2 Maggio 2024

Zarabazà

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Fino al 22 febbraio nell’ambito di Art City Bologna, in occasione di ARTEFIERA, la mostra “Secret Garden” di Alessandra calò, curata da Serena Ribaudo, presentata da Maison laviniaturra.

Maison laviniaturra è un celebre atelier-salotto di moda, fondato dalla fashion designer Lavinia Turra, che prosegue con la mission di promuovere nuove artiste donne che riescono ad amalgamare l’amore per l’arte visiva e l’alta moda.

“Secret Garden” dà la possibilità ai visitatori di immergersi in un raffinato salotto, capace di diventare un vero e proprio ecosistema, tenuto in vita dalle creazioni sartoriali di Lavinia Turra e dalle meravigliose donne, rese protagoniste da Alessandra Calò.

La mostra si è presentata come un invito, rivolto al singolo individuo, ad andare oltre le apparenze, cercare il significato intrinseco delle emozioni e a immergersi nel giardino collettivo della mente umana connettendosi alla memoria collettiva che ci unisce tutti, indipendentemente dalle diversità che ci contraddistinguono.

Come riporta Serena Ribaudo, curatrice della mostra,  nel suo discorso ai visitatori “ In Secret Garden vediamo sfilare un firmamento di donne, stelle sfuggevoli nell’evanescenza, nell’incertezza dei loro tratti fisiognomici, dal loro vissuto, dalla loro identità. Altrimenti dimenticate e abbandonate all’abisso di un greve oblio, esse vengono invece ri-novellate, ri-magnetizzate; mirabilmente viene donata una nuova fiamma, una nuova storia, un nuovo cuore segreto. All’interno del loro “diorama” in cui l’artista evoca, grazie all’uso sapiente di elementi di natura, un giardino segreto, queste figure femminili sono trasformate in una sorta di nuovo mistero, di nuovo mito nel cui palpito, nei cui moti, tutte (e perché no? Tutti) ci riconosciamo e ci immergiamo sognanti”.

E’ proprio per questa intensità emotiva che Secret Garden, vuole spingere ognuno di noi ad indagare nell’anima delle donne fotografate, dapprima attraversando la loro sagoma, scorgendone meravigliosi tratti naturali e successivamente leggendo i versi, di altrettante donne, che grazie al dono dell’empatia, tentano di dare alle prime l’immagine di un’intera vita.

Giada Maria Savoca