28 Marzo 2024

Zarabazà

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Arriva al Romaeuropa Festival 2019, dal 20 al 23 novembre nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, l’ultima attesa creazione di Thomas Ostermeier: Ritorno a Reims.

Coprodotta dal Romaeuropa Festival e dal Piccolo Teatro di Milano la versione italiana dello spettacolo vede protagonista l’attrice Sonia Beramasco insieme a Rosario Lisma e al rapper Tommy Kuti.

Ritorno a Reims nasce dall’omonimo best-seller del sociologo francese Didier Eribon. L’autore racconta la morte di suo padre, il ritorno nella città natale e s’interroga sulle traiettorie politiche di una classe operaia che dopo essersi riconosciuta per anni nei valori del Partito Comunista, si identifica oggi nei partiti di estrema destra. Dove cercare e rintracciare le cause di questo cambiamento? Quali le colpe della sinistra? E che fine ha fatto quella classe operaia? «Quel che Didier Eribon analizza nel suo libro è proprio il “fallimento del privilegio”. Che è la storia del partito socialista francese: quando è arrivato al potere ha dimenticato la sua funzione, la sua missione storica, ha ottenuto privilegi e ha smesso di occuparsi di chi non aveva privilegi. Allora, alla fine, Eribon non parla della classe operaia e non si rivolge agli operai: parla alla borghesia, proprio per far capire quale sia stato il ruolo storico di questa classe, per mostrare cosa abbiano fatto e che parte hanno» spiega Ostermeier intervistato da Andrea Porcheddu per il programma di sala dello spettacolo. Per portare in scena il testo di Eribon, l’acclamato regista tedesco, tra i nomi più rilevanti della scena internazionale, sceglie di adattare di volta in volta lo spettacolo alla situazione politica della nazione in cui è presentato. «Il lavoro è diviso in tre parti. Le prime due seguono, più o meno, il testo originale di Didier Eribon, con degli “extra” affidati agli attori. Ma ci sono immagini nel film, diverse e nuove per ogni paese: così ve ne saranno di specifiche per la situazione italiana. La terza parte, infine, è radicalmente diversa per ogni allestimento. (…) Ovunque andiamo, cerchiamo di coinvolgere i performer, attingendo anche alla storia personale di ciascuno di loro. Abbiamo così il fondamentale contributo della storia originale ma in una prospettiva più contemporanea. Sono naturalmente molto interessato al punto di vista dei performer proprio perché hanno molto più chiara la situazione storica e politica del proprio paese» racconta ancora Ostermeier.

Sulla scena, in uno studio di registrazione, un’attrice (Sonia Bergamasco), affiancata da un tecnico del suono/rapper (Tommy Kuti) e da un regista (Rosario Lisma), registra un documentario basato sulle memorie di Eribon e inizia a riflettere sul ruolo stesso della politica nell’attuale situazione globale e nazionale. «Nello spettacolo ciascuno degli interpreti “indossa” il suo nome proprio. È stata una scelta di noi attori, condivisa con Thomas Ostermeier. Ci è sembrato giusto e naturale, in un racconto di scena così intimamente legato al presente, poter offrire un punto di vista più esposto e più diretto. La riscrittura di alcune parti dello spettacolo è stata un lavoro di dialogo e di costruzione, nato durante le prove, a partire dal nostro vissuto» aggiunge Sonia Bergamasco.

Così il testo di Eribon permette di entrare anche nelle maglie della recente storia politica italiana, di riflettere sui suoi cambiamenti, trasformando l’esperienza personale in esperienza politica.

BIO

Thomas Ostermeier –  È nato nel 1968 a Soltau. Dal 1992-96 ha studiato regia alla Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch di Berlino prima di diventare direttore artistico del Baracke al Deutsches Theater. Qui dal 1996 al 1999 ha dato vita ad importanti produzioni come Fat Men in Skirtsdi Nicky Silver (1996), Knives in Hens di David Harrower (1997 premiato con Friedrich-Luft-Prize), Mann ist Mann di Brecht (1997), Suzuki di Alexej Schipenko (1997), Shopping and Fucking di Mark Ravenhill (1998), Below the Belt di Richard Dresser (1998), The Blue Bird di Maeterlinck (1999). Nel 1998 il Baracke è stato nominato “Teatro dell’Anno”. Dal settembre 1999 Ostermeier è regista residente e membro della direzione artistica della Schaubühne mentre nel novembre 2004 è stato nominato artista associato per il Festival d’Avignone dal direttore artistico Vincent Baudriller. Qui ogni anno ha presentato i suo nuovi spettacoli. Vincitore di numerosi premi in tutto il mondo, nel 2018 Ostermeier è invitato al Berliner Theatertreffen con il suo Ritorno a Reims dal libro di Didier Eribon e riceve l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. Nel 2019 la sua messa in scena di La Nuit des Rois ou Tout ce que vous voulez di Shakespeare alla Comédie-Française è stata premiata con il “Prix Molière” per la migliore interpretazione della stagione. Nel 2009 Thomas Ostermeier è stato nominato “Officier des Arts et des Lettres” dal ministero della cultura francese e promosso al grado di “Commandeur” nel 2015. Dal 2010 al 2018 Thomas Ostermeier è stato il presidente tedesco del Deutsch-Französischer Kulturrat (DKFR), Consiglio di cultura franco-tedesco. Thomas Ostermeier ha ricevuto il Leone d’oro della Biennale di Venezia per l’intera sua opera nel 2011. Le sue ultime produzioni alla Schaubühne sono Un nemico del popolo di Henrik Ibsen (2012), La morte a Venezia / Kindertotenlieder di Thomas Mann / Gustav Mahler (2013), Le piccole volpi di Lillian Hellman (2014), Richard III di William Shakespeare (2015), la prima mondiale di Bella Figura di Yasmina Reza (2015), Professor Bernhardi di Arthur Schnitzler (2016), Ritorno a Reims dall’omonimo libro di Didier Eribon. Per la versione italiana di questo spettacolo lavora per la prima volta con l’attrice italiana Sonia Bergamasco.

Didier Eribon – Sociologo e filosofo francese,  Eribon insegna alla facoltà di Filosofia, Scienze umane e sociali dell’università di Amiens. È autore di una quindicina di opere di argomento filosofico, sociologico e di storia delle idee. Tra queste: Michel Foucault e Riflessioni sulla questione gay. In Italia è pubblicato da Giunti e Bompiani. Tradotto recentemente in Italia Ritorno a Reims è il libro che ha ispirato lo spettacolo di Ostermeier.