18 Aprile 2024

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DALL’OLANDA PER PROGETTARE PALERMO COME UNA SMART CITY: IL VIAGGIO-STUDIO DI UNA CLASSE MBA IN UN’AZIENDA SOSTENIBILE E INNOVATIVA


Il master in Business Administration della Tias School di Tilburg ha portato in città 40 ragazzi under 30 grazie a una collaborazione con il corso di laurea in Ingegneria Gestionale dell’Università di Palermo. Il Gruppo Riolo è stato l’unico ad essere scelto per la giornata formativa. Oltre al talk, anche una visita al service e ai magazzini verticali di Audi Zentrum Palermo

PALERMO – Dall’Olanda a Palermo per immaginare una città sempre più smart. Sono arrivati direttamente da Tilburg i 40 studenti della Business School Tias, la prima scuola di formazione manageriale post-universitaria. Nel corso dell’Msc Ba cui sono iscritti, in collaborazione con il corso di Ingegneria gestionale dell’Università di Palermo, la classe ha trascorso una giornata-studio con il Gruppo Riolo. Oltre a un talk sul “Customer centricy and technological innovation: Gruppo Riolo approach”, i ragazzi hanno fatto un giro dell’azienda, visitando l’area commerciale, il service, l’officina e i magazzini verticali di Audi Zentrum Palermo.


Il loro study-trip è iniziato entrando nel vivo di una realtà aziendale come quella del Gruppo Riolo. A fare gli onori di casa Iolanda Riolo, a capo del Gruppo: “E’ un piacere per me e per tutta l’azienda – ha detto durante i saluti ai ragazzi – ospitare studenti internazionali come voi, provenienti dal prestigioso Tilburg Mba. Ringrazio il professore Manfredi Bruccoleri che ha selezionato il Gruppo Riolo per il loro viaggio “studio” qui a Palermo”. Durante il talk, dedicato appunto alla centralità del cliente e all’innovazione tecnologica, si è parlato di marketing valoriale con Simone Di Prima, digital marketing manager Audi, bdc e lead management con Paolo Semilia, lead manager e infine del processo di servitizzazione, con Carlo Tarantino, business process controller Audi.


Durante il dibattito è stata condivisa la vision della family company palermitana, oggi alla terza generazione del proprio percorso. “Il senso di squadra che anima a grappolo le funzioni commerciali del gruppo – spiega Iolanda Riolo – ha l’intento di mantenere salda l’heritage aziendale proveniente da mio padre Antonio Riolo, seconda generazione dell’azienda, scomparso nel 2004”. Così “Il cliente è al primo posto” è il motto che è risuonato durante tutta la visita formativa. Scopo del viaggio-studio è stato quello di vivere e attraversare concretamente l’azienda (le cui singole strutture dal 2008 si auto-alimentano ad energia solare con una potenza di energia alternativa pari a 400 kw) lungo i diversi settori, dalla vendita al post-vendita, approfondendo processi digitali, informatici e robotizzati come ad esempio i magazzini verticali.


Guidati dall’ingegnere Giuseppe Failla, service manager in Audi Zentrum Palermo, infatti, gli studenti muniti di caschetti di sicurezza hanno visitato le officine meccaniche e i magazzini verticali della concessionaria del Gruppo Riolo. Durante la visita hanno potuto apprendere come viene gestita un’officina, come sta cambiando il mercato da endotermico a elettrico e, infine, come si procede al controllo e alla verifica dei processi. E, sempre a proposito di processi, hanno potuto dialogare con l’area commerciale dell’azienda, apprendendo tutto ciò che ruota intorno alla vendita: hanno visitato i locali dell’approntamento, esposizione e consegne e ascoltato Pierluca Minardo, operatore front office area service, che ha illustrato l’attività di planning e gestione del cliente. Storia del Gruppo Riolo, progetti, piano strategico e cambiamenti recenti sono le domande che curiosi hanno posto.
Durante il viaggio-studio di cinque giorni, oltre alle lezioni con il professore e coordinatore dei corsi di laurea triennale e magistrale in Ingegneria Gestionale di Unipa e docente di Operations and Supply Chain Management alla Tias business school Manfredi Bruccoleri, gli studenti (tutti under 30) hanno potuto godere di un tour guidato alla scoperta del percorso arabo-normanno di Palermo. E proprio il tema scientifico del viaggio li porterà a realizzare un progetto di natura didattica sulla città: dovranno infatti presentare un’idea innovativa e sostenibile di un servizio utile a rendere il capoluogo siciliano una smart city. Requisiti? Oltre a rendere Palermo più smart, il progetto dovrà essere scalabile ad altre città.