27 Luglio 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Dalle buone idee alla nascita dell’impresa sociale: il concorso “InvestiAMOsociale”

“Itinera Tuttofare” è nato per trasformare alcuni Laboratori di Orientamento al Lavoro rivolti a giovani con momentanei disagi psico-sociali in un vero e proprio lavoro, attraverso un percorso che prevede l’affiancamento dei partecipanti nell’accrescimento delle competenze personali, tirocini formativi, l’offerta dei servizi a prezzi calmierati fino ad arrivare a sviluppare un vero e proprio ramo d’impresa. 

“#Impattocircolare” promuove la creazione della figura dell’operatore del riuso e intende migliorare il lavoro dell’impresa nella gestione sostenibile dei rifiuti, del riciclo e del consumo sostenibile.

“Modna” prevede l’allestimento, all’interno di una RSA (Residenza sanitaria assistita) di un nuovo spazio, chiamato “Casetta” che contribuisca a ricreare una dimensione abitativa familiare e stimoli adeguati, migliorando l’intero ecosistema del paziente e le sue relazioni interpersonali.

Tre idee vincenti che si sono trasformate in imprese sociali grazie alla capacità di Aliante Cooperativa Sociale, Arca Lavoro Impresa Sociale e la Casa della Gioia e del Sole di raccogliere le sfide e le numerose opportunità offerte dal bando Make Your Impact promosso nel 2019 da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e UniCredit, con Fondazione Italiana Accenture e il coinvolgimento di numerosi partner. 

I tre progetti sono stati presentati ieri nel corso di un webinar organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per approfondire gli aspetti legati al Concorso “InvestiAMOsociale”, nato dalla volontà condivisa di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e UniCredit, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, realizzato con il coinvolgimento dei partner Human Foundation, Confcooperative, Legacoop Umbria, Cesvol Umbria e con il supporto scientifico di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit).

L’iniziativa ha preso come riferimento Make Your impact ricalibrandolo sulla base delle caratteristiche del territorio di competenza della Fondazione perugina. Obiettivo: stimolare la crescita dell’imprenditorialità sociale e sostenere lo sviluppo di progetti innovativi in riposta ai bisogni del territorio e in grado di generare impatto in termini di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti più vulnerabili. Destinatari: le organizzazioni del Terzo settore, nello specifico sia le imprese sociali e le cooperative sociali già costituite, sia le organizzazioni del mondo associativo e del volontariato, le fondazioni, le imprese cooperative e di capitali che intendono trasformarsi in impresa sociale e che hanno sede legale o una sede operativa nel territorio di tradizionale operatività della Fondazione, così come previsto dal Regolamento.

In seguito alla proroga del concorso al 15 settembre 2021, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – di concerto con tutti i partner che partecipano all’iniziativa – ha infatti voluto offrire un ulteriore sostegno a tutte le realtà interessate a partecipare, attraverso un momento di confronto diretto con il territorio. E presentando le tre esperienze di imprese virtuose che hanno raccontato il loro percorso di progettazione, l’ambito di azione e l’impatto sulla comunità per suggerire nuove idee, chiarire dubbi e dimostrare che si può fare impresa sociale.

All’incontro sono intervenuti la Presidente della Commissione Welfare della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Daniela Monni e Livio Stellati di UniCredit, main partner del concorso, che ne hanno presentato gli obiettivi; Giorgia Perra di AICCON, Elena Cozzi ed Elisa Sabbadini di Fondazione Italiana Accenture e Filippo Montesi di Human Foundation, che hanno illustrato il Regolamento del concorso e le buone pratiche di candidatura; Carlo Di Somma di Confcooperative Umbria, Andrea Bernardoni di LegaCoop Umbria e Salvatore Fabrizio del Cesvol Umbria che si sono soffermati Il ruolo dei territori per la creazione di modelli virtuosi di impresa sociale. Tutti i partner, nazionali e regionali, insieme per offrire un quadro a tutto tondo del concorso, a partire dai criteri di valutazione e dalle modalità di selezione, che oltre alla capacità di favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati tengono conto di un’adeguata analisi di contesto e dei bisogni a cui rispondere, dell’impatto sociale previsto, della dimensione ecosistemica, ossia della la capacità di lavorare in rete con le istituzioni e di attivare partenariati nella comunità, e della potenzialità dei progetti di essere replicabili, economicamente sostenibili e portatori di innovazione tecnologica.

