9 Maggio 2024

Zarabazà

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Accoglienza, riflessione e sperimentazione: l’autunno di Armunia

tra residenze artistiche, laboratori, prove aperte e progetti partecipativi

Dopo il successo della 26/ma edizione di Inequilibrio Festival la Fondazione, fino al termine dell’anno, si dedica alla vocazione di centro ospitale per artisti con lavori in via di sviluppo e di strumento di interscambio creativo tra pubblico e performer

Mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre continua “Teatro a porte aperte”, il format che invita i cittadini a osservare il processo creativo delle compagnie in residenza, questa volta con Cristina Rizzo e Parini Secondo

Fino a dicembre saranno ad Armunia per immaginare nuove opere Livia Gionfrida, Adriana Borriello, Silvia Rampelli, Roberta Racis, Teatro delle bambole. Continua inoltre il laboratorio permanente di Nerval Teatro e in arrivo le restituzioni del bando Residenze Digitali

Rosignano Marittimo (Li)– Luogo di accoglienza, riflessione, sperimentazione e creazione, oltre che di condivisione e connessione tra cittadini e artisti. Dopo la stagione teatrale 2023 e il successo della 26/ma edizione di Inequilibrio Festival, in autunno gli spazi di Armunia a Rosignano Marittimo e Castiglioncello (Li) sono interamente dedicati a due delle vocazioni che da sempre animano la Fondazione: quelle di centro ospitale per registi, attori, drammaturghi e danzatori con lavori in via di sviluppo, e di strumento di interscambio creativo tra spettatori e performer.

Fino alla fine dell’anno in programma residenze artistiche, laboratori con restituzioni pubbliche e progetti partecipativi tra cui il nuovo format “Teatro a porte aperte” – con l’obiettivo di accogliere il pubblico in uno spazio che tradizionalmente gli è precluso, quello delle prove, per assistere senza filtri alla nascita di uno spettacolo – che continua mercoledì 11 ottobre dalle 18 alle 20 all’Auditorium Danesin di Rosignano Marittimo (via del Torrione) con Cristina Rizzo, tra le fondatrici del collettivo Kinkaleri, e giovedì 12 ottobre dalle 17 alle 19 al Teatro Nardini (via dei Lavoratori 21a) con il giovane gruppo di ricerca Parini Secondo, entrambi impegnati in un periodo di lavoro presso Armunia (su prenotazione a staff@armunia.eu e 0586.754202). Tra i nomi e le compagnie che saranno ospitate nei prossimi mesi anche Livia Gionfrida, Adriana Borriello, Roberta Racis, Silvia Rampelli, Teatro delle bambole. Continuano inoltre le attività del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro per persone con disabilità, e in arrivo a novembre le opere vincitrici del bando Residenze Digitali. “Continuiamo a coltivare sia l’arte che la comunità attraverso azioni condivise – dice la direttrice della Fondazione Angela Fumarola – l’intento è navigare nella stessa direzione”. Fondazione Armunia è diretta da Angela Fumarola e sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo (info: www.armunia.eu).

Si intitola “Momentum DA” – con una dedica già presente nel titolo alla sua interprete: l’attivista e performer sorda Diana Anselmo, attualmente membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council – il lavoro prodotto da TIR Danza con cui Cristina Kristal Rizzo arriva in residenza, e al cui processo creativo saranno invitati gli spettatori. Un racconto, un movimento da corpo a corpo, che intende amplificare e dare spazio alle possibilità performative intrinseche alla lingua dei segni, per lungo tempo resa estranea e aliena da processi fonocentrici. Lingua viva, corporea, umana, che non parla di margini ma di nuovi pezzi di orizzonte. Sissj Bassani e Martina Piazzi, in arte Parini Secondo, saranno ad Armunia con “do-around-the-world”: una produzione Nexus/Simona Bertozzi basata sull’elemento del gioco, e in particolare del salto della corda, sia come pratica atletica che come elemento ritmico per una partitura coreografica per due saltatori e un musicista in cui corpo e corda sono un’unica tecnologia sonora.

