un ruolo fondamentale hanno le campagne di crowdfunding.
Una di queste, ‘Buoni come il pane’, lanciata dai panettieri di Abruzzo, Molise e Campania, ha il duplice intento di raccogliere i fondi per la finalizzazione del Cammino e di promozione dell’arte panificatrice di quelle terre che il percorso attraversa“Dal pane accolto al pane condiviso (motto del Giubileo caracciolino 2007/2008 per il IV centenario della morte di SFC)
”Napoli, aprile 2021 – Il pane come simbolo di cibo spirituale ma anche cibo materiale per il corpo, in omaggio all’opera di San Francesco Caracciolo come rappresentato anche dal monumento a lui dedicato nell’opera di Alfredo Vismara, figlio adottivo di Villa Santa Maria dove il Santo nacque, méta quasi obbligata di tutti i Cuochi d’Italia, di cui è Patrono.Ecco perché Rodolfo Molettieri titolare dell’Antica Forneria Molettieri di Napoli, i molisani Panetteria “La Spiga d’Oro” di Mario Porrone, Panificio Pasticceria Alto Molise di Manuela Di Lullo e Masseria-Bottega Del Pane di Mario Di Rienzo e Giovanna Masciotra, hanno deciso di mettere le mani in pasta per supportare la realizzazione del Cammino di San Francesco Caracciolo, lanciando la sfida, come maestri panettieri, ad altri panettieri e panifici: buoni come il pane.Il cammino, per ora realizzato in 50 degli oltre 500 km che lo comporranno nella totalità, porterà alla scoperta di circa 70 comuni, piccoli borghi disseminati in 4 regioni, dalle Marche alla Campania passando per Abruzzo e Molise. Lungo il percorso i camminatori potranno scoprirne le risorse enogastronomiche, incontreranno agricoltori locali custodi della terra e della biodiversità e tanti panettieri che, con mani sapienti, trasformano le nobili materie prime per raccontare il loro territorio e la loro storia, nel rispetto della natura, dei prodotti, della tradizione, come insegna la lavorazione del pane.
Tra i 6 panifici coinvolti spicca la storia di Giovanni De Lollis della Panetteria De Lollis a Villa Santa Maria: panettiere di seconda generazione dal 1984, Giovanni si è focalizzato sul pane a lievitazione naturale: da oltre 30 anni, Giovanni si prende cura del suo lievito tanto da essere depositato nella banca mondiale del lievito naturale di Bruxelles perché considerato purissimo.Oltre a ‘coltivare’ il suo lievito, Giovanni coltiva il grano della qualità “senatore cappelli“, macinato ogni mese nel suo mulino a pietra e poi utilizzato per la panificazione.
Grande sperimentatore, Giovanni sta attualmente lavorando alla produzione di pane con acqua di caglio.
Rodolfo Molettieri, promotore della campagna ‘Buoni come il pane’, è anche impegnato nello studio – con un gruppo di agronomi e di coltivatori, che hanno sviluppato delle popolazioni di grano chiamati ‘grani evolutivi di Aleppo’ – di un pane sostenibile con ridotto impatto sull’ambiente e molto sano per l’uomo. Un contributo il suo, volto a migliorare le condizioni di vita su questo pianeta, in perfetta armonia con lo spirito che ha animato la campagna di crowdfunding a sostegno del cammino, delle comunità locali e dunque dei valori spirituali di San Francesco Caracciolo.
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