Quando avete iniziato a fare musica?
Nel 1997.
Come descrivereste “Vergogna bianca” in 3 parole?
Lezione di storia! ; )
Come vivete/avete vissuto la musica nel periodo della pandemia?
Male. L’isolamento coatto, nel mio caso, non aiuta la creazione. L’isolamento volontario, invece, che frequentemente pratico, la aiuta molto. La libertà, come sempre, fa la differenza!
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Se parliamo di contenuti e testi, ci sono certamente molti cantautori italiani che stimo, come Pino Daniele, Francesco De Gregori, Daniele Silvestri, Claudio Baglioni e lo stesso Caparezza.
Se parliamo, invece, di musica, i miei maggiori ispiratori sono stati 2Pac e B-Real dei Cypress Hill.
Altri articoli
“Zajal” è il nuovo singolo di Adriano Formoso
Domenica 13 ottobre “Note al museo” ad Almenno S. Bartolomeo (BG)
“Maleducata” è il nuovo singolo di Tekla