Canzoni delle osterie di fuori porta è un ritratto in parole e musica dedicato al Maestrone di Pavana.
Ultimo appuntamento dell’anno con la stagione del Teatro Studio Bunker curata dall’Accademia dei Folli.
Dal 14 al 17 dicembre sul palco di via Paganini è di scena uno spettacolo di musica-teatro dedicato a Francesco Guccini. Canzoni delle osterie di fuori porta è un ritratto di un formidabile cantastorie, compagno di bevute, sempiterno nottambulo, scrittore, poeta-contadino, anarchico, eterno studente: bastano pochi versi e una manciata di accordi per rimanere affascinati dalla sua arte affabulatoria, per entrare nelle sue storie raccontate sempre da angolazioni e punti di vista non considerati e sorprendenti. Lo spettacolo è un piccolo romanzo ambientato tra la via Emilia e il West, dove piccole storie dipingono un affresco epico delle vicende umane. Un grande viaggio che inizia e finisce all’ombra di un ciliegio di Pàvana, minuscola frazione di una cittadina in provincia di Pistoia, sull’Appennino al confine tra Emilia e Toscana.
Qui la mamma e la mitica nonna Amabilia si rifugiarono insieme al neonato Francesco durante il secondo conflitto mondiale, e qui il cantautore mise le sue radici, in un campo inclinato tra il Limentra e un mulino, tra il fiume che scorre e la ruota che gira; Pàvana divenne il suo mondo, il centro del suo universo. Finito il conflitto mondiale la famiglia, riunitasi al padre tornato dal fronte, si trasferì nuovamente a Modena, dove Francesco era nato.
Da allora Guccini nella vita non fece altro che cercare di tornare a Pàvana, anche quando sembrava che se ne stesse allontanando. Da Modena andò a vivere a Bologna, poi addirittura in Pennsylvania, nella città del cioccolato, poi di nuovo a Bologna. Nel frattempo continuava a scrivere e a cantare, avverando così la profezia di nonna Amabilia, secondo la quale da grande sarebbe stato musicista oppure mago, o forse entrambe le cose, chissà. Dopo centocinquanta canzoni, circa venti album, un migliaio di concerti in giro per il mondo e la bellezza di settantacinque anni, eccolo qui, di nuovo a Pàvana, accanto al suo ciliegio, nel centro esatto dell’universo.
Canzoni delle osterie di fuori porta ricrea l’atmosfera da osteria dove l’artista, da poco ritirato dalla scena musicale, si è sempre trovato più a suo agio. Gli ingredienti sono semplici: una bottiglia di vino, una chitarra, l’ironia degli amici, una ragazza da far innamorare e le sue canzoni che scorrono lievi. Biglietto €15, ridotto €12.
Lo spettacolo rientra all’interno del filone #portraits, con cui l’Accademia dei Folli traccia dei personali percorsi attraverso le canzoni di alcuni nomi eccellenti della musica leggera italiana e internazionale, da Fred Buscaglione a Fabrizio de André, da Leonard Cohen a Bob Dylan, da B.B. King a Tom Waits.
Canzoni delle osterie di fuori porta: Francesco Guccini
Giovedì 14 e venerdì 15 dicembre ore 21
Sabato 16 dicembre ore 19.30
Domenica 17 dicembre ore 17.00
Teatro Studio Bunker
via Niccolò Paganini 0/200, Torino
con Carlo Roncaglia
e con
Enrico De Lotto – contrabbasso
Andrea Cauduro – chitarra
Paolo Demontis – armonica
Matteo Pagliardi – batteria
testo Carlo Roncaglia
arrangiamenti Accademia dei Folli
regia Carlo Roncaglia
Biglietti
In prevendita
intero €12 + diritti | ridotto under 30 €9 + diritti
Prevendita online su www.oooh.events
In cassa
intero €15 | ridotto sotto under 30 €12
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