2 Maggio 2024

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CON DISTRETTO CINEMA TORNA A TORINO IL CONTEMPORANEA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Il festival di cinema e arti visive dedicato agli sguardi delle donne torna a Torino dal 13 al 17 ottobre con ingresso gratuito

Torna a Torino, da venerdì 13 a martedì 17 ottobre, Contemporanea International Film Festival, festival di cinema e arti visive dedicato agli sguardi delle donne. Registe, artiste, attrici saranno protagoniste di incontri, anteprime, classici, rassegne e di un concorso internazionale dedicato ai talenti emergenti, la cui presidente di giuria quest’anno è Francesca Archibugi. A inaugurare il festival sarà una giovane promessa del cinema d’autore, Blu Yoshimi, tra i protagonisti dell’ultimo film di Nanni Moretti “Il sol dell’avvenire”. Simbolo di questa seconda edizione di Contemporanea è, invece, una grande icona del cinema italiano nel mondo: Silvana Mangano. A ricordarla sarà la figlia, Veronica De Laurentiis.

Il festival è organizzato da Distretto Cinema, con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema, Film Commission Torino Piemonte, Fondazione Circolo dei Lettori, Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, DAMS – Università di Torino, Amleta e Women In Film, Television & Media Italia. Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso gratuito, fatta eccezione per la proiezione serale di domenica 15ottobre (7 euro).

Secondo l’ultimo rapporto del Ministero della Cultura, nove film italiani su dieci sono diretti da uomini. Un dato che sollecita la necessità di moltiplicare i punti di vista e dare maggiore spazio alle donne che lavorano dietro alla macchina da presa. Ma, al di là delle statistiche, il festival nasce dal desiderio di esplorare forme di narrazione emergenti, e di portare sullo schermo nuovi modi di fare cinema attraverso una programmazione gratuita capace di coinvolgere tutti. Lodimostrano i risultati della scorsa edizione, che ha registrato un pubblico composto per il 47,5 % da uomini.

«Tra i titoli che presenteremo in anteprima, figurano opere prime provenienti da tutti e cinque i continenti. Un dato che riflette il desiderio di portare sullo schermo punti di vista innovativi e differenti attraverso gli sguardi delle giovani registe che stanno contribuendo a ridefinire il panorama artistico contemporaneo – spiega Giulia Magno, direttrice artistica del festival insieme a Fulvio PaganinMa Contemporanea è anche un luogo dove le sperimentatrici di oggi dialogano con le grandi pioniere che hanno rivoluzionato la storia del cinema. Per questo, abbiamo deciso di rendere omaggio alla grande regista Chantal Akerman, un’artista che continua a ispirare generazioni di registi, da Michael Haneke a Jim Jarmusch, da Gus Van Sant a Todd Haynes, fino ad arrivare a Sofia Coppola e Joanna Hogg».

Il film sperimentale di Chantal Akerman “News from Home” sarà proiettato in dialogo con “55 Days”, l’ultima opera dell’artista anglo-nigeriana Ayo Akingbade. L’appuntamento fa parte della rassegna di videoarte curata da Giulia Magno“Visioni parallele” che esplora le contaminazioni tra i linguaggi del cinema e delle arti visive mettendo in dialogo le opere di cinque artiste contemporanee con i classici della storia del cinema che le hanno ispirate. Attraverso una fitta rete di citazioni, appropriazioni e ribaltamenti, classici di Buñuel, Pasolini, Antonioni, Akerman e Powell sono rielaborati e rimessi in scena da alcune fra le più importanti esponenti della scena artistica internazionale: Dominique Gonzalez-Foerster,Sharon Hayes,Elisabeth Subrin, Ayo Akingbade e Michelle Williams Gamaker.

Due le sedi, il cinema Ambrosio e il Circolo dei Lettori di Torino (con un’incursione al Polo del ‘900 e una online), per un programma che corre sui binari del cinema e della videoarte ma che propone anche incontri dedicati a temi come la lotta alla violenza domestica, i gender bias nel campo dell’intelligenza artificiale e la rappresentazione dei personaggi femminili nella storia del cinema italiano.

«A causa della grande influenza che l’audiovisivo ha sugli esseri umani, ladisparità di genere nel cinema non riguarda solo chi nel cinema ci lavora, ma è un problema di carattere sociale che riguarda il modo in cui la donna viene percepita dalla società. Attraverso un programma di incontri con ospiti che spaziano dal mondo della letteratura a quello della tecnologia, il festival proverà a fornire uno spazio di riflessione sulla questione dei pregiudizi di genere» sottolinea Fulvio Paganin, direttore artistico del festival insieme a Giulia Magno.

