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A Napoli il racconto del primo anno di attività
Già attivate oltre la metà delle 300 doti educative che il progetto FUTURA mette a disposizione di ragazze e giovani donne nelle tre città di Napoli, Roma e Venezia.
Il 45% è stato destinato a interventi relativi a studio e lavoro, e sono stati sostenuti anche percorsi finalizzati al riorientamento, al benessere emotivo, alla costruzione di reti di supporto. Il 72% dei percorsi viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni del territorio.
Si può sostenere il progetto FUTURA con un contributo concreto attraverso la piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo, alla pagina www.forfunding.it/progettofutura
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Giovedì 8 febbraio 2024 il Progetto FUTURA ha fatto tappa a Napoli, ospitato da Dedalus Cooperativa Sociale che lo gestisce sul territorio campano in collaborazione con il Forum Disuguaglianze e Diversità.
FUTURA è un progetto nazionale attuato nelle città di Venezia, Roma e Napoli, promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e YOLK™ in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’intervento vede protagoniste trecento ragazze e giovani donne tra i 13 e i 24 anni – tra cui 50 giovani mamme – che vivono situazioni di grave povertà e/o forte vulnerabilità. FUTURA prevede l’attivazione di “Piani personalizzati di accompagnamento educativo”, definiti a partire dagli specifici bisogni e aspirazioni di ogni ragazza e giovane donna coinvolta, collegati a delle risorse economiche declinate su specifiche attività o sostegni materiali e supporti individuali.
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I percorsi attivati nel primo anno di progetto nei tre diversi territori sono stati 155, per la fine di febbraio diventeranno 184, di cui 38 a Napoli. A livello nazionale le giovani madri attualmente coinvolte sono 25. Il 45% degli interventi attiene all’ambito studio e lavoro, con percorsi di ripresa o sostegno allo studio dai primi anni delle scuole superiori fino all’università. Il 28% si rivolge a speranze e aspirazioni, proponendosi di realizzare obiettivi specifici come il riorientamento e una pianificazione più concreta della propria vita. Il 20% è rivolto al benessere emotivo, con diversi percorsi che includono la partecipazione ad attività sportive, culturali, ricreative e, all’occorrenza, di sostegno psicologico. Il restante 7%, rivolto alle relazioni sociali e alle reti di supporto, riguarda quei percorsi in cui si forniscono strumenti per esercitare cittadinanza attiva, conoscenza dei luoghi, delle istituzioni, delle possibili reti di supporto sul territorio.
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In generale, tutti i percorsi attivati non sono interventi sporadici ma si sviluppano e si consolidano nel tempo, prevedendo un accompagnamento di lunga durata, spesso lavorando contemporaneamente su più ambiti di intervento. Inoltre, in tutti i territori, i partner lavorano costantemente con la comunità di riferimento: il 72% dei percorsi, infatti, viene realizzato su proposta e grazie alla sinergia delle associazioni di diversa natura presenti sul territorio come associazioni culturali sportive e ricreative. Nel tempo, si è rafforzata anche la collaborazione con istituti scolastici di diverso ordine e grado e con i servizi sociali.
Andrea Morniroli, Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, ha riassunto così l’innovazione che FUTURA vuole incarnare: “Tre caratteristiche, insieme alla specificità di genere, rendono originale e innovativo il progetto FUTURA: accompagnare le persone e non sostituirsi a loro; rendere flessibili gli interventi in relazione ai bisogni; la responsabilità sociale dei soggetti privati che si esprime non solo nell’aiuto concreto alle persone ma anche nel fornire alle istituzioni pubbliche indicazioni per buone politiche”.
L’obiettivo del confronto dell’8 febbraio, a partire dall’esperienza maturata nel primo anno di attività del progetto, è stato quello di provare ad estrarre dalle azioni indicazioni e indirizzi di policy applicabili a livello locale e nazionale, iniziando proprio dal confronto con le istituzioni cittadine, rappresentate dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha dichiarato “Napoli presenta una forte necessità di politiche educative, soprattutto in determinate aree a elevata emarginazione sociale. Progetti come questi possono fornire un contributo concreto a ridurre i divari, a favorire l’uguaglianza sociale e l’emancipazione femminile. Come Amministrazione da due anni stiamo puntando molto sulla sinergia virtuosa tra pubblico e privato, tra istituzioni e terzo settore, con il comune obiettivo di rendere la nostra città sempre più equa. Da parte nostra vi sarà la massima collaborazione”.
I partner del progetto, presenti all’incontro, hanno ribadito l’importanza dell’intervento e la sua impronta innovativa.
“Il punto di forza del Progetto Futura è il lavoro svolto insieme da soggetti molto diversi per natura e dimensione. Credo che mettere a fattor comune le rispettive esperienze e risorse permetta di massimizzare il beneficio a favore di chi ne ha bisogno, giovani donne le cui difficoltà di oggi rischiano di avere ripercussioni serie in futuro. Intesa Sanpaolo si distingue intervenendo a sostegno del contesto sociale con questo approccio: partecipa attivamente alla progettazione e allo sviluppo delle iniziative, contribuisce a promuovere reti, genera un impatto positivo di lungo termine”, ha commentato Paolo Bonassi, Executive Director Iniziative Strategiche e Social Impact Intesa Sanpaolo.
“Le disuguaglianze educative ed economiche oggi cancellano sul nascere le aspirazioni di crescita di tante ragazze e giovani donne, le più penalizzate – nonostante i migliori risultati scolastici – anche nell’accesso al mondo del lavoro. Il progetto Futura vuole tracciare una strada per rimuovere questi ostacoli e rafforzare i sistemi di welfare locale, attraverso strumenti flessibili e personalizzati, con un impegno congiunto – delle istituzioni, degli attori privati e del mondo non profit – in grado di sostenere concretamente e valorizzare le risorse e i talenti di tutte le ragazze”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children.
“Come YOLK™ con FUTURA abbiamo scelto di lavorare con donne vittime di violenza e donne migranti. FUTURA è un progetto unico poiché finalmente, e spesso per la prima volta, le ragazze possono diventare protagoniste della loro vita e sottrarsi da una situazione familiare complicata. FUTURA mette in luce i fattori di protezione che esistono anche nelle vite più traumatizzate. Combattere la povertà educativa con percorsi individualizzati come fa FUTURA é per noi il Futuro!”, Clementina Cordero di Montezemolo, Fondatrice e Presidente Fondazione YOLK™.
Alla discussione hanno partecipato anche Luca Cordero di Montezemolo, Presidente, Telethon e Italo, Elena de Filippo – Presidente, Dedalus Cooperativa Sociale; Sabina De Luca – Coordinamento Nazionale, Forum Disuguaglianze e Diversità; Silvia Mastrorillo – Referente del progetto per la città di Napoli, Dedalus Cooperativa Sociale; Enrica Morlicchio – Professoressa di Sociologia Economica, Università Federico II di Napoli; Raffaella Palladino – Vice-Presidente, Fondazione Una, nessuna, centomila; Ambrogio Prezioso – Presidente, Associazione EST(ra)moenia.
Tutti possono sostenere il progetto FUTURA con il proprio contributo attraverso la piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo, visitando la pagina www.forfunding.it/progettofutura.
Un breve video che racconta il progetto FUTURA a Napoli é disponibile al link:
https://drive.google.com/drive/folders/1foHLmeFo8DetW4UmyV_9cHyZAWpJj8RM?usp=sharing
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