13 Luglio 2025

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Mauritius da gustare: l’anima dell’isola raccontata attraverso la sua cucina

Milano – Nel cuore dell’Oceano Indiano, Mauritius è una terra che parla tutti i linguaggi del mondo: quello della natura, della musica, dei colori… e soprattutto quello del gusto. Sulle tavole dell’isola si riflette un’identità profonda e multiculturale, frutto della co-esistenza secolare tra Africa, India, Cina, Francia e Inghilterra. La cucina mauriziana non è solo un patrimonio gastronomico: è una chiave per capire lo spirito e la storia di un Paese che ha fatto della diversità la sua forza.

Un mosaico di culture in un solo piatto

Ogni ricetta a Mauritius è il risultato di influenze incrociate e stratificate: dalle spezie dell’India coloniale ai metodi di cottura cinesi, dai legumi della tradizione tamil fino alle salse ereditate dai coloni francesi. Il cibo diventa così il simbolo della convivenza, dell’ospitalità e della quotidianità.

Cucinare, a Mauritius, è un gesto d’amore. È un atto sociale, spesso condiviso in famiglia o con i vicini, che rafforza i legami e tiene viva la memoria delle origini. Non esiste un’unica cucina mauriziana, ma tante interpretazioni di essa, a seconda delle comunità e dei territori.

Dalla bancarella al piatto stellato: i luoghi del gusto

Per cogliere l’autenticità del cibo mauriziano, basta perdersi tra i banchi del Central Market di Port Louis, la capitale. Qui, in un’esplosione di colori e profumi, si trovano cumuli di spezie fresche, frutta tropicale, verdure locali e snack di strada appena fritti. È uno dei luoghi più fotografati dai viaggiatori, dove è possibile assaggiare un farata caldo o un dholl puri condito al momento.

Anche il mercato di Mahébourg, sul versante sud-orientale dell’isola, rappresenta un punto d’incontro tra tradizione e modernità: pescatori, contadini e artigiani locali si danno appuntamento ogni settimana per vendere i loro prodotti, in un’atmosfera vivace e genuina.

Nel nord dell’isola, Grand Baie è invece il cuore pulsante della cucina contemporanea mauriziana: ristoranti e bistrot propongono reinterpretazioni gourmet dei piatti della tradizione, mentre progetti di sostenibilità valorizzano la pesca locale e la filiera corta.

Tra cucina e cultura: un’identità condivisa

La cucina, per i mauriziani, è un vero e proprio atto sociale. Le ricorrenze religiose – come il Thaipoosam Cavadee o il Festival di Divali – diventano occasioni per preparare piatti speciali in grandi quantità da offrire alla comunità. Anche nelle cerimonie creole e nelle feste di villaggio, il cibo rappresenta un momento sacro di unione e celebrazione.

Molte ricette sono tramandate oralmente, custodite nelle famiglie come piccoli tesori. Non serve un libro per cucinare a Mauritius: bastano il ricordo, la pratica, la condivisione.

Un patrimonio che guarda al futuro

La nuova generazione di chef mauriziani sta riscrivendo le regole della gastronomia isolana. Nei ristoranti emergenti di Bel Ombre o nei resort eco-chic della costa orientale, il fusion food mauriziano prende forma attraverso piatti eleganti che uniscono il terroir locale a tecniche internazionali, senza mai perdere autenticità.

Anche prodotti identitari come il tè di Bois Chéri, la vaniglia Bourbon e il rum artigianale dell’est dell’isola stanno conquistando una nuova visibilità, portando con sé i sapori autentici dell’isola.

Mauritius: da assaporare con i sensi

Visitare Mauritius significa anche sedersi a tavola con la sua storia, ascoltare la voce dei suoi ingredienti, lasciarsi sorprendere dall’armonia tra culture. La sua cucina è viva, dinamica, profondamente legata alla terra e ai suoi abitanti.

Che sia in una cucina di famiglia, tra le bancarelle del mercato o in un elegante ristorante sulla spiaggia, il messaggio è lo stesso: la cucina mauriziana è un viaggio che inizia nel piatto e arriva dritto al cuore.