9 Maggio 2024

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I FLUSSI MIGRATORI IN SICILIA

IL GIORNALISMO SICILIANO SU “I FLUSSI MIGRATORI IN SICILIA” Nel 75°Anniversario dell’Alleanza Atlantica

Ha fatto registrare una massiccia partecipazione di giornalisti e di presenze, l’atteso Evento Formativo Deontologico organizzato dall’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia magistralmente coordinato dall’attivissimo responsabile Osvaldo Esposito.


L’importante appuntamento in presenza, valido per il rilascio dei crediti formativi per il triennio 2023-2025, promosso dal Comune di Mascali (Catania), è stato ospitato  presso le prestigiose  Cantine “La Contea”.

Molti i qualificati Relatori, gli Ospiti, le Autorità e Personalità di diverse Istituzioni ed  Enti che, in un accogliente ed ordinato ambiente immerso in un tranquillo e spettacolare angolo di Sicilia, hanno avuto l’opportunità di partecipare, apprezzare e condividere  con viva attenzione gli interventi programmati inseriti nell’articolata scaletta dei lavori della giornata.


Tra questi, particolarmente gradito, “l’inusuale” (almeno nelle nelle argomentazioni e nei contenuti espressi), quello del Prof. Fabrizio W. Luciolli  su Il Mediterraneo alla vigilia del 75° anniversario dell’Alleanza Atlantica. Fra i temi affrontati nel corso dell’intervento: Lo scenario d’insicurezza; Le instabilità del Mediterraneo; L’Italia e la sfida migratoria.

Il Prof. Fabrizio W. Luciolli durante una intervista.

Presidente del Comitato Atlantico Italiano e già Presidente (ATA) dell’Atlantic Treaty Association (2014-2020), il
Prof. Fabrizio W. Luciolli svolge attività di formazione in varie istituzioni nazionali ed internazionali, militari ed accademiche. Dal 2000 al 2015, è stato Docente di Organizzazioni Internazionali per la Sicurezza, Politica Militare e Politica di Sicurezza Nazionale presso il Centro Alti Studi per la Difesa.  Già Coordinatore di Corsi di alta formazione per ufficiali e diplomatici dei Balcani occidentali e del Medio Oriente, è Direttore e promotore di progetti di cooperazione NATO e UE in Europa centrale ed orientale, e in paesi del Mediterraneo e Medio Oriente. Inoltre, è consulente di vari membri del Parlamento in materia di politica estera e sicurezza, nonché autore di saggi ed articoli pubblicati su riviste nazionali ed estere.

Promosso dal Comune di Mascali (Catania), l’evento (aperto al pubblico) che ha visto pure la collaborazione di SOROPTIMIST – Club di Catania  e della Libera Associazione Culturale L’IMPEGNO,si rivolgeva  principalmente a Giornalisti, Operatori della Comunicazione e professionisti interessati a sviluppare conoscenze atte a favorire la Comunicazione Interculturale.


Con riferimento alla preziosa Carta di Roma dal preciso Glossario (Allegato 3 del Testo Unico 2016), sul piano etico-morale della deontologia dei diritti e doveri del giornalista, l’incontro ha consentito agli intervenuti di approfondire pure taluni percorsi di integrazione, accoglienza, inclusione sociale, scolastica e lavorativa.
Si è voluto così affrontare in maniera chiara, corretta e comprensibile le molteplici problematiche e le pesanti criticità dell’ormai inarrestabile fenomeno dell’accoglienza connesse ai flussi migratori, disciplinate dalle attuali norme giuridiche che le regolano, nonché le limitazioni di intervento delle autorità preposte ai controlli. Data la forte attrazione che alcuni paesi e/o culture esercitano su talune  popolazioni di altre nazioni, soprattutto grazie alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, si determinano, molto spesso, continui spostamenti cui giornalmente assistiamo sbigottiti.


Ai molteplici fattori naturali (non ultimi i cambiamenti climatici), tra le cause più ricorrenti del fenomeno migratorio determinato principalmente dalle decine di migliaia di profughi in movimento, vanno aggiunte quelle sociali legate ad un miglioramento della condizione economica; la scarsità di cibo dovuta alla crescita demografica; le invasioni militari e le tante deplorevoli guerre in atto; la ricerca delle libertà… “tradite o sognate” (religiose, politiche, ecc.).


