25 Aprile 2024

Zarabazà

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Castiglioncello lancia una esplorazione altra, tra cultura, cura, cibo e natura

Un nuovo concetto di ben-stare “in equilibrio ecosistemico”: tra mare e terra,
le eccellenze del territorio fanno sistema per far rivivere i luoghi della Dolce Vita,
il borgo medievale di Rosignano Marittimo e la Costa degli Etruschi,
in provincia di Livorno in un’ottica di circolarità di idee e risorse

Il sistema territoriale di eccellenza che si estende in Toscana tra Castiglioncello, il borgo medievale di Rosignano Marittimo e la Costa degli Etruschi, in provincia di Livorno, lancia nell’ambito della Milano Design Week – dal KIOSK d’artista del progetto Green Island della storica dell’arte e paesaggista Claudia Zanfi – un nuovo concetto di esplorazione, che si basa sul concetto di ben-stare, una proposta virtuosa dove tutto convive in un equilibrio ecosistemico: cibo, cultura, sostenibilità, partecipazione.

Lo fa in vista della 26esima edizione del Festival “Inequilibrio”, la kermesse dedicata al meglio del panorama artistico contemporaneo di teatro, danza e performance a cura di Fondazione Armunia che si terrà dal 28 giugno al 9 luglio con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo.

Un modo diverso di vivere, che si basa sulla circolarità di idee e risorse, un distretto di nutrimento unico, stimolante, che ruota attorno a Castello Pasquini, dove artisti internazionali, persone del luogo, turisti e residenti temporanei si incontrano per creare qualcos’altro, dando vita a un catalizzatore culturale. Il progetto è in collaborazione con FITO, innovativo ristorante “vegetale” recentemente aperto nella limonaia del Castello, in cui architetture, colori, proposte gastronomiche green e cocktail botanici contribuiscono all’armonia tra persone e natura.  

Dichiara Licia Caprai Montagnanivicesindaco ed assessore alla cultura, turismo e promozione del territorio del Comune di Rosignano Marittimo: “Viviamo immersi in un territorio di assoluta bellezza, fatto di borghi e dolci colline che scendono al mare ed in cui da sempre il Castello Pasquini si erge come baluardo e presidio di cultura ospitando e promuovendo le voci e le proposte in perenne evoluzione del mondo dell’arte, del teatro, della musica e della danza. Raccogliamo ed accogliamo con amore e passione tutti i messaggi che provengono da un mondo ormai  difficile che solo la forza della cultura può pacificare e curare. L’ambiente, lo stile di vita, la gioia e le paure del quotidiano diventano così un vero e proprio punto di partenza per un  welfare culturale che perseguiamo con orgoglio e determinazione consapevoli che anche la ‘bellezza’ dei nostri luoghi possa essere trainante per diffondere sempre di più e nelle più svariate declinazioni un seme di crescita personale e benessere”.

Spiega Angela Fumarola: “Come il mondo vegetale che lento avanza nonostante le amputazioni del contemporaneo, anche Inequilibrio si muove tra gli spazi porosi  delle arti per rispondere alle sfide del presente. Azioni di confronto tra corpo, voce e digitale  in site specific, racconteranno l’identità di Castello Pasquini, che da sempre è casa per l’arte. Inequilibrio sarà un’esperienza, legata all’idea del tempo, della cura e del nutrimento. Anche il cibo sarà infatti parte integrante della drammaturgia del Festival, il cibo unisce, emoziona e come l’arte ci ricorda, che siamo un corpo che interagisce con altri corpi, con la natura e con il tempo”.

Aggiunge Luca Menini, titolare di FITO: “Crediamo molto in questo distretto del nutrimento. Varcata l’entrata del parco del castello, ci si trova davanti a uno scenario unico per vari aspetti, in grado di portarci in una dimensione emotiva nella quale tutto concorre a farci ritrovare un senso di ristoro e accudimento. Vogliamo offrire una esperienza ibrida, su piani sovrapposti, con un precipitato emotivo in grado di suscitare emozioni postcedenti, asincrone, quindi profonde e personali. Riflessioni su come ‘potrebbe essere’ quello che oggi ‘sembra essere’. Per questo, tra le altre cose, la volontà è cambiare la logica classica di impresa reinvestendo gli utili in progetti sociali, sul territorio”.

Durante le 12 giornate del festival si confronteranno 34 compagnie in 6 diverse location, con più di 50 eventi – molti in prima nazionale – tra spettacoli, concerti, proiezioni, tavole rotonde e incontri con le artiste e gli artisti per intrecciare identità territoriale e fermenti internazionali, avanguardie sceniche e contaminazioni digitali, per comprendere le trasformazioni del presente.

“Sconfinare”: questa la parola guida dell’edizione 2023 per il primo anno con la direzione artistica esclusiva di Angela Fumarola, un inno alla vita, alla rigenerazione, alla fusione tra elementi. Tra i protagonisti Olivier Dubois, Virgilio Sieni Danza, Motus, Compagnia Abbondanza Bertoni, Renata Palminiello, Fanny & Alexander, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Rita Frongia, Francesco Pennacchia, Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Teri Weikel, Giovanna Daddi, Antonella Questa, Lorenzo Covello, Zoe Bernabéu, Niccolò Fettarappa Sandri, Claudia Catarzi, Michele Colturi/Tyche, Giuliano Scarpinato, Teatro dell’Elce, Teatrino Giullare, Gruppo Nanou, Teatro Patalò. Da segnalare l’approfondimento sul corpo femminile, dal mito greco alle battaglie in corso (che diventa anche spunto per passeggiate per esplorare le costellazioni in cielo), e il focus sulla convivenza delle differenze, che vedrà in scena artisti con e senza disabilità. Tra le novità la sezione dedicata al video, che intreccerà linguaggio cinematografico e spettacolo dal vivo.