15 Ottobre 2024

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Dall’1 al 7 agosto prosegue la tournèe del teatro Sant’Eugenio tra Terrasini, Gibellina e il Giardino della Kolymbethra

Proseguono, anche per la prima settimana di agosto, gli appuntamenti della torunée estiva del teatro Sant’Eugenio di Palermo – Direzione artistica Pupella con cinque spettacoli all’insegna del divertimento e delle emozioni, ed in programma anche una fiaba per grandi e piccini; gli appuntamenti si susseguiranno tra Terrasini, Gibellina, e la Valle dei Templi di Agrigento.

Il programma dall’1 al 7 agosto

Martedì 1 agosto, alle ore 21, la Compagnia del Sant’Eugenio metterà in scena, a Palazzo D’Aumale (lungomare Peppino Impastato, a Terrasini), l’opera teatrale “Joe Petrosino e il delitto del barile”, scritta e diretta da Marco Pupella, e tratta dal romanzo del giornalista Salvo Toscano. In scena gli attori: Massimo Pupella, Massimiliano Sciascia, Leonardo Campanella, Federico Cimò, Valentino Pizzuto, Daniela Pupella, Mirko Ingrassia, Azzurra Cirrincione, Luciano Sergiomaria, Francesco Grisafi, Nando Chifari e Vincenzo Aiello.

La vicenda è ambientata a New York nel 1903. Dentro un barile abbandonato in un marciapiede, viene ritrovato un cadavere che riporta orrendi segni di mutilazione, i primi sospetti ricadono subito sulla criminalità italiana e questa, non può non essere un’indagine per il sergente Giuseppe “Joe” Petrosino, il “dago”, nonchè il più noto detective neworkese. Petrosino, che ha origini campane, inoltre, è l’unica persona, all’interno del Dipartimento di Polizia di New York, che riesce a muoversi e passare inosservato tra le strade di Little Italy, comprendendo perfettamente i dialetti del sud Italia ed interpretando tutte quelle simbologie e modus operandi delle prime organizzazioni criminali mafiose, tra queste, la temuta “Mano nera”. L’indagine, però, per Joe Petrosino, sarà più complicata del previsto, poichè dovrà imbattersi non solo contro i pericolosi Padrini, ma anche contro i forti pregiudizi verso gli immigrati italiani.

L’atrio di Palazzo D’Aumale, a Terrasini, ospiterà l’indomani, mercoledì 2 agosto (ore 21), la commedia “Spose consumate”, andata in scena con successo al teatro Sant’Eugenio, e che ha registrato un sold out sia per le prime quattro date di programmazione sia per le due repliche successive. La commedia, scritta da Daniela Pupella, Francesca Picciurro e Lavinia Pupella, vedrà in scena le sorelle Daniela e Lavinia Pupella, Leonardo Campanella, Iaia Corcione, Fabiola Arculeo e Francesca Picciurro; per la regia di Daniela Pupella. Costumi di Katia Montagna.

Le cinque donne, che si ritrovano in un atelier per la prova d’abito da damigella per un’amica che si sposa, sono forti e fragili allo stesso tempo, si confrontano e si confortano, si odiano e si amano… come solo le donne sanno fare, e in scena, lo faranno in modo dissacrante. Sono inoltre cinque donne libere che, in maniera molto divertente, si metteranno “a nudo” mandando persino in crisi lo stilista che si ritroverà, con mille difficoltà, a doverle gestire; tra loro, c’è la magra, l’influencer, la oversize, la delusa, e la sfrontata, e insieme ne diranno e ne combineranno di tutti i colori. Ma sono anche donne molto diverse l’una dall’altra, e con trascorsi differenti che via via verranno fuori durante l’evoluzione degli eventi; ed inoltre, non mancheranno dei momenti in cui, le cinque protagoniste, ed anche lo stesso stilista, inviteranno il pubblico a riflettere.Sono quindi delle spose “consumate”, dove per consumate possiamo intendere il verbo, ma anche l’aggettivo, e poi, chi lo sa… Una cosa è certa, risate e buon umore, dall’inizio alla fine, non mancheranno.