A un anno dalla morte di Mahsa Amini, e nel solco dell’attualità, il festival dedicherà anche un focus all’Iran. In questa occasione, sarà proiettata l’opera “Irani Bag” dell’artista iraniana Maryam Tafakory, le cui immagini in movimento hanno attraversato le sale del MoMA e gli schermi del Festival di Cannes.

Tra le numerose ospiti del festival, saranno a Torino Francesca Archibugi, protagonista di un incontro dedicato al rapporto tra cinema e letteratura; la regista francese Chloé Barreau con il suo “Frammenti di un percorso amoroso”, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia; la regista Lyda Patitucci con il suo noir interpretato da Isabella Ragonese“Come pecore in mezzo ai lupi”; la regista Valentina Cicogna con il suo documentario premiato a Visions du Réel“Sconosciuti puri”; la producer Fabia Fleri, che è stata coordinatrice di Lynn, prima divisione di una compagnia di produzione italiana dedicata interamente alle registe; Alessandra Kustermann, prima primaria della storia della Mangiagalli-Policlinico di Milano e fondatrice del primo centro antiviolenza pubblico per l’assistenza alle vittime di violenza sessuale e domestica in Italia; la presidente di Donne 4.0 Darya Majidi, imprenditrice italo-iraniana che si impegna da anni per formare le donne nel campo dell’intelligenza artificiale; la presidente di Women in Film, Television & Media Italia Domizia De Rosa, che parteciperà a un incontro che esplorerà l’evoluzione degli stereotipi di genere attraverso la storia del cinema italiano.

I NUMERI   46 proiezioni   24 cortometraggi in concorso, selezionati tra più di 3000 opere ricevute attraverso la open call   7 lungometraggi in anteprima nazionale   6 opere di videoarte in prima italiana   6 classici   11 incontri   4 membri della giuria del festival   7 membri della giuria del DAMS   Più di 30 ospiti   24 enti, istituzioni, associazioni e organizzazioni coinvolte  

L’ospite di apertura

A inaugurare Contemporanea, ospite della serata d’apertura, è una giovane promessa del cinema d’autore italiano: Blu Yoshimi, classe 1997. Sul set da quando era poco più che una bambina, l’attrice ha debuttato all’età di 10 anni nel film “Caos calmo” di Antonello Grimaldi, dove interpretava la figlia di Nanni Moretti. A quindici anni di distanza, è tornata a recitare con Moretti nel suo ultimo film Il sol dell’avvenire, presentato all’ultimo Festival di Cannes. Tra le parentesi morettiane, ha portato avanti un percorso caratterizzato da una maturità artistica che sembra smentire la sua giovane età. Passando con naturalezza dalla commedia fino al thriller, è stata protagonista di film apprezzati dalla critica come Piuma” di  Roan Johnson, in concorso alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e “Likemeback” di Leonardo Guerra Seràgnoli, in concorso al Festival di Locarno. Nel 2020 è tornata a recitare con Seràgnoli ne “Gli Indifferenti”, adattamento dell’omonimo romanzo di Alberto Moravia con Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Pesce e Giovanna Mezzogiorno. Parallelamente, ha studiato al DAMS di Roma, dove ha portato avanti una ricerca molto vicina ai temi che hanno ispirato la nascita di Contemporanea International Film Festival a Torino. Si è recentemente laureata con una tesi che esplora gli esordi femminili nel cinema italiano contemporaneo, tra cui proprio “Maternal”  di Maura Delpero, tra le ospiti della scorsa edizione del festival.

Apertura: omaggio a Silvana Mangano

Dopo il successo della prima edizione dedicata a Monica Vitti, quest’anno il Festival renderà omaggio a un’altra grande icona della storia del cinema italiano: Silvana Mangano. Musa ispiratrice di Visconti e Pasolini, amata da De Sica, Monicelli e Lizzani, la Mangano ha dato vita a personaggi iconici che spaziano dal neorealismo alla commedia all’italiana.

Contemporanea la ricorderà attraverso le parole della figlia Veronica De Laurentiis, che introdurrà la proiezione del capolavoro di Pasolini “Teorema” in versione restaurata. Seguirà un’anteprima nazionale:“It’s Raining in the House”, film d’esordio della giovane regista belga Paloma Sermon-Daï, che si è aggiudicata il French Touch Prize of the Jury all’ultimo Festival di Cannes.

