
Lo sapevi che sulla Costiera dei Cech, sul versante più assolato delle Alpi Retiche, il sole splende per oltre 250 giorni all’anno?
Il microclima mite, favorito dalla vicinanza col Lago di Como, oltre che dall’esposizione, è ideale per la coltivazione del Nebbiolo -localmente detto uva Chiavennasca- lungo i terrazzamenti abbarbicati sui muretti a secco, che come merletti orlano il paesaggio: qui ogni stagione regala scoperte autentiche e percorsi adatti ad un escursionismo che contempla trekking impegnativi per i più esperti come anche rilassanti passeggiate per tutta la famiglia.
Lungo la costiera si trovano piccoli insediamenti, frazioni e borghi caratterizzati da case in pietra e stradine strette che si arrampicano sui terrazzamenti coltivati e riservano viste mozzafiato sulle montagne circostanti e sull’alto Lario. A Traona, Cino, Cercino, il ricco patrimonio architettonico comprende chiese, campanili, piccole cappelle votive segno concreto di una religiosità popolare, ma anche silenziosi monasteri e magnifici palazzi nobiliari, insieme a testimonianze interessanti sulle origini contadine degli insediamenti: torchi per la spremitura delle uve, mulini, cantine nascoste nel sottosuolo, vecchie osterie di paese…
Ciascuno dei piccoli borghi della Costiera è un piccolo “balcone affacciato sulla valle”, che conserva testimonianze tangibili del passato e del legame indissolubile che ancora li lega alla meravigliosa natura circostante, sospesa tra Lario e Alpi, oggi in grado di regalare ad ogni visitatore splendide cartoline…digitali!
Traona, sorta nel medioevo, deve per esempio la sua importanza alla posizione strategica sulla via Valeriana, Via storica di transito commerciale, unica strada che anticamente collegava la Valtellina con Milano e il Lago di Como: allora crocevia di commerci con la pianura e di transumanze verso la Val Masino. Testimonianza dell’antico lustro di questo borgo è l’Arco Dogana, antica porta d’ingresso al paese e dogana, voluta dal podestà che vi abitava, per riscuotere i dazi delle merci in transito. Questo crescente prestigio attirò nel paese le nobili famiglie dei Parravicini, dei Vertemate, dei Malacrida, degli Omodei di origine Comasca e di altri casati nobiliari, che presero il controllo dell’economia edella produzione agricola della bassa valle, e costruirono, in questo borgo, palazzi e dimore nobiliari che conservano tuttora il loro antico splendore.
Cino, a mezza costa, è invece un piccolo borgo attraversato da ben 6 torrenti, che conserva un forte legame col proprio passato rurale, testimoniato ancora oggi dalle caratteristiche abitazioni con balconi e intonaci colorati: qui la vita si svolgeva secondo i ritmi dell’allevamento del bestiame da pascolo e della transumanza agli alpeggi estivi: le escursioni all’Alpe Bassetta e all’Alpe Piazza sono un modo concreto e suggestivo per ricordare il passato senza perdere di vista il presente e la sua offerta di produzioni tipiche, a partire dai formaggi d’alpe.
Cercino nasce intorno all’anno mille, come proprietà dei monaci di S. Ambrogio di Milano. Successivamente passò sotto il controllo dei vescovi di Pavia e Como, rimanendo legato al clero per diversi secoli, finchè non diventò un comune indipendente nel Trecento. Nel 1629, le truppe imperiali e quelle francesi, portando la peste, si scontrarono nella piana di Cercino, decimando la popolazione. Il paese ha subito periodi difficili, tra cui carestie, epidemie di colera e la crittogama che colpì la produzione vinicola nell’Ottocento, ma oggi è un borgo ricco di testimonianze del passato, puntellato di torrenti e sorgive.
Per idee su itinerari ed escursioni panoramiche lungo la Costiera: Valtellina Percorsi e Itinerari – Costiera dei Cech
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