
I consigli di una guida esperta per attraversare a piedi
la porta delle Dolomiti (BZ).
Grande conoscitrice di tutto ciò che ruota intorno a Catinaccio e Latemar, Helga Egger è una guida di grande esperienza, che alla Val d’Ega (BZ) ha dedicato tempo e passione. Chi meglio di lei, nota nel settore come maestra delle camminate a tema erboristico e leggendario, per ottenere qualche dritta sulle escursioni facili ma memorabili e sulle avventure in altitudine da affrontare con la complicità degli impianti di risalita nella porta delle Dolomiti?
«Per le famiglie con bambini da 3 anni in su, suggerisco il Labirinto del Latemar», dice con schiettezza, spinta da quell’energia che deve caratterizzare anche le gite in cui illustra le meraviglie di questi luoghi. «C’è un’escursione sul Catinaccio che parte da Nova Levante e arriva al Rifugio Paolina. Da lì si prosegue lungo un sentiero speciale, dove si può percepire l’energia degli alberi – un’energia che cambia con l’età e la forma che hanno assunto nel tempo. È un luogo magico». Helga sottolinea come sia importante avere a disposizione una voce che sappia fungere da bussola narrante, capace non solo di identificare le vette ma anche di raccontare i modi in cui la storia ha toccato queste montagne, tanto durante la Prima Guerra Mondiale, quanto rievocando episodi come quello legato all’imperatrice Elisabetta, universalmente nota come Sissi, che negli ultimi anni di vita sognò di tornare su quelle Dolomiti dove era stata accolta e accettata come essere umano, prima che come sovrana.

Per far vivere queste storie, vengono organizzate più volte alla settimana escursioni guidate, durante le quali esperti locali condividono racconti affascinanti sulle montagne, sulla loro storia e sui loro segreti.
A proposito di reali, nel bel mezzo del regno montano del leggendario sovrano degli gnomi, il Re Laurin Tour è un’esperienza imprescindibile per tutta la famiglia. Partendo dalla Cabinovia Laurin I a Nova Levante, l’itinerario è un concentrato di avventura e panorami strepitosi che conduce a un’altitudine notevole, dove i terrazzi dei rifugi permettono di abbracciare una vista infinita e inimmaginabile, per poi specchiarsi sulla superficie cangiante del Lago di Carezza.
Per chi non ha nelle gambe molti chilometri di autonomia e l’ambizione di grandi salite ma vuole comunque raggiungere il famoso specchio d’acqua, un buon compromesso può essere la passeggiata, quasi completamente pianeggiante, che da Obereggen porta al Lago, attraverso il sentiero Templweg.
Sempre in tema di escursioni poco impegnative e adatte alle famiglie, quella circolare che dall’Hotel Moseralm, ai piedi del massiccio del Catinaccio, conduce ai pittoreschi prati di Frin offre un impressionante scenario montano a 360 gradi. A seconda della stagione, i prati scelgono l’abito più spettacolare sul piano cromatico: in primavera in piena fioritura, in estate in un verde lussureggiante o in autunno in un tripudio di colori. L’area circostante invita a soffermarsi e garantisce numerose opportunità per godersi lo strabiliante paesaggio in tutta tranquillità.

Per falcate più allenate, Helga Egger ha un’infinità di spunti, dal vertiginoso Sentiero delle Pecore, nel cuore del Gruppo del Catinaccio