L’annosa problematica del flusso migratorio in Sicilia, che nel corso del XX secolo non si è mai arrestata, nell’occasione ha pure richiesto un indispensabile un accenno su: Fondi Asilo, Migrazione e integrazione dei cittadini di paesi terzi, a cura del  Dott. Claudio Pucci (Dirigente Ufficio Immigrazione – Questura di Catania) che si è pure soffermato su Criticità, dati e altro.

In apertura, per l’accoglienza, il saluto a tutti i presenti da parte del Dott. Luigi Messina (Sindaco di Mascali) e della Dott.ssa Veronica Musumeci (Assessore alla Cultura e Vice Sindaco di Mascali), cui ha fatto seguito l’introduzione all’evento da parte di Salvo Di Salvo (Giornalista, Tesoriere dell’O.d.G. di Sicilia e Segretario Nazionale UCSI). Assenti per sopraggiunti impegni istituzionali il Sindaco di Lampedusa e Linosa Dott. Filippo Mannino che avrebbe dovuto anche parlare sul cosiddetto Contributo di Sbarco e l’Ammiraglio Andrea Cottini Marina Militare – Comando Marittimo Sicilia (Sorveglianza e pattugliamento acque costiere siciliane) che avrebbe dovuto intervenire su Il ruolo della Marina Militare alla sicurezza del Mediterraneo, si è fatto registrare, grazie ad un collegamento video in diretta da Roma, il significativo contributo all’evento, giunto dall’Ammiraglio Cesare Ciocca, Attuale Coordinatore Scientifico del Comitato Atlantico Italiano e Segretario Generale di Euro Défense Italia, nonché membro di vari think tank in materia di sicurezza e difesa nazionale e internazionale. Docente presso l’Università Niccolò Cusano di Roma per i master post universitari in Politica Militare Comparata. Conferenziere e organizzatore di esercitazioni, autore di  articoli su vari argomenti di politica di sicurezza e difesa in ambito NATO e Unione Europea, politica e strategia marittima nazionale.                                                                                         

A seguire, gli interventi degli altri qualificati Relatori e Ospiti:   
Avv. Sidro Barbagallo (Giornalista e Dottore di Ricerca)su Comunicare l’informazione giuridico-scientifica e la diffusione delle notizie, nella Carta di Roma.
Dott.ssa Silvana Rosita Leali (Psicanalista e Membro F.P.L. – Forum Psicanalitico Lacaniano)su Etica della parola: pratiche di lavoro di una psicanalisi povera e migrante.
Intervento di Filippo Romeo
(Giornalista e Segretario ASSOSTAMPA – Catania) Dott. Concetto La Spina (Sociologo e Psicologo)
Considerazioni.
Ed ancora:
– Dott.ssa Olivia Bartolotta (Assistente Sociale – Comune di Mascali)
– Dott.  Jonny Souto (Mediatore Interculturale) su Approccio interculturale in sinergia con la trasmissione virtuosa della notiziabilità dei giornalisti.
– Prof.ssa Rita Palidda
(Ordinaria di Scienze Politiche e Sociali presso l’UNI Catania) su I vantaggi e degli svantaggi (Pull e Push) legati alla narrazione delle migrazioni, dominata da stereotipi e inesattezze riguardanti  le qualità dei flussi migratori.  


Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), d’intesa con UNHCR  Agenzia ONU per i Rifugiati, costituiscono un gruppo di lavoro unitario. Obiettivo, elaborare un protocollo sul tema dell’immigrazione e dell’asilo, collegato al Testo Unico dei Doveri del Giornalista. Un protocollo costruito insieme.
Al lavoro contribuisce anche un comitato scientifico composto da giornalisti italiani e stranieri e da rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Solidarietà Sociale, dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, delle Università La Sapienza di Roma e Roma III.