Parteciperà a “Teatro a porte aperte” – sempre nell’ambito di periodo di residenza – anche la regista, attrice e drammaturga Livia Gionfrida, che porterà avanti la ricerca intorno all’opera di uno dei principali esponenti del teatro italiano contemporaneo – il due volte premio Ubu Franco Scaldati – con “Si illumina la notte”. Gionfrida prende le mosse dalla radice shakespeariana presente nell’opera di Scaldati, in particolare dalla sua traduzione de “La tempesta”, che intreccia ad alcuni frammenti originali la cui atmosfera fortemente onirica e metafisica resta sempre in bilico tra vita e morte, sogno e vita, in una produzione Teatro Metastasio di Prato (giovedì 26 ottobre dalle 18 alle 20 presso il Teatro Nardini; prevista anche una prova aperta venerdì 3 novembre ore 21.00, sempre al Teatro Nardini). E ancora: aderisce all’iniziativa Roberta Racis con lo studio “Atto bianco”, in cui la danzatrice e performer indaga l’omonima parte del balletto romantico – quella in cui dominano personaggi fantastici ed eterei, rappresentati appunto con abiti bianchi – come dispositivo scenico di rappresentazione del dolore. Un solo che riflette sul lutto e sulla fragilità, un coming of age che passa attraverso l’esplorazione delle zone d’ombra del percorso di una ballerina, prodotto da Oscenica, Primavera dei Teatri e Fabbrica Europa (giovedì 9 novembre dalle 17 alle 19, Teatro Nardini).

Tra gli artisti in residenza fino alla metà di dicembre ricordiamo poi Adriana Borriello, danzatrice, coreografa e pedagoga sulla scena internazionale dai primi anni ’80 attualmente direttrice artistica di Da.Re. Dance Research, progetto per la trasmissione e la ricerca nelle arti performative contemporanee; Silvia Rampelli, Premio Ubu 2018 per il migliore spettacolo di danza, attiva in ambito performativo, teorico e formativo con progetti e azioni in ambito di fragilità, prodotta da La Biennale di Venezia e invitata nei maggiori festival; Teatro delle bambole, gruppo di ricerca che dal 2003 pone le basi per una nuova metodologia di approccio all’arte drammatica, applicando studi sul suono, la voce, i sensi, la pressione corporea e ipotizzando un nuovo lavoro dell’attore su se stesso attraverso il proprio suono e un nuovo lavoro dell’attore attraverso il suono del personaggio.

Da non dimenticare la partecipazione di Fondazione Armunia al bando Residenze Digitali, nato per stimolare gli artisti delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale, ideato e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt). I progetti vincitori per il 2023, “Il Teatropostaggio da un Milione di Dollari” di MALTE & Collettivo ØNAR, “Ai Love, Ghosts and Uncanny Valleys <3” di Mara Oscar Cassiani, “Citizens” di Simone Verduci, con la consulenza per il concept coreografico e la regia di Ariella Vidach, “Humanverse” di Martin Romeo vedranno una prima restituzione in un festival diffuso, sia live che online, che si terrà dal 21 al 26 novembre 2023.

Prosegue inoltre il percorso del Laboratorio Permanente a cura da Nerval teatro di Maurizio Lupinelli ed Elsa Pol: itinerario di accompagnamento di lungo respiro dedicato a comunità di persone con disabilità. Gli incontri si svolgono a cadenza regolare, con cinque giornate consecutive ogni mese per tutto l’anno, e mirano a un’azione sulle discipline teatrali, incrementando le capacità espressive e la creatività dei partecipanti e sviluppando in loro nuove conoscenze e competenze. Il laboratorio vede la partecipazione di circa 20 persone tra il 25 e i 50 anni, portatori di disabilità fisica o psichica, utenti della Cooperativa Sociale Nuovo Futuro, con all’attivo spettacoli presentati in festival e teatri nazionali e internazionali.