
Le luci si abbassano, la musica sale, e tra applausi e meraviglia si celebra l’eleganza. Tra i tanti momenti emozionanti, la premiazione finale. Ed è lì che lei, Eleonora Lastrucci, con la sua presenza elegante e la forza delle sue creazioni, lascia un segno distintivo. Non solo nella moda, ma in quel territorio dove eleganza, storia e personalità si incontrano. È sabato 17 maggio 2025, nella cornice impareggiabile del Gran Teatro La Fenice, la stilista toscana riceve il prestigioso Premio Born in Venice 2025. E chi lo conosce lo sa: non è un premio qualsiasi, è uno di quelli che si sentono sulla pelle.
Un premio che racconta di radici, brevetti e visioni
Istituito per omaggiare l’ingegno creativo e l’eccellenza del Made in Italy, il premio è ispirato al primo brevetto della storia, nato proprio a Venezia nel 1474. E il fatto che Eleonora Lastrucci l’abbia ricevuto in un luogo come La Fenice, durante uno degli eventi più affascinanti e rappresentativi del panorama culturale veneziano, è già una storia da raccontare. Perché qui non si parla solo di moda. Si parla di arte, visione, memoria.
“Venezia è per me una musa ispiratrice, con i suoi scorci, i riflessi, una luce che danza sull’acqua. Ricevere questo premio in un teatro come La Fenice ha per me un significato che va oltre la moda: è un abbraccio tra arte e spirito.” ha dichiarato la stilista.
E se le parole erano già cariche di emozione, le sue creazioni hanno saputo proseguire il filone con tessuti, tagli e dettagli che si raccontavano da soli.
Silvia Casarin Rizzolo: la bacchetta, la musica e due abiti che hanno saputo raccontare con precisione e grazia la potenza del momento
La Maestra Silvia Casarin Rizzolo, prima donna a dirigere l’orchestra della Fenice dalla sua fondazione, non è stata solo la mente musicale dell’evento: è stata anche corpo e presenza, femminilità e forza, racchiuse in due creazioni firmate Lastrucci che hanno attraversato la serata come due atti di un’opera.
Nel primo momento, mentre la bacchetta guidava i valzer più celebri della storia, Casarin Rizzolo indossava un abito rosso porpora in pizzo macramé fiorentino, taglio scivolato e fluido, con una mantella in organza di seta tono su tono che sembrava danzare insieme a lei. Il rosso, intenso, vibrante, non era solo colore: era dichiarazione di carattere, di energia, di quella passione che vibra tra una nota e un gesto.
Poi, il cambio. Il momento gala.
La Maestra rientra per il Midnight Défilé con un abito principesco, profonda scollatura, intarsi in cristallo e una cascata di micro-Swarovski applicati a mano intorno al décolleté . Strati sovrapposti di tessuti pregiati e riflettenti, sapientemente lavorati per creare profondità e leggerezza per un’apparizione da fiaba. Ogni passo rifletteva luce. Ogni movimento diventava scenografia. Ogni dettaglio, una nota visiva.




Il ballo dove sogno, cultura e artigianato si stringono la mano
Il Venice Debutante Grand Ball non è solo un evento mondano: è un format che mette insieme memoria e futuro. Una rielaborazione italiana del celebre Opernball di Vienna, con la particolarità tutta veneziana di attraversare i luoghi simbolo della città lagunare. Dall’incoronazione delle debuttanti sotto le logge del Palazzo Ducale alla parata in Piazza San Marco, fino alla sfilata in gondola e alla cena nelle Sale Apollinee della Fenice.
Un evento che unisce musica, danza, moda, formazione e rito. Con partner d’eccellenza come la Scala di Milano, il Conservatorio B. Marcello, Miss Mondo Veneto, il Gran Caffè Lavena, la Marina Militare, la Fondazione Rubelli e molti altri.
E poi c’è lei, Eleonora, che con maestria sartoriale, sensibilità estetica e una visione precisa, si è ritagliata uno spazio tra le firme italiane più rispettate dell’Haute Couture. In un equilibrio raffinato tra architettura sartoriale e eleganza creativa.
Il momento del premio
Il “Premio Born in Venice” viene consegnato sul palco della Fenice durante il Midnight Défilé, tra abiti da sogno, flash, e la musica che riempiva ogni angolo del teatro. Eleonora Lastrucci rieve il riconoscimento da rappresentanti istituzionali della città, dopo un lungo applauso che sembrava voler dire: finalmente. Un premio che celebra un percorso costruito nel tempo, fatto di valore artigianale e coerenza stilistica inconfondibile.
Lastrucci non ha solo partecipato. Ha portato se stessa,il suo sguardo, il suo stile e la sua idea di femminilità e bellezza, in un luogo che di bellezza vive.
Come dire: “Alla fine, resta sempre ciò che è autentico. Quello che non si spiega, ma ti smuove, ti attraversa e resta. Come l’abito giusto. Come un applauso sincero. Come questa notte.”
Hair & Make-up a cura di Francesco Nigro e Andrea Nigro, Relaxcare by Pierangela Amore.
Photo Credits @MarcoContessa
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