18 Aprile 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

La cantautrice Liet ci racconta “Eterna”. Intervista

LIET

LIET


Abbiamo incontrato LIET, una giovane promettente cantautrice che di recente ha pubblicato il suo primo album dal titolo “Eterna”. Un disco che incanta e che ricorda i vent’anni. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao LIET, benvenuta tra le nostre pagine. Torniamo un po’ indietro, come nasce la tua passione per la musica?
Ciao a tutti, la mia passione inizia molti anni fa quando andavo alle scuole medie, prendevo lezioni di chitarra e avevo iniziato a scrivere i miei primi testi. Durante gli anni del liceo si è concretizzato un po’ tutto, ho iniziato a esibirmi in alcuni festival locali. Nel 2016 mi sono trasferita a Milano per l’università, lì ho iniziato ad avere un’idea ben precisa del percorso che avrei voluto fare sicuramente influenzata dalla città.


Riferendoti al tuo ultimo album “Eterna”, uscito a ottobre si legge: “Eterna racconta i vent’anni, di come sia importante ricucirsi e imparare a rinunciare a quell’età. L’età dell’ingenuità̀, della crescita e delle paure più banali. In “Eterna” ci si spoglia lentamente, si dice la verità e i punti deboli diventano i fiori da cui ripartire”.  Come stai vivendo i tuoi vent’anni?
Negli ultimi due anni, anche a causa della pandemia, mi sono un po’ persa, come tutti del resto, però essendo un po’ debole di natura non riuscire a fare dei piani mi ha sicuramente mandato in tilt. Con la primavera spero di poter tornare a suonare dal vivo, ho tanta voglia di portare sul palco i brani di “Eterna”.


A cosa stai lavorando attualmente? Stai pensando a un nuovo singolo? Raccontaci.
Al momento sto scrivendo i pezzi per il prossimo disco, abbiamo già iniziato a produrre qualcosa impostando la direzione sonora del prossimo lavoro… ci sarà una super band, però per il momento teniamo tutto nel cassetto. Probabilmente qualcosa verso la fine dell’anno uscirà ma nessuna fretta.


Cos’è che principalmente ha formato l’artista e la ragazza che sei oggi?
Penso i dischi dei Verdena e i libri di poesie.


Per concludere, un concerto che hai sempre sognato di fare?
Mi piacerebbe un giorno suonare sul palco del Primo Maggio è una festa importante e ogni anno guardare il concertone è un rito.