Giovedì 3 agosto, alle ore 21, all’Anfiteatro della Chiesa dei Quaroni, Nuova Gibellina (Tp), appuntamento per grandi e piccini con “Lei bella… Lui sarà una bestia”? Liberamente tratto dall’incantevole fiaba Disney La bella e la bestia, è l’adattamento teatrale di Daniela Pupella che ne cura anche la regia. In scena: Daniela Pupella, Lavinia Pupella, Fabiola Arculeo, Leonardo Campanella, Mirko Ingrassia, Luciano Sergio Maria, Calogero Salomone e gli allievi della scuola Crescinteatro.

Un giovane principe di bell’aspetto, ed anche piuttosto viziato, viveva in uno splendido castello. Una sera d’inverno, un’anziana mendicante bussò alla sua porta e gli chiese ospitalità in cambio di una rosa; il principe, disgustato, la cacciò. La mendicante si rivelò una fata che aveva voluto metterlo alla prova, e che quindi lo punì trasformandolo in un’orribile Bestia ed imprigionandolo nel suo castello, luogo che divenne tetro e oscuro, e dove i suoi abitanti si trasformarono in oggetti animati. La fata concesse comunque al principe una possibilità: la rosa che gli aveva donato era incantata, e sarebbe rimasta fiorita fino al ventunesimo compleanno del principe. Se egli avesse imparato ad amare e fosse riuscito a farsi amare nonostante il suo aspetto, prima che la rosa sfiorisse, l’incantesimo sarebbe cessato. Il principe si convinse sin da subito di non avere nessuna speranza e si isolò nel castello. In un villaggio non lontano dal castello viveva invece Belle, una ragazza annoiata dalla vita di paese e che sognava tante avventure, e per questo considerata eccentrica da tutti; e Gaston, un arrogante cacciatore, continuava a farle sgradite avances. Il padre di Belle, il bizzarro Maurice, era un inventore e un giorno partì per presentare una sua creazione ad una fiera ma, durante il tragitto, si perse nella foresta e, in preda ai lupi, si rifugiò in un castello, o meglio nel castello della Bestia. La servitù accolse Maurice con molta cortesia, ma la Bestia non fu altrettanto gentile, e lo imprigionò nelle segrete del castello…

Valentino e Fabrizio Pizzuto, che compongono il noto duo comico palermitano dei Treeunquarto, porteranno in scena tutta la loro simpatia domenica 6 agosto, alle ore 21, a Torre Alba, lungomare Peppino Impastato, a Terrasini, con la divertente commedia “Il lavoro debilita l’uomo”.

Il Gruppo dei Treeunquarto nasce a piccoli passi come quartetto nel 1988, poi, si consolida come trio nel 1990, per diventare un duo nel 2000. Per festeggiare, quest’anno, i 35 anni di attività, i fratelli Pizzuto hanno pensato di portare in giro proprio Il lavoro debilita l’uomo, uno spettacolo che è un viaggio tra i cavalli di battaglia del passato e del presente. In scena Valentino e Fabrizio Pizzuto.

Lunedì 7 agosto, al Giardino della Kolymbethra, sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica nel cuore della Valle dei Templi (viale Caduti di Marzabotto, Agrigento), andrà in scena, alle ore 21, “Il treno”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Gabriele Mastropaolo, scritto e diretto da Marco Pupella; in scena gli attori: Massimiliano Sciascia, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Sergio Maria e Daniela Pupella.

Il viaggio sul treno per “Carrapipi “, in Sicilia, spesso indicato come luogo non definito nel tempo e nello spazio, diviene la scelta definitiva con la quale i personaggi decidono per il loro futuro, anche se a volte è il treno a decidere per loro. C’è chi non ha il coraggio di prendere il treno, c’è chi, in preda all’ansia, vuole a tutti i costi giungere a destinazione, c’è chi invece trae scopo dal viaggio in sé, infine, c’è chi scende dal treno, si rimbocca le maniche e, nonostante tutto, riesce a rifarsi una vita. Personaggi dal profondo carattere psicologico con costumi di scena molto larghi poiché, come la loro vita, non risultano aderenti alle loro aspettative. Il treno, prenderà la medesima forma che assumeva il coro greco nei confronti dei protagonisti, agisce, si fa sentire, interloquisce, minaccia con parole e fatti. Diversi gli atteggiamenti che si manifestano, per diversi approcci alla vita, e secondo diverse prospettive.

Costo dei biglietti per gli spettacoli: intero 13 euro – ridotto 10 euro.

Produzione: Teatro Sant’Eugenio – direzione artistica Pupella.

Info: 091.6710494 (Teatro Sant’Eugenio).

http://www.teatrosanteugenio.it/