29 Marzo 2024

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Cardiologia digitale, innovazioni ed esperienza pandemica: se ne parla al “San Camillo Cuore”

L’evoluzione dei bisogni di salute e la risposta nella pratica clinica quotidiana in cardiologia: questo l’argomento alla base del primo congresso internazionale “San Camillo Cuore” – in programma dal 2 al 4 dicembre a Roma e fruibile anche online – che vede la partecipazione e il confronto degli esperti del Dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, punto di eccellenza e riferimento della cardiochirurgia per il territorio nazionale e non solo.

Nel campo della cardiologia degli ultimi decenni, il mutamento del quadro epidemiologico a favore delle malattie cronico-degenerative e l’invecchiamento della popolazione hanno determinato un’evoluzione dei bisogni di salute dei pazienti ed è importante conoscere le nuove necessità da tenere in considerazione, anticipando il più possibile le evoluzioni del prossimo futuro. Parlando di presente e di quel che verrà, in cardiologia come in qualsiasi altro campo della medicina, non si può affrontare l’argomentazione senza evidenziare il ruolo che la sanità digitale ha in questa evoluzione, analizzando le opportunità che una maggiore applicazione delle innovazioni può generare. Due sessioni saranno dedicate al tema, con interventi precisi ed esaudienti di esperti dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini su imaging integrato nelle cardiomiopatie e nelle procedure interventistiche, ausilio delle nuove tecnologie ecocardiografie nelle valvulopatie, nella prima parte, mentre nella seconda si affronterà l’importanza della televisita e del teleconsulto, traendo gli insegnamenti dall’esperienza pandemica, ma anche di monitoraggio da remoto del paziente con scompenso, di teleriabilitazione, delle prospettive di utilizzo dell’intelligenza artificiale nei principali setting  clinici cardiologici, di progetti di telemedicina già in atto.

Il convegno – con il patrocinio di ANMCO Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri – si propone di presentare aggiornamenti riguardo le problematiche più comuni della cardiologia, dalle cliniche e interventistiche a quelle organizzative, al fine di fornire i giusti strumenti nella pratica clinica quotidiana per favorire l’integrazione multidisciplinare, multi professionale e il percorso ospedale-territorio, per una gestione olistica dell’utente/paziente che esprime un bisogno di salute.

“L’impatto epidemiologico delle forme di cardiopatia acute, come Sindromi coronariche, scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, determinano necessità di ricoveri ospedalieri e costi elevati – sottolinea il Prof. Domenico Gabrielli, Direttore della UOC di Cardiologia e presidente del congresso assieme al Prof. Francesco Musumeci, Direttore del Dipartimento promotore del Convegno e Direttore della UOC di Cardiochirurgia. Il progresso tecnologico, anche in questo campo, ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo importante nel plasmare la futura pratica clinica: il clinico si deve dunque muovere ben conoscendo le possibilità diagnostiche e terapeutiche della cardiologia moderna, avendo bene a mente di dover procedere con la necessaria appropriatezza nel percorso diagnostico-terapeutico, sia per migliorare gli outcome della popolazione che per contenere i costi inutili, onde liberare risorse per l’assistenza”. È noto infatti il gap esistente tra le evidenze derivate dagli studi clinici e le difficoltà di gestione clinica incontrate nella pratica quotidiana.

“Gli argomenti che saranno sviluppati durante il convegno sono stati accuratamente scelti per la loro importanza scientifica e clinicacontinua il Prof. Gabriellicosì che i risultati scientifici del congresso si possano poi applicare nel quotidiano a beneficio dei pazienti. Largo spazio sarà dedicato anche alle reti per le emergenze cardiologiche tempo-dipendenti alla luce della esperienza pandemica, con il coinvolgimento delle più importanti reti di professionisti e i responsabili organizzativi”.

La parte cardiochirurgica troverà particolare risalto nella lettura inaugurale dell’intervento Il futuro della cardiochirurgia. Innovazione fra valutazione critica ed etica del Prof. Francesco Musumeci, Presidente Onorario del Congresso, che tratta i temi della evoluzione tecnica compatibili con l’etica professionale.

Il progetto formativo è stato accolto con entusiasmo dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Dott. Narciso Mostarda, che parteciperà attivamente all’evento, fruibile sia in presenza che da remoto (per le ovvie limitazioni dettate dalla necessità di contenere la pandemia) così da ampliare il più possibile la platea dei discenti, stante l’elevato livello scientifico del convegno che vede coinvolti tutti gli appartenenti al dipartimento e la Faculty numerosa e di altissimo livello.

“Sono certo che il successo di un evento scientifico di tale livello porterà dei favorevoli risultati nella pratica clinica quotidiana a favore dei pazienti cardiopatici – conclude Gabrielli – ridando slancio a tutta l’attività clinica e di ricerca del San Camillo e non solo.

Nei tre giorni del primo congresso “San Camillo Cuore” – che si terrà in forma ibrida, in streaming e in presenza a Roma presso lo Spazio Field in Via Merulana 248 (solo 100 posti) –  gli esperti del Dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini si confronteranno inoltre sulla condivisione di casi applicativi, quali quello anomalo di una pericardite recidivante o quello sospetto di ipertrofia ventricolare a sinistra, di gestione dell’aderenza terapeutica nel paziente politrattato e di necessità di nuove strategie farmacologiche in prevenzione secondaria. Spazio verrà dato alle nuove opportunità terapeutiche nel cardiopatico anziano, come l’indicazione e gestione del Sacubitril/Valsartan nello scompenso cardiaco, e si farà il punto sulle ipercolesterolemie. Presenti in programma anche workshop cardionursing, dedicati alla gestione di paziente con scompenso cardiaco, paziente critico in terapia intensiva e paziente con sindrome coronarica acuta.