Lungometraggi: sette film in anteprima italiana

Sezione “Sguardi contemporanei”

Se l’ampio spazio dedicato ai classici conferma la vocazione del Festival per la valorizzazione del patrimonio cinematograficoitaliano, la sezione “Sguardi contemporanei” allarga gli orizzonti geografici e volge lo sguardo al futuro. Tra i titoli internazionali presentati in anteprima nazionale figurano opere prime provenienti da tutto il mondo. Oltre al film d’apertura di Paloma Sermon-Daï, Contemporanea porterà sullo schermo “Girl” della regista anglo-nigeriana Adura Onashile, film che ha debuttato all’ultimo Sundance Film Festival; “Petrol” della regista australiana Alena Lodkina, presentato in concorso a Locarno; e “If Only I Could Hibernate” di Zoljargal Purevdash, primo film mongolo della storia a entrare nella selezione ufficiale di Cannes.

Inoltre, il Festival porterà in Italia l’ultimo documentario della regista americana KristyGuevara-Flanagan,“Body Parts”, che è stato presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival. “Body Parts”indaga come si è evoluto il modo di raccontare il sesso nella storia del cinema, intrecciando filmati d’archivio e interviste ad attrici del calibro di Jane Fondae Rosanna Arquette.

Tra le numerose registe che incontreranno il pubblico del festival, saranno presenti Chloé Barreau con il suo “Frammenti di un percorso amoroso”, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia; Lyda Patitucci con l’affascinante noir interpretato da Isabella RagoneseCome pecore in mezzo ai lupi”, presentato in anteprima mondiale al Festival di Rotterdam; Valentina Cicogna,che sarà a Torino insieme insieme a Mattia Colombo per parlaredel documentario“Sconosciuti puri”,che è statopremiato a Visions du Réel.

I concorsi e la giuria

Anche quest’anno, il Festival scommette sulle nuove generazioni. I due concorsi di questa edizione (Concorso internazionale e Concorso italiano) saranno dedicati alle registe emergenti e porteranno sullo schermo 24 cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Il compito di assegnare i premi alla migliore opera e alla migliore regia spetterà a una giuria presieduta da una delle registe più stimate del panorama cinematografico italiano: Francesca Archibugi.

Inoltre, la giuria sarà composta da Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia e docente di Audiovisual Media Policies all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Gaia Brunelli, creative producer di Indiana Production, dove ha collaborato con registi come Liliana Cavani, Daniele Luchetti e Gabriele Salvatores; Giampiero Frasca, docente di Storia del cinema e critico cinematografico che ha collaborato con riviste come Filmcritica, Cineforum e Segnocinema.

Le giovani registe competeranno anche per il Premio DAMS, assegnato da una giuria formata da sette studenti del DAMS – Università di Torino.

Videoarte: cinque opere in anteprima

Sezione “Visioni parallele”

Le contaminazioni tra i linguaggi del cinema e delle arti visive saranno protagoniste della rassegna di videoarte “Visioni parallele”, curata da Giulia Magno. “Visioni parallele”metterà in dialogo le opere di cinque artiste contemporanee con i classici della storia del cinema che le hanno ispirate, da “Belle de Jour” di Luis Buñuel a “Professione: reporter” di Michelangelo Antonioni.

Tra le autrici delle cinque opere in programma, figurano artiste di fama internazionale come l’artista francese Dominique Gonzalez-Foerster, a cui sono state dedicate mostre personali al Centre Pompidou e alla Tate Modern; l’artista americana Sharon Hayes, autrice di opere esposte alla Biennale di Venezia e al Whitney Museum of American Art; l’artista anglo-nigeriana Ayo Akingbade,le cui immagini in movimento hanno attraversato le sale della Whitechapel Gallery di Londra e gli schermi del Festival di Cannes; l’artista americana Elisabeth Subrin, le cui videoinstallazioni fanno parte delle collezioni permanenti di musei come il MoMA e il Guggenheim;l’artista anglo-singalese Michelle Williams Gamaker, autrice di opere esposte allo Stedelijk Museum di Amsterdam e all’Institute of Contemporary Art di Londra.

Attraverso una fitta rete di citazioni, appropriazioni e ribaltamenti, classici di Luis Buñuel, Pier Paolo Pasolini, Michael Powell, Michelangelo Antonioni e Chantal Akerman sono rielaborati e rimessi in scena dalle cinque artiste.

«Queste cinque opere, presentate per la prima volta al pubblico italiano, rileggono creativamente il passato fornendo nuove chiavi di lettura per interpretare il presente», spiega Giulia Magno, curatrice della rassegna.

