Camaleoni © Roberto Cifarelli
Dopo due serate che hanno riempito Piazza Nostra Signora dell’Orto di musica e applausi – l’eleganza visionaria di Enrico Rava “The Fearless Five” e il dialogo tra culture e generazioni dell’Ivan Farmakovskiy Trio con Robert Bonisolo – Chiavari in Jazz 2025 cambia passo e si prepara ad accogliere una delle formazioni più fresche e sorprendenti della nuova scena italiana: i Camaleoni.
Venerdì 15 agosto, alle 21:30, il cuore di Chiavari diventerà il palcoscenico di un quintetto giovane, nato nel 2021 a Milano dall’incontro di cinque musicisti formatisi al Conservatorio, che in soli quattro anni ha saputo conquistare premi, palcoscenici importanti e l’attenzione della critica.
Dai primi passi ai grandi palchi
Il debutto importante arriva nel 2023, con la vittoria della quinta edizione di Jam The Future, il contest di JazzMi dedicato ai nuovi talenti del jazz. Un successo che spalanca loro le porte di festival e rassegne di primo piano, fino a calcare il palco di Umbria Jazz in occasione del 50° anniversario e ad approdare in un tempio come il Blue Note Milano.
Sul palco, i Camaleoni sono una fucina di energia: interplay serrato, improvvisazioni imprevedibili e un’intesa musicale che sembra telepatia. Il repertorio è fatto esclusivamente di brani originali, firmati collettivamente, dove le influenze di ciascun musicista si intrecciano in una voce unica:
- Lorenzo Palermo (pianoforte e tastiere) – motore armonico e timbrico, capace di passare dalla delicatezza al vigore con naturalezza.
- Fabio Pergolini (batteria) – regista ritmico che dosa precisione e libertà creativa.
- Valerio Bandi (chitarra elettrica) – un suono che spazia dal funk alla fusion.
- Riccardo Savioli (sassofoni) – narratore melodico che alterna fraseggi lirici e linee spezzate dal sapore moderno.
- Andrea Brutti (basso elettrico) – la colonna portante che lega groove e armonia.
Il suono “Camaleoni”
Il nome non è casuale: come l’animale da cui prendono ispirazione, i Camaleoni cambiano colore – o meglio, sfumatura sonora – a seconda del contesto. Un brano può aprirsi con una melodia lirica e, senza preavviso, virare verso un groove serrato; una progressione armonica può trasformarsi in un’improvvisazione audace, quasi irriverente.
Il loro linguaggio si nutre di ascolti e influenze che vanno da Snarky Puppy a Yussef Dayes, fino a Vulfpeck. Ma, come sottolineano spesso, il vero obiettivo non è “suonare come qualcuno”, bensì creare un suono che non assomigli a nessun altro.
Camadamia: il manifesto sonoro
Nel marzo 2025 esce il loro primo album, Camadamia: dieci tracce originali, frutto di scrittura collettiva, che alternano energia pura, introspezione e ironia. Accolto con entusiasmo dalla critica (Musica Jazz, Jazzit, Radiocoop, Music Map, Doppio Jazz, e molto altro ancora), l’album conferma la capacità della band di fondere tecnica e spontaneità senza scendere a compromessi.
Gli inviti in programmi di rilievo come Piazza Verdi di Rai Radio3, Radio San Marino e Radio Vaticana hanno contribuito a far conoscere il loro progetto a un pubblico più ampio, ma la vera dimensione dei Camaleoni resta quella live: sul palco, le strutture si allungano o si accorciano, gli accenti diventano idee, le cadenze prendono nuove direzioni. Lo spartito è solo un punto di partenza: ogni concerto è un’esperienza irripetibile.
Il concerto di Chiavari
Il live del 15 agosto sarà un’immersione totale nel loro universo sonoro. La scaletta attingerà soprattutto da Camadamia, ma non mancheranno momenti di improvvisazione pura, quando la band ama rischiare e lasciare che il flusso musicale prenda il sopravvento.
Chi li ha già visti dal vivo sa che i Camaleoni non offrono mai lo stesso concerto due volte: ogni brano può cambiare forma, aprirsi a dialoghi strumentali improvvisi, dilatarsi o condensarsi a seconda dell’energia che arriva dalla piazza. E il pubblico diventa parte attiva di questo processo creativo.
Un nuovo capitolo di Chiavari in Jazz
L’arrivo dei Camaleoni rappresenta un passaggio di testimone ideale: dalla raffinatezza lirica di Farmakovskiy e Bonisolo alla fisicità e al groove di una band che vive la musica come un linguaggio in continua trasformazione. È la dimostrazione che il festival sa valorizzare sia i grandi maestri sia le nuove voci che costruiscono il futuro del jazz.
Perché esserci:
- Chi ama il jazz troverà l’improvvisazione e l’interplay.
- Chi cerca energia e ritmo sentirà un groove irresistibile.
- Chi è curioso di scoprire il futuro del jazz italiano troverà una risposta chiara: è già qui, e suona con i Camaleoni.
E poi c’è la cornice: ingresso libero, aria d’estate, il mare a due passi. Tutti elementi che rendono Chiavari in Jazz più di una rassegna musicale: un incontro tra artisti e pubblico, un’esperienza da vivere senza barriere.
Venerdì 15 agosto, ore 21:30 – Piazza Nostra Signora dell’Orto – Chiavari – Ingresso libero
Chi ha seguito le prime due date sa già che qui la musica non passa: resta. E con i Camaleoni, più che mai, ogni nota diventa movimento.


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