Due i principali aspetti che sono stati evidenziati. Il primo: il Concorso rappresenta una grande opportunità non solo sotto il profilo del sostegno economico e degli altri premi materiali previsti dal Regolamento, senz’altro una importante forma di aiuto con 30mila a fondo perduto per ciascuno dei 5 vincitori, un premio speciale da 10mila euro per il progetto che tra questi risulterà più innovativo e per l’opportunità di accedere ad un finanziamento fino a 90mila euro a tasso zero, ma anche per la possibilità offerta ai partecipanti di essere accompagnati nell’iter progettuale con percorsi di formazione che permetteranno loro di acquisire il know how necessario per avviare prima e consolidare poi la propria attività di impresa sociale. Non una azione spot, dunque, ma un processo che guarda allo sviluppo di un modello di imprenditoria sociale all’avanguardia e sostenibile, in grado di acquisire un posto di primo piano nel tessuto imprenditoriale del territorio. 

Il secondo aspetto, a dimostrazione del fatto che l’impresa sociale può essere fattore di sviluppo locale, oltre che attore delle politiche di welfare, è che il concorso ha l’ambizione di favorire l’emersione di idee imprenditoriali innovative che riguardano una pluralità di ambiti dell’imprenditoria sociale non più riassumibili soltanto nei tradizionali compiti di assistenza sociale o contrasto alla povertà. Sono stati quindi individuati agrifood, cultura, economia circolare, servizi socio-sanitari ed inserimento lavorativo, servizi educativi, turismo esperienziale e sociale, welfare aziendale e di comunità, settori che stanno acquisendo un ruolo fondamentale nella nostra società sempre più orientata verso un mondo sostenibile e che, peraltro, hanno trovato uno spazio rilevante nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Numerosi i partecipanti al webinar, ai quali sono stati spiegati anche gli aspetti tecnici e le procedure per accedere alla piattaforma investiamosociale.ideatre60.it messa a diposizione da Fondazione Italiana Accenture, e accessibile anche dal sito della Fondazione www.fondazionecrpg.com, dove si può presentare il progetto.

“Tale partecipazione – ha sottolineato Daniela Monni – è la testimonianza che nel nostro territorio c’è un Terzo settore dinamico e propositivo, in grado di raccogliere gli stimoli che possono essere utili ad osare cercando di superare le paure che qualsiasi forma di investimento può generare. Tenendo conto anche della Riforma che sta investendo il Terzo settore, attraverso il concorso. La nostra Fondazione intende accompagnare tale slancio, non solo mettendo a disposizione risorse economiche che possono essere una prima leva importante per chi si affaccia al mondo dell’impresa sociale, ma anche offrendo quel supporto immateriale fatto di conoscenze e competenze senza le quali non sarebbe possibile creare imprese sociali innovative e sostenibili. Per questo abbiamo voluto fortemente l’incontro di ieri, nel quale ci siamo avvalsi del racconto delle tre imprese vincitrici del bando Make Your impact per testimoniare che se si ha un buon progetto e se si ha il coraggio di tirarlo fuori dal cassetto si possono superare barriere che talvolta sembrano insormontabili”.

“L’esperienza condotta a Modena con il bando Make Your Impact – sottolinea Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit -, ci ha confermato che simili iniziative costituiscono una scommessa vincente per lo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio: per le sue imprese sociali, per l’intera comunità, prima beneficiaria di nuovi servizi ad alto impatto. Siamo entusiasti di essere parte integrante e attiva della sinergia che con Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la collaborazione di Fondazione Accenture, il supporto scientifico di AICCON e il coinvolgimento di numerosi partner di rilievo, permetterà di cogliere un’opportunità di crescita tangibile e preziosa anche in quest’area. Un obiettivo che, come banca, perseguiamo quotidianamente anche grazie al nostro programma Social Impact Banking, attraverso il quale puntiamo a contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva individuando, finanziando e promuovendo iniziative che hanno un impatto sociale positivo. Ciò perché vogliamo essere non solo finanziatori, ma anche protagonisti e facilitatori di un cambiamento positivo nella società”.