Intrecciando riferimenti che spaziano dall’antropologia alla letteratura, passando per la psicologia e i gender studies, le artiste interrogano temi come il colonialismoe la rappresentazione voyeuristica del corpo femminile, infrangendo certezze legate a stereotipi consolidati. Ad esempio, a sessant’anni dall’uscita di “Comizi damore” (1964), Sharon Hayes ha tratto ispirazione dal documentario di Pier Paolo Pasolini per condurre un’indagine sulla sessualità nellAmerica contemporanea. L’artista anglo-singalese Michelle Williams Gamaker, invece, riflette sull’orientalismo rivisitando la pratica razzista del brownface nel cinema britannico degli anni Quaranta.

«Le discriminazioni nascono dai pregiudizi. I pregiudizi nascono dagli stereotipi. Se i media possono rappresentare un potente strumento di diffusione degli stereotipi etnici e di genere, non c’è dubbio che il cinema possa anche giocare un ruolo decisivo nello scardinarli. Le opere di artiste come Elisabeth Subrin e Michelle Williams Gamaker sono emblematiche in questo senso, perchéci invitano a rimettere in discussione i modelli di rappresentazione dominanti nella cultura visiva contemporanea», continua Giulia Magno.

Inoltre, “Visioni parallele” presenterà per la prima volta in Italia l’ultima opera dell’artista americana Elisabeth Subrin: “Maria Schneider, 1983” che, dopo il successo alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, si è aggiudicata un César per il miglior documentario sperimentale.

La rassegna prevede anche un omaggio alla grande regista belga Chantal Akerman, prima donna ad aggiudicarsi la prima posizione nella storia dell’autorevole classifica dei“Greatest Films of All Time” del British Film Institute. Nell’ambito della rassegna, il suo documentario sperimentale“News from Home” sarà proiettato in dialogo con “55 Days”, ultima opera dell’artista anglo-nigeriana Ayo Akingbade.

Gli incontri

Francesca Archibugi: Cinema e letteratura

La presidente della giuria Francesca Archibugi sarà protagonista di un incontro in programma il 17 ottobre alle 19 al Circolo dei Lettori. In questa occasione, la regista romana ripercorrerà la sua carriera alla luce dello stretto rapporto che lega il suo cinema alla letteratura.Un connubio che ha attraversato tutta la sua filmografia, fino alla sua ultima opera “La Storia”, adattamento televisivo del grande capolavoro di Elsa Morante con Jasmine Trinca e Elio Germano. A moderare l’incontro sarà la giornalista e scrittrice Simonetta Sciandivasci.

Focus: Iran

A un anno dalla morte di Mahsa Amini in seguito a un arresto della polizia morale iraniana, il festival dedicherà un focus all’Iran. In questa occasione, sarà proiettata l’opera Irani Bag dell’artista iraniana Maryam Tafakory. Parteciperanno all’incontro l’avvocata Deniz Ali Asghari Kivage, la docente di Diritto Internazionale Ludovica Poli, la presidente di Donne 4.0 Darya Majidi e la storica Marcella Filippa.

Combattere la violenza di genere

La violenza di genere è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse su scala globale. Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT, una donna su tre è vittima di violenza nell’arco della propria vita, ma solo una vittima su dieci denuncia la violenza subita. Prevenire la violenza significa combatterne le radici culturali. Il festival dedicherà uno spazio di riflessione su questi problemiattraverso le testimonianze di tre donne che, da anni, sono in prima linea per aiutare chi subisce violenze: Alessandra Kustermann, prima primaria della Clinica Mangiagalli di Milano e fondatrice del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica del Policlinico;Anna Ronfani, avvocata penalista e vicepresidente di Telefono Rosa Piemonte;Stefania Doglioli, direttrice del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile e co-fondatrice di SAFE.

Ottobre rosa

Come ogni anno, il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la neoplasia più diffusa tra le donne. In occasione del Breast Cancer Awareness Month (BCAM), il festival presenterà il cortometraggio di Benedicta Boccoli“Come un fiore”, racconto autobiografico che affronta il delicato tema del tumore al seno, dell’accettazione del corpo malato e della rinascita dopo la guarigione. La regista introdurrà il film insieme all’attrice Fulvia Lorenzetti. Inoltre, parteciperà all’incontro il gruppo Barcollo Ma Non Mollo: un gruppo di donne che si sono conosciute e sostenute a vicenda durante le lunghe cure oncologiche nel day hospital dell’Istituto di Candiolo. Donne che hanno trovato nel “gioco di squadra” la forza per affrontare questo complicato cammino, trasformando un periodo buio delle loro vite in un’occasione preziosa di crescita personale. Saranno presenti, inoltre, la psicologa clinica Daniela Alonge, l’oncologa Vanesa Gregorc, Vice Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, e Riccardo DElicio, presidente del CUS Torino e organizzatore della manifestazione Just the Woman I am. L’incontro è organizzato in collaborazione con la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro Onlus.

