16 Luglio 2025

Zarabazà

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La leggenda del Sotoportego del Tagiapiera

"sotoportego con colonne"

Come per molti luoghi a Venezia, anche questa corte e questo sotoportego non si esimono da essere legati da una leggenda, più o meno vera.

Si racconta che in tempi antichi vivesse in questa zona un abile tagiapiera (scalpellino), noto per la sua maestria nel lavorare la pietra d’Istria. Quest’uomo era follemente innamorato di una dama veneziana di nobili natali, la quale però era già promessa sposa a un patrizio altrettanto ricco e potente. Nonostante l’evidente disparità sociale, la dama ricambiava segretamente l’amore del tagiapiera, e i due si incontravano di nascosto proprio nel buio e discreto sotoportego.

Un giorno, il futuro sposo della dama scoprì la tresca. Accecato dalla gelosia e dall’ira per l’affronto subito al suo onore, decise di vendicarsi in modo crudele e plateale. Commissionò al tagiapiera un’opera d’arte funeraria di grande complessità, promettendogli una cospicua somma di denaro. Il povero tagliapietra, ignaro della trappola, accettò l’incarico con entusiasmo.

Una volta che l’opera fu completata e consegnata, il patrizio fece in modo che il tagiapiera fosse attirato nel sotoportego per riscuotere il pagamento. Qui, anziché ricevere il compenso pattuito, il tagiapiera fu brutalmente assassinato dai sicari del nobile. Il suo corpo fu lasciato lì, come monito per chiunque osasse sfidare le convenzioni sociali e l’onore delle famiglie patrizie.