13 Luglio 2025

Zarabazà

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Il regista Gjon Kolndrekaj e la fede come visione

Raccontare attraverso la multimedialità lo spirito della fede universale per garantire i principi della libertà di culto è la sfida professionale del regista e produttore cinematografico internazionale Gjon Kolndrekaj che ha prodotto il kolossal “Visione di fede. Video Catechismo della Chiesa Cattolica”.

Raccontare attraverso la multimedialità lo spirito della fede universale per garantire i principi della libertà di culto è la sfida professionale del regista e produttore cinematografico internazionale Gjon Kolndrekaj che ha prodotto il kolossal “Visione di fede. Video Catechismo della Chiesa Cattolica”.

Nella prefazione del libro biografico “Gjon Kolndrekaj. La fede come visione”, scritto dal noto critico cinematografico Vittorio Giacci e di prossima uscita, il regista Krzysztzof Zanussi definisce Kolndrekaj “un autore interdisciplinare che intraprende il proprio percorso professionale affidandosi ad uno sguardo aperto e consapevole dove le distinzioni nel campo dei media si integrano nell’unitarietà̀ del messaggio audiovisivo e nelle loro caratteristiche più peculiari”.

Gjon Kolndrekaj nella sua lunga carriera ha avuto la fortuna di incontrare straordinarie personalità con i quali ha vissuto momenti formativi e lavorativi indimenticabili. 

Da Joris Ivens, documentarista cinematografico tra i più importanti del ventesimo secolo, a Lech Walesa, indimenticabile sindacalista, politico e attivista polacco, a Evtusenko, poeta e romanziere russo, a Madre Teresa, la Santa dei poveri, della quale ricorda con gratitudine la vicinanza e l’ispirazione durante le riprese del documentario sulla sua vita (Madre Teresa. Una bambina di nome Gronxhe).

In giro per il mondo Kolndrekaj ha potuto inoltre maturare una conoscenza profonda dell’ambiente e del territorio, promuovendo azioni di informazione e promozione a tutela della conservazione e dello sviluppo, grazie anche al programma televisivo Linea Verde da lui diretto negli anni ‘90.

Oggi è considerato dai più importanti critici internazionali di settore un professionista e figura importante e determinante nel settore cinematografico del Sacro con all’attivo oltre ottanta tra film e documentari che riguardano le tre religioni monoteiste.

Per volere di Giovanni Palo II, ha realizzato per il Grande Giubileo del 2000 la serie: “Viaggio nei luoghi del Sacro”. Ha incontrato il Grande Patriarca della Russia Alessio II e con il benestare del mondo ortodosso ha realizzato il film – documentario: “Santa Caterina del Sinai”.

In collaborazione con il governo cinese ha realizzato in esclusiva mondiale il docu – film “Matteo Ricci; un Gesuita nel regno del drago”, presentato nella Santa Sede il 28 giugno del 2009 alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare della Cina. Questa è stata una data storica perché per la prima volta un rappresentante governativo della Repubblica Popolare della Cina ha varcato i confini dello Stato Pontificio leggendo il telegramma inviato dal Governo Cinese che scrive: “…la sua opera diventerà un ponte di amicizia tra l’Italia e la Cina…”.

Successivamente è stato presentato e apprezzato in novantanove paesi del mondo, tra cui l’UNESCO di Parigi, l’ONU e ha rappresentato l’Italia all’EXPO di SHANGAJ insieme alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e in importanti festival cinematografici come la Mostra d’Arte Cinematografica e Biennale di Venezia e la Festa del Cinema di Roma.

Il suo ultimo lavoro, ormai entrato tra i kolossal internazionali è “Visione di fede. Video Catechismo della Chiesa Cattolica” in stretta collaborazione con la Chiesa Universale.

Come testimonia l’evento Cinemaday del 24 novembre 2013 è stato tra i pionieri della tecnologia 4K. Conosciuto come l’ideatore dei videoclip solidali realizzati per la prima volta insieme alla Caritas internazionale (da segnalare il video Football Stars dove oltre quaranta campioni del calcio mondiale hanno cantato per fini solidali e caritatevoli come Platini, Cabrini, Rossi, Gullit, Rivera e tanti altri).

Successivamente con il progetto Little Song parla empaticamente della piaga dell’AIDS tramite l’importante collaborazione di molti artisti famosi tra i quali: Giuliano Gemma, Domenico Modugno, Amendola, Oreste Lionello, Gassman, Marisa Laurito, Fabrizio Frizzi e Tognazzi.

Citato in molti libri di settore autorevoli come quello del famoso storico albanese Ily Polovina che nel libro “RAI – Albania” gli dedica cinque capitoli per la sua entrata in Albania e nel capitolo “a caccia di notizie” attribuisce alle sue telecamere un ruolo importante e determinante per la rivoluzione democratica in Albania.

Anche il maestro Mogol lo cita nel suo libro “Il mio mestiere è vivere la Vita” (Edito da Rizzoli).

Per Gjon Kolndrekaj, il più influente regista nella cinematografia del Sacro: “tutte le Nazioni e i Popoli si accomunano in un unico linguaggio universale che è la Fede e per questo l’arte e i nuovi mezzi di comunicazione multimediali hanno un ruolo determinante nella nostra società tecnologica condividendo eticamente il dialogo interreligioso e socio – culturale con lo scopo di raggiungere la Pace.

Il principio della “Pace tra i Popoli” è stato l’obiettivo per l’ideazione dell’Ecu Film Festival prodotto dalla Crossinmedia di Tania Cammarota con lo scopo di fare incontrare, condividere e dialogare i più influenti esponenti del panorama mondiale delle religioni insieme alle diverse forme artistiche tra le quali il “cinema per il dialogo interreligioso e la pace”.