Un altro «genere» di intelligenza artificiale

Se proviamo a tradurre su Google Translator una semplice frase in inglese, come “The doctor is in the hospital” scopriremo che, in italiano, il dottore sarà sempre un uomo. È solo uno dei tanti esempi di quanta strada ci sia ancora da fare, in termini di inclusione di genere, nel campo dell’intelligenza artificiale. Questo perché chi progetta queste tecnologie, come ogni essere umano, porta con sé una certa visione del mondo con tutti i suoi pregiudizi (bias), che vengono replicati e amplificati dagli algoritmi, basati sul machine learning. Se ne parlerà nel contesto di un incontro con le ambassadors diDonne 4.0, associazione nata con l’obiettivo di rendere protagoniste le donne nell’affrontare le nuove sfide globali e costruire un futuro inclusivo e sostenibile attraverso le tecnologie digitali, potenti acceleratori per il superamento della disparità di genere. Saranno presentiDarya Majidi, Monica Cerutti,Stefania Noiosi (Donne 4.0) e Lauriana Sapienza, Assessora all’Innovazione e politiche sociali del Comune di Castenaso. Parteciperanno, inoltre, le studentesse del progetto AIxGIRLS, camp di formazione gratuita su intelligenza artificiale e data science che accompagna i giovani talenti verso le professioni tech del futuro.

Madri, mogli, amanti. Stereotipi di genere nel cinema italiano

Maggiorate, femmes fatales, angeli del focolare, fidanzatine, mogli adultere… Dal muto ai telefoni bianchi, dalla grande stagione neorealista fino ad arrivare ai giorni nostri, come si sono evoluti i personaggi femminili nel corso della storia del cinema italiano? Il festival ospiterà un incontro dedicato a riflettere sugli stereotipi di genere, con la partecipazione di Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia, Elena Testa, responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e Laura Tedesco, attrice e co-fondatrice di Amleta, un collettivo femminile nato per combattere la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.

Il contributo delle donne per un mondo sostenibile

Il concetto di sostenibilità viene sempre fatto coincidere con la dimensione ambientale, tendendo spesso a dimenticare l’importanza delle altre due dimensioni, quelle economica e sociale. In che modo le donne possono contribuire a dare forma ad un mondo etico e sostenibile, nel presente e nel futuro? Ne parleranno Cristina Vajani e Laura Mercuri, esperte di sostenibilità e volontarie di Professional Women Network Rome. Il webinar si concentrerà sul ruolo centrale della donna nello sviluppo di un approccio sempre più equo ed inclusivo nell’economia.

Diversamente uguali

Nessuna distinzione può avere un peso quando si tratta di garantire i diritti di un essere umano, si tratti della sua nazionalità o del colore della pelle, del genere o dell’orientamento sessuale, del credo religioso così come di ogni altra circostanza. È quello che stabilisce il principio di non discriminazione, uno dei pilastri fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dalle Nazioni Unite nel 1948. Ma un mondo privo di pregiudizi è possibile? Quale ruolo può giocare il cinema nel superamento (o nel rafforzamento) delle discriminazioni? Questa domanda sarà il punto di partenza di un incontro con Domizia De Rosa, presidente di Women In Film, Television & Media Italia, la regista Alessia Alciati, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato Regionale dei Diritti Umani e Civili, Eleonora Giovanardi, co-fondatrice di Amleta e Fabia Fleri, producer. Nel corso dell’incontro sarà proiettato il cortometraggio “Different Century, Same Shit” di Alessia Alciati. L’incontro è patrocinato dal Comitato Regionale dei Diritti Umani e Civili.

UTILITÀ

Il Contemporanea International Film Festival si svolge a Torino da venerdì 13 a martedì 17 ottobre 2023 al Circolo dei Lettori (Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino 9) e al Cinema Ambrosio (corso Vittorio Emanuele II 52). Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso gratuito, fatta eccezione per la proiezione serale di domenica 15ottobre (7 euro).

Sito del festival: www.contemporaneafilmfestival.com

Instagram: @contemporanea_festival

Facebook: Contemporanea Film Festival