
Dal 6 giugno è disponibile su tutte le piattaforme digitali Parabellum, il nuovo lavoro discografico di Doppiozero. Tredici tracce che attraversano esperienze personali, paesaggi urbani e riflessioni sulla condizione sociale, dando forma a un progetto diretto e privo di sovrastrutture.
Il disco è stato interamente realizzato all’interno del Derua Studios di Torino, uno spazio che rappresenta per l’artista un punto di riferimento costante, non solo per la produzione musicale, ma anche per l’attività quotidiana legata ai social media, alla promozione di eventi e alla crescita di progetti indipendenti come quelli sviluppati insieme a Time To Trap.
Il titolo Parabellum richiama l’espressione latina “Si vis pacem, para bellum”, traducibile in “Se vuoi la pace, prepara la guerra”. Una frase che nel contesto dell’album diventa chiave di lettura: la serenità non è un traguardo facile né immediato, ma il risultato di un percorso spesso complesso. L’artista racconta così una fase di cambiamento, un passaggio dalla precarietà lavorativa alla scelta consapevole di dedicarsi alla musica a tempo pieno. Ogni brano diventa tappa di questo percorso, segnato da ostacoli, prove e consapevolezze maturate nel tempo.
La produzione musicale è affidata a Diemme, Skandu, Elka e More Real. Le sonorità sono decise, taglienti, in linea con i testi che affrontano temi come l’esclusione sociale, le contraddizioni della vita in periferia, la ricerca di identità e la difficoltà di emergere in un contesto spesso chiuso e instabile. Accanto alla voce di Doppiozero si alternano diversi ospiti, tra cui Dima, Sean Poly, Thai Smoke, Carnera, Diemex, Chic, Tango e Yoboy, artista algerino che aggiunge al progetto una dimensione ancora più ampia, anche dal punto di vista culturale e linguistico.
Parabellum sarà accompagnato anche da contenuti video, pubblicati attraverso Instagram, che completano il progetto con un racconto visivo realizzato tra Torino e Milano. Le immagini si inseriscono nel solco già tracciato dal disco, rafforzando l’idea di un racconto complesso ma coerente.
Tra i brani più rappresentativi si segnalano Circo Loco (feat. Dima), la title track Parabellum (feat. Carnera), Khalifa (feat. Yoboy) e Smile (feat. Chic). Ogni traccia conferma la volontà di mantenere una linea narrativa precisa, capace di alternare introspezione, critica sociale e testimonianza diretta. Senza forzature, senza slogan, ma con un tono costante, lucido, che restituisce un’immagine concreta del presente.
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