
Sabato 26 luglio , a vent’anni dalla sua scomparsa, le località piemontesi di Vezzolano e Albugnano ospitano l’omaggio a Gina Lagorio, scrittrice di Bra dalla prosa “antica” e dalla schiettezza rara. Due iniziative distinte, ma complementari, pensate dal Quadila Festival, ideato e realizzato dalla compagnia teatrale Lo Stagno di Goethe, celebrano l’eredità letteraria e civile di questa autrice versatile, capace di spaziare dalla narrativa saggistica al teatro, affrontando temi come la Resistenza, la malattia, il rapporto tra libertà individuale e Storia, e tra diversità e potere.
“Un silenzio spesso come una forma di pane”: un pomeriggio nel Chiostro dell’Abbazia di Vezzolano
La giornata prenderà il via alle 15,30 nel suggestivo Chiostro dell’Abbazia di Vezzolano con l’installazione letteraria “Un silenzio spesso come una forma di pane”. Il titolo, mutuato da un’espressione della stessa Lagorio in “Inventario”, introduce un pomeriggio dedicato alla sua opera. Dopo l’intervento di Benedetta Sofia Barone, intitolato “Le parole di ieri: l’esempio pratico e politico di Gina”, attrici e attori de Lo Stagno di Goethe, tra cui Chiara Galliano, Diego Coscia e Marco Gobetti, si alterneranno in letture teatrali.
I brani selezionati da Valentina Cabiale spazieranno da opere come “Approssimato per difetto” e “Il silenzio”, a articoli scelti da “Penelope senza tela” e “Parlavamo del futuro…”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con DRMNP (Direzione Regionale Musei Nazionali Piemonte) e l’Associazione culturale La Cabalesta, promette un’immersione profonda nella poetica lagoriana.
“La coraggiosa allegria di Gina Lagorio”: uno “scambio di sapere” serale ad Albugnano
Le celebrazioni proseguiranno alle 21 nel cortile dell’Antica Canonica di Albugnano (o nella Sala Camilla Serafino, in caso di pioggia) con lo “scambio di sapere” intitolato “La coraggiosa allegria di Gina Lagorio”. Questo format innovativo, evoluzione di precedenti edizioni del Quadila Festival, prevede incontri in cui depositari di una conoscenza specifica la espongono pubblicamente. In questa occasione, Silvia e Simonetta Lagorio, coordinate da Valentina Cabiale, condivideranno il loro sapere sulla figura di Gina Lagorio. L’incontro sarà arricchito da letture teatrali e una lettura scenica finale, a cura degli attori de Lo Stagno di Goethe, con testi scelti da “Inventario” e “Capita”.
Questo momento serale offrirà una prospettiva più intima e personale sulla scrittrice, mettendo in luce la sua capacità di mantenere, anche nelle tragedie, un pensiero libero e una ricerca costante di felicità condivisa, o persino del semplice “farsi un’allegria”. Un’occasione unica per il pubblico di partecipare attivamente a un “baratto culturale” e vivere una scintilla di scambio di idee e suggestioni.
Ingresso gratuito a entrambi gli appuntamenti, con possibilità di offerte libere a sostegno del Festival.
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