14 Luglio 2025

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SÉRGIO E ODAIR ASSAD PROTAGONISTI DEL CONCERTO CONCLUSIVO DELLA STAGIONE CONCERTISTICA, IN OCCASIONE DEL PAGANINI GUITAR FESTIVAL

SÉRGIO E ODAIR ASSAD

PROTAGONISTI DEL CONCERTO CONCLUSIVO DELLA STAGIONE CONCERTISTICA, IN OCCASIONE DEL PAGANINI GUITAR FESTIVAL

Teatro Regio di Parma

sabato 31 maggio 2025, ore 20.30

La chiusura della Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma, realizzata dalla Società dei Concerti di Parma grazie al supporto del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura, Sinapsi Group e Chiesi Group, è affidata anche quest’anno alle sei corde, con un appuntamento realizzato in occasione del Paganini Guitar Festival, che vedrà protagonisti al Teatro Regio di Parma sabato 31 maggio ore 20.30 i chitarristi Sérgio e Odair Assad, fratelli brasiliani che festeggiano i loro 60 anni di carriera con un programma che spazia tra Astor Piazzolla, Radamés Gnattali, Heitor Villa-Lobos, Egberto Gismonti, intrecciato alle composizioni dello stesso Sergio Assad.

“L’Ottocento è stato il secolo della presa di coscienza delle individualità nazionali in musica – scrive Giuseppe Martini, ma in molti Paesi si è trattato di un percorso lungo che si è protratto fino alle soglie del Novecento. Tanto più in Brasile, dove le maggiori novità in questa direzione cominciarono a rivelarsi solamente con l’avvento della Repubblica e per primo grazie a Heitor Villa-Lobos che fra gli altri fu quello che impresse una svolta decisiva toccando tutti i generi, anche quantitativamente (era un macinino da più di mille pezzi, compresi gli arrangiamenti)”.

“Con i Chôros in particolare, scritti ciascuno per vari strumenti, la sua esplorazione si estese alla musica popolare urbana mettendo a punto modalità molto personali che caratterizzeranno la produzione dagli anni Venti, una mistura cioè di vernacolo brasiliano e modernismi europei destinata a diventare una formula efficacissima per comunicare lo spirito sorgivo della sua terra. Il Chôros n. 5 (1925), scritto in origine per pianoforte, è una struggente serenata tripartita, che nella prima sezione usa il cosiddetto “jeitinho brasileiro”: con “jeitinho” s’intende una modalità molto brasiliana di superare le barriere convenzionali nei rapporti sociali, che in musica si traduce in un accompagnamento sincopato su una melodia che entra ritmicamente sfasata, in modo da creare un ritardo carico di sensualità. La sonorità ha un sapore vagamente debussiano, ma l’accompagnamento è tratto dalla danza afro-brasiliana “maxixe” e la melodia ricorda la “modinha”, la canzone melodica d’amore d’importazione portoghese”.

“I compositori della generazione successiva a Villa-Lobos tendevano ancora a tenere separato lo stile classicheggiante da quello popolare. Fra questi Radamés Gnattali, che pur di formazione classica (pianoforte e viola) si produsse presto in esperimenti su musica popolare non privi di influenze jazz e tardo-romantiche. La produzione degli anni Cinquanta ne è un esempio lampante: mentre comincia a coltivare interessi sempre più neoclassicheggianti, lavora alle Brasilianas, con cui tenta diversi approcci nella ricerca di un nazionalismo musicale, e a pezzi brillantemente ispirati a melodie popolari cariòca come la suite Retratos, piccoli pannelli dedicati a personaggi della musica brasiliana”.

“Si metta a confronto il retrato alla compositrice Chiquinha Gonzaga con quello che Astor Piazzolla dedicò nel 1975 all’amico musicista argentino “Pichuco” Aníbal Troilo, in origine per ottetto elettronico e qui nell’arrangiamento per due chitarre di Sérgio Assad. Gnattali cerca di mantenersi fedele allo stile del tango brasiliano e del ritmo “chorinho” della Gonzaga; l’argentino Piazzolla disegna quattro amori di Troilo, qui sentiamo solo quelli per il bandoneón e per la moglie, sulla scia del proprio stile, non ignaro di cultura europea (in Bandoneón si sente del contrappunto bachiano), personalizzando così il ricordo”.

“Comunque, già negli anni Sessanta la questione del nazionalismo musicale in Brasile si può dire superata, e lo dimostra la spontaneità delle tendenze cross-over, tanto più nelle mani di musicisti di genealogia mista come Egberto Gismonti, figlio di una siciliana e di un libanese. Massima espressione della “Musica popular brasileira”, Gismonti ha unito folk, world music e chitarra classica in una miscela personale che ha contribuito in modo massiccio alla nuova canzone brasiliana, nell’espressione sia del coté triste (Palhaço, 1980) sia di quello frenetico (Bião malandro, 1977), anche questi nella trascrizione di Sérgio Assad”.

