29 Aprile 2024

Zarabazà

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Seven Springs Il suono della Holden

7 concerti, alle 7 di sera, a 7 euro, per 7 anni

2 aprile – 14 maggio 2024
General Store della Scuola Holden

Holden, 1994-2024.
Dopo trent’anni di lavoro era ora di berci un bicchiere
e di metter su un po’ di musica: la nostra.
Alessandro Baricco

Sarà diversa da qualunque altra la prima avventura musicale della Scuola Holden aperta a tutte e tutti, dal titolo Seven Springs | Il suono della Holden. Sette i concerti in programma ogni martedì alle sette di sera, dal 2 aprile al 14 maggio 2024 nel General Store.
L’energia travolgente delle sorelle Katia e Marielle Labèque, a quattro mani e a due pianoforti. La musica classica indiana dei Mohan Brothers, per la prima volta in Italia. L’incontro mistico tra Simone Cristicchi e Amara. Il ridere e l’amare col pianista Hyung-Ki Joo, la voce di Serena Gamberoni, e le acrobazie di due pattinatori professionisti. Un raduno notturno di violoncellisti con un ospite speciale: Giovanni Sollima. E ancora Sergej Krylov, Miriam Prandi e il Trio Kronthaler.


Seven Springs sarà anche l’occasione per dare il via ai festeggiamenti per il trentesimo compleanno della Holden, che per tutto il 2024 celebrerà le storie e la storia trentennale della Scuola con ospiti, eventi e progetti speciali.
I direttori artistici Gloria Campaner e Nicola Campogrande l’hanno immaginata non come una stagione di concerti, ma come «una serie di vibrazioni». Si chiama Seven Springs perché, per sette primavere, sette concerti verranno proposti alle sette di sera, e con un biglietto di sette euro il pubblico potrà immergersi nel nuovo suono della Holden. Musicisti e musiciste non solo canteranno e suoneranno, ma lasceranno anche entrare l’ascoltatore nel loro mondo, in un’esperienza ad alta intensità narrativa in cui si accenderà un dialogo sui temi più diversi: «si parlerà di arte, di cucina, di sport, di meditazione o magari di geopolitica – dicono i direttori artistici. Alla fine ci sarà un aperitivo e si continuerà a rimanere in compagnia, chiacchierando in libertà fino all’ora di cena.