13 Luglio 2025

Zarabazà

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"baccala veneziana"

La storia del baccalà veneto, dalle origini ai piatti tradizionali diventati un classico della cucina italiana, conosciuti in tutto il mondo.

Il baccalà, o come dicono in veneto bacalà, è un alimento tradizionale della cucina veneta e ha una storia che risale al 1432, quando Pietro Querini, mercante veneziano e Senatore della Repubblica di Venezia, alla ricerca di fortune fuori dal mediterraneo, naufragò vicino all’isola di Rost in Norvegia.

Il mercante veneziano riuscì a ritornare a casa, dopo un lungo viaggio, e portò con sé questo alimento che venne subito apprezzato dai veneziani per la sua bontà, per la sua conservabilità e per le caratteristiche che lo rendono ottimo per lunghi viaggi via terra o via mare. Ancora oggi in Veneto il termine baccalà identifica lo stoccafisso e non il merluzzo salato, il baccalà Veneto.

Baccalà a Venezia e in Veneto

La storia del baccalà in Veneto vive un punto di svolta nel 1563, quando il Concilio di Trento impone l’obbligo di astinenza dalla carne per duecento giorni, suggerendo proprio lo stoccafisso come piatto magro. In quel momento il baccalà diventa l’alimento principale nelle cucine della fascia più povera della popolazione, e viene legato ad altri alimenti poveri e tipici, come la polenta.
Il cuoco Bartolomeo Scappi inserisce il bacalà nel proprio ricettario, elevandolo a piatto della cucina italiana, oggi conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Baccalà a Venezia

A Venezia molti bacari e osterie offrono del buonissimo baccalà, ma se volete assaggiare il più buon baccalà di Venezia, e poterlo portare a casa con voi dopo aver visitato la città veneziana, potrete andare dalla bottega del “Baccalà Veneto“. Si trova in zona Rialto, proprio vicino al ponte, e la riconoscerete perché all’esterno ha una grande insegna con scritto “Latteria Popolare”, a ricordo di un’antica e storica latteria di Venezia.

Foto by Luca Rubbis