“Questi è uno dei più fulgidi rappresentanti del nuovo corso della musica brasiliana. Ha insegnato a Bruxelles, Chicago e San Francisco, ha assorbito la musica di Gnattali come quella di Ravel e Stravinsky, non è restato immune dal fascino del rock progressivo e del tango di Piazzolla. La sua fusione di accademismo e musica popolare si rivela nella complessità polifoniche e nel polistilismo, più che in virtuosismi tecnici, quasi sempre descrivendo paesaggi brasiliani come paesaggi dell’anima, sempre con forte polistilismo: Tahhiyya li ossoulina (2007, Latin Grammy l’anno dopo) crea una misteriosa atmosfera, la seconda suite Cenas brasileiras dipinge paesi dell’entoterra e feste popolari, la suite One Week in Rio (2019) è una gita nella città che diventa viaggio di stili, dalla pacata atmosfera di un museo alla frenesia del Maracanà. E in Dyens en trois Temps (2021), in memoria del chitarrista Roland Dyens, è impossibile non sentire jazz, chansons e tango fusi inscindibilmente”.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Cultural partner Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Agugiaro e Figna, CePIM, Grasselli, Parmacotto, Opem, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Drill Pac, Rainieri, GloveICT, Amoretti. Security partner Metronotte. Educational partner Parmalat. Wine partner Oinoe. Mobility partner Tep. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fair Play partner Zebre. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Partner artistici e istituzionali Casa della Musica, Coro del Teatro Regio di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, Società dei Concerti di Parma, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. La Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma è realizzata dalla Società dei Concerti di Parma grazie al supporto di Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Sinapsi Group, Chiesi Group. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da 6 a 35 euro. Agevolazioni e riduzioni sono rivolte a Under35, over 65 e abbonati alla Società dei Concerti.

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

I biglietti sono disponibili online su www.teatroregioparma.it

Orari di apertura: la Biglietteria del Teatro Regio di Parma è aperta da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.

Parma, 29 maggio 2025

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio Stampa, Archivio

Teatro Regio di Parma

strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it |  stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

   

Teatro Regio di Parma

sabato 31 maggio 2025, ore 20.30

in occasione del Paganini Guitar Festival

Chitarre SÉRGIO E ODAIR ASSAD

Astor Piazzolla (1921-1992)

Da Suite troileana:

I. Bandoneón

II. Zita

Sérgio Assad (1952)

Três cenas brasileiras n° 2

I. Introdução e Calango

II. Ouro Preto

III. Congada de Chico Rei

Radamés Gnattali (1906-1988)

Da Brasileira n. 8:

II. Valsa

Da Retratos (Suíte):

IV. Chiquinha Gonzaga

(Corta jaca)

Sérgio Assad (1952)

One Week in Rio

I. Chácara do Céu on Monday

II. Corcovado on Tuesday

III. MAM on Wednesday

IV. Forró de Santa on Thursday

V. Parque Lage on Friday

VI. Semente on Saturday

VII. Maracanã on Sunday

Heitor Villa-Lobos (1887-1959)

Chôros n° 5

(“Alma brasileira”)

Sérgio Assad (1952)

Dyens en trois Temps

I. Roland au Nord

II. La Chanson et Roland

III. Roland au Sud

Egberto Gismonti (1947)

Palhaço

Baião malandro

Sérgio Assad

Tahhiyya li ossoulina

CONCERTISTICA 2025

Teatro Regio di Parma

15 febbraio 2025

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

violino ANNA TIFU

violoncello GIOVANNI GNOCCHI

direttore JOEL SANDELSON

Johannes Brahms, Carlo Nielsen

8 marzo 2025

pianoforte ANGELA HEWITT

Johann Sebastian Bach

5 aprile 2025

pianoforte ALEXANDER GADJIEV

Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Robert Schumann,

Sergej Rachmaninov, Béla Bartók

11 aprile 2025

violino MASSIMO QUARTA

violoncello ENRICO DINDO

pianoforte PIETRO DE MARIA

Maurice Ravel

4 maggio 2025

fisarmonica RICHARD GALLIANO

George Gershwin

31 maggio 2025

Chitarre SERGIO E ODAIR ASSAD

Heitor Villa Lobos, Astor Piazzolla,

Egberto Gismonti, Radames Gnattali, Clarice Assad

In occasione del Paganini Guitar Festival 2025