La Carta di Roma, viene approvata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti fra maggio e giugno del 2008 e recepita nel Testo Unico dei Diritti del Giornalista e ha lo scopo di fornire ai giornalisti delle linee guida che facilitino un’informazione equilibrata ed esaustiva su richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti.
La Carta, ad esempio, invita i giornalisti ad “adottare termini giuridicamente appropriati”, a “evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte” e “comportamenti superficiali e non corretti, che possono suscitare allarmi ingiustificati”.
Usare un linguaggio corretto non lede il diritto all’informazione.
Inoltre, prevede che i temi dell’immigrazione e dell’asilo diventino materia di formazione e di aggiornamento professionale per i giornalisti e stabilisce l’istituzione di un organismo di verifica, ovvero, un Osservatorio indipendente che, d’intesa con istituti universitari, enti di ricerca e altri organismi, deve verificare periodicamente l’evoluzione dell’informazione su richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti.
Nell’ottobre 2008 la Carta di Roma viene presentata dall’allora Presidente della Repubblica in occasione della “Giornata dell’Informazione” e, con la cerimonia al Quirinale, il documento entra a pieno titolo fra gli strumenti di lavoro del giornalismo italiano.


Nel dicembre 2011 nasce l’Associazione Carta di Roma, con il compito di sviluppare e guidare le attività previste dal Codice Deontologico.
L’Associazione si occupa dunque della Formazione per i Giornalisti e dell’Osservatorio Indipendente, incaricato di produrre rapporti semestrali e assegnare premi  giornalistici ai migliori reportage.

Nel gennaio 2012 si riunisce per la prima volta il Comitato Esecutivo dell’Associazione, composto da CNOG, FNSI, da sette delle principali ONG  (Organizzazioni Non Governative) ed altre  Associazioni e dall’UNHCR, in veste di osservatore permanente.
Il 18 Dicembre scorso, a Milano, in occasione della Giornata internazionale delle persone migranti, l’Associazione Carta di Roma ha presentato il suo XI Rapporto dal titolo “Notizie a Memoria”, realizzato  in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e il sostegno della Chiesa Valdese.*
La presentazione ha avuto luogo presso l’Aula Magna dell’Istituto di Medicina Legale di Milano.
 – A memoria, perché il ricordo del naufragio di Lampedusa, nel suo decennale, si è intrecciato    all’attualità della strage di Cutro, sovrapponendo memoria e cronaca;
A memoria, perché l’era digitale costruisce archivi indelebili, conservando articoli e  dichiarazioni;
– A memoria
, come esortazione a non dimenticare le vittime del mare, restituire dignità agli esseri umani, ricordare le persone dietro numeri e masse indistinte.


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Muovendo dal naufragio del 3 Ottobre 2013 a Lampedusa (con la successiva  visita a Luglio di Papa Francesco) fino ad arrivare, dieci anni dopo, al tragico epilogo di Cutro 2023, così come ha avuto modo di scrivere il collega Valerio Cataldi (Presidente dell’Associazione Carta di Roma) nella sua Introduzione: “le persone sono tornate ad essere clandestine” – aggiungendo – “Il vocabolario propagandistico della politica non dovrebbe mai avere il sopravvento sulla verità dei fatti, sui doveri del giornalista scritti nella legge istitutiva dell’Ordine e nel Testo Unico che riporta le regole elementari della deontologia professionale”. (Nella fattispecie, si esorta ad utilizzare una terminologia corretta che impone differenza tra clandestino e irregolare).                          
                                                
Interessante sapere che, nel 2023 sulle Prime Pagine dei quotidiani nazionali sono stati pubblicati 1536 Titoli sull’argomento dei Flussi Migratori, pari al 173% in più, rispetto ai 563 del 2022.
Su  Avvenire, il Quotidiano Cattolico più diffuso, sempre nel 2023 sono stati  ben 1054 i Titoli pubblicati, vale a dire il 37% in più rispetto a quelli del 2022.
Nell’occasione desideriamo ricordare che la tragedia di Cutro, in cui morirono 94 persone di cui 35 bambini, è stata funestamente determinante in questa acuta impennata.
Ciò nonostante, facciamo notare che, l’anno scorso, solo il 7% dei servizi TG ascolta la voce dei protagonisti delle migrazioni.

Particolarmente gradito, al termine della pregevole giornata  il raffinato rinfresco (AperiPranzo) a cura delle Cantine  La Contea di Mascali,  a base di “Stuzzichini della Casa”, con Vini e Spumante dell’Etna prodotti con uve del mitico vitigno autoctono Nerello Mascalese coltivate in loco.