1 Maggio 2024

Zarabazà

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Vueling si unisce al #GivingTuesday raddoppiando le donazioni dei clienti per Save the Children

La compagnia raddoppierà i contributi versati dai clienti
tra il 28 novembre e il 31 dicembre 2023
Vueling collabora con la ONG dal 2015 e da allora ha contribuito con oltre 1 milione di euro grazie alla solidarietà di migliaia di clienti e dipendenti

Milano – Dopo il Black Friday e il Cyber Monday, arriva il #GivingTuesday, che si celebra l’ultimo martedì di novembre per promuovere donazioni e far conoscere progetti di solidarietà. Per questo motivo e come parte della collaborazione con Save the Children, Vueling raddoppierà le donazioni effettuate dai suoi clienti e dai suoi dipendenti tra il 28 novembre e il 31 dicembre.
Da luglio 2022, i clienti della compagnia aerea possono versare a Save the Children un contributo compreso tra 1 e 3 euro durante le vendite a bordo. In questo modo possono aiutare il Fondo di emergenza per i bambini, che consente alla ONG di rispondere rapidamente alle crisi umanitarie. Uno strumento essenziale per sostenere le famiglie colpite dalla crisi in Ucraina e le persone sfollate e colpite da conflitti in luoghi come Afghanistan, Yemen, Siria ed Etiopia.

GivingTuesday è un movimento di generosità globale creato nel 2012 per incoraggiare le persone a supportare diverse iniziative sociali, ispirando negli anni centinaia di milioni di persone a donare, collaborare e celebrare la generosità.

OLTRE UN MILIONE DI EURO RACCOLTI DAL 2015
Vueling, parte del gruppo IAG, collabora con Save the Children dal 2015 e, grazie a diverse campagne e iniziative, ha facilitato la donazione di oltre 1.140.000 euro che sono stati destinati a diversi progetti sulla rotta migratoria dei Balcani, come l’apertura di spazi sicuri e adatti ai bisogni primari dei neonati, delle donne incinte e delle madri che allattano affinché possano ricevere accompagnamento e sostegno per prevenire la malnutrizione.

Inoltre, sono state realizzate attività in asili nido, programmi educativi per bambini rifugiati in Grecia e a Melilla per facilitarne l’accesso alle scuole locali e a sessioni psicologiche di gruppo, essenziali per affrontare lo stress di cui soffrono, sviluppare resilienza e rafforzare l’autostima.