una conseguenza diretta dell’evoluzione che viviamo e dell’evoluzione del pianeta! Oggi, infatti, parliamo di un mondo che si evolve con grande velocità e infatti vediamo i risultati anche attraverso il cambiamento climatico.

Sotto ci sono i tuoi studi e le tue passioni, ma quanto c’è del tuo vissuto in questi scritti?

Credo tutto! Ogni capitolo è fondato su uno studio, su una passione, su una ricerca o su un incontro. Ciò che racconto, è quello che vedo, penso e sento per il prossimo futuro. C’è tutto di me in questo manuale. Il capitolo sulla giurisprudenza e il diritto ad esempio, rappresenta il mio lavoro. Sono appassionato di innovazione e mi pongo la domanda di come regolamentarlo. Sono tutte esperienze dirette!

L’essere umano è la migliore delle tecnologie del pianeta”, non so in quanti possano darti ragione, ma come mai lo consideri tale?

L’essere umano è una creatura, ma è anche un creatore. Pensiamo alle opere e alle sculture fatte dall’uomo in tutti questi anni. La mia è quindi una scelta ben precisa, invece di distruggere e sporcare, ho deciso di raccontare l’essere umano come creatore. È una filosofia di vita è una scelta che l’essere umano può fare e deve fare. La scelta è il potere più grande che ha l’essere umano. Anche la parola immaginare, deriva da In me mago agere, ovvero: lascio agire il mago che è in me. Rappresenta il potere della scelta dell’essere umano!

Tu parli anche di perdita di valori, ma questa scomparsa farà perdere anche l’essenza stessa dell’essere umano?

Credo che sia principalmente un fattore culturale. Spesso mettiamo in atto un comportamento negativo per screditare gli altri. I social, ad esempio, hanno fomentato questa perdita. Oggi l’essere umano ostenta le sue cose e i social hanno ampliato questo divario e questa velocità di diffusione, ma hanno ampliato anche questa frustrazione. Ritornando alla domanda, questa perdita di valori si fa sentire e si farà sentire ancora di più in futuro.

Come già detto, nel libro c’è un capitolo dove tratti del tuo lavoro e dell’aspetto normativo di questa progressione tecnologica, ma è vero che ci sono ancora molti buchi?

L’Italia, con colpevole ritardo rispetto all’Europa, sta cercando di aggiornare i suoi sistemi, di ampliarli e di renderli più efficaci, ma ci vuole ancora del tempo. Ad oggi è una macchina che va al rilento. Ci sono troppi fattori e troppe variabili che fanno resistenza a questo aggiornamento. Ci sono quindi dei buchi normativi non indifferenti, ma prima o poi l’Italia dovrà trovare una soluzione per riempirli o quantomeno tenere il passo con gli altri paesi.

La tecnologia va verso un bivio: l’autodeterminazione o il suo utilizzo a supporto dell’uomo. Che futuro prevedi?

Qualcuno parlava di speciazione che si sta creando all’interno della razza umana. Tra quelli affascinati e quelli più accecati dal mezzo, tra la volontà di raggiungere l’immortalità, altre possibilità o la considerazione della tecnologia come mero strumento. Entrambe le direzioni sono plausibili, ma solo il tempo ci dirà quale sarà il percorso di questa evoluzione.