E’ realizzata dal mais, è biodegradabile ed è naturalmente amica dell’ambiente. La prima ecocannuccia in Italia è quella introdotta
da Dolfin per uno dei suoi prodotti tanto amati dai bambini, le Polaretti
Magic Milk: cannucce trasparenti con all’interno microsfere di zucchero di vari gusti per insaporire il latte, sia a colazione che a merenda, facendo di un pasto un momento di gioco.
Con grande anticipo sull’ultimatum imposto dall’UE, che per il primo step del 2021 ha messo al bando proprio la produzione di stoviglie in plastica monouso insieme a cannucce e cotton fioc, Dolfin – storica azienda dolciaria siciliana, da oltre 100 anni nelle salde redini della famiglia Finocchiaro di Giarre (Catania) – ha deciso di adeguarsi subito alla normativa europea plastic-free eliminando le cannucce di plastica da uno dei suoi prodotti di punta, le Polaretti Magic Milk. Una scelta responsabile quella di Dolfin, azienda non nuova ad iniziative nel segno della sostenibilità ambientale.
“Le ecocannucce dei nostri Polaretti Magic Milk – commenta Santi Finocchiaro, Presidente di Dolfin S.p.A – sono le prime in assoluto nel mercato italiano e, alla fine del 2019, consentiranno a Dolfin di aver contribuito a salvare il pianeta e i suoi mari, dove la plastica rappresenta oltre il 70% dei rifiuti galleggianti, da 21 milioni di cannucce di plastica. Un primato, questo di Dolfin, che ci rende particolarmente orgogliosi: sia perché siamo un’azienda con cento anni di storia che dimostra di sapersi innovare, adeguare ai tempi e a volte, come questa, addirittura anticiparli, facendo da avanguardia; sia perché queste ecocannucce dei Polaretti sono destinate ai bambini che, dopo averle utilizzate per bere il latte, impareranno a smaltirle nell’umido: di fatto in Italia, e a partire dalle ecocannucce per poi estendersi a molti altri oggetti monouso, partirà dai bambini un modello virtuoso di gesti quotidiani plastic-free. E questa piccola rivoluzione delle abitudini, che comincia dai piccoli, a noi di Dolfin ci sembra di buon auspicio per il futuro”.
Da anni Dolfin si è posta la sfida di essere un’azienda sostenibile e competitiva, nel rispetto dell’ambiente e del territorio, e orientata alle azioni dell’Industria 4.0. Ha cominciato producendo energia “verde”: il grande parco fotovoltaico da 960 KW, che produce energia dal sole e copre buona parte del fabbisogno interno, sta per essere ampliato e integrato con un accumulatore; gli scarti di cioccolato e ghiaccioli diventano biomassa trasformata in biometano da un’azienda esterna; le vasche di depurazione delle acque reflue, utilizzate per irrigare i giardini, sono monitorate a distanza tramite sensori collegati a
smartphone (Internet of Things, IoT); al via la riduzione dei consumi
energetici con il Bando Energia PO Fesr 2014-2020; carta, cartone e fanghi
vengono riciclati o recuperati a norma mentre di recente Dolfin ha aderito a progetti comunitari di ricerca e innovazione (Horizon) per studiare packaging biodegradabili e compostabili. Dolfin esporta in oltre cinquanta Paesi esteri (l’export rappresenta il 25% del fatturato) ed è presente nei mercati orientali con prodotti certificati kosher e halal per le comunità ebraiche e islamiche. Molti tra i prodotti sono senza glutine e inseriti nel prontuario AIC (Associazione Italiana Celiachia).
La storia di Dolfin s.p.a. inizia nel 1914 a Giarre (in provincia di Catania), dove la famiglia Finocchiaro – giunta oggi alla terza generazione di imprenditori con i fratelli Santi, Gaetano e Rosaria
Finocchiaro – avvia una fabbrica artigianale di caramelle, confetti e cannellina. Nel 1948 l’azienda automatizza i processi produttivi; nel 1964
inizia la produzione di cioccolato e si specializza nelle uova di Pasqua. Nel
1990 si dedica a un nuovo segmento di produzione, i prodotti da gelare; nel 1993 nascono i Polaretti, i ghiaccioli per i bambini da gelare a casa: un’idea innovativa e di successo che si rivela vincente perché abbatte la catena del freddo e dunque riduce il costo del prodotto al consumatore; nel 1997 diventa una S.p.A con una nuova struttura organizzativa. Oggi, con il brand Polaretti,
Dolfin è leader in Italia nel mercato dei ghiaccioli da gelare.
I
prodotti Dolfin, presenti nella GDO (grande distribuzione organizzata) e DO (Distribuzione organizzata) italiana, sono venduti in oltre 50 Paesi esteri. La quota export del fatturato è del 25%, con una stabile presenza in tutti i Paesi dell’Europa comunitaria e in molti Paesi dell’Est; nel Sud Est Asiatico, negli USA, Sud America e Australia. Da sempre impegnata nel campo dell’innovazione e della ricerca per documentare la tracciabilità dell’intera filiera, Dolfin si è posta l’obiettivo della sostenibilità dell’impresa. In quest’ottica di responsabilità sociale è stato realizzato un grande Parco Fotovoltaico che, su una superficie complessiva di oltre 10 mila metri quadrati (960KW di potenza installata) fornisce buona parte dell’energia necessaria allo stabilimento riducendo significativamente le emissioni di anidride carbonica nell’aria. Tra i prodotti di punta, oltre ai celebri Polaretti, figurano la nuova linea di prodotti sensofreddo (ghiaccioli e sorbetti con succo di frutta pensati per le pause relax dei grandi) le uova di cioccolato e le calze della Befana. Molti prodotti
Dolfin sono senza glutine (e inseriti nel prontuario AIC, Associazione Italiana Celiachia), e hanno certificazioni bio (per granite e ghiaccioli), kosher e halal specifiche per le comunità ebraiche e islamiche. L’attuale Consiglio d’amministrazione di Dolfin S.p.a. è composto da cinque
membri: presidente è Santi Finocchiaro (Direttore Generale), consiglieri i
fratelli Gaetano Finocchiaro (Consulente Marketing) e Rosaria Finocchiaro (Responsabile Acquisti), Giacomo Cosentino (Responsabile Progetti Speciali) e Pietro Monteleone (Responsabile Amministrazione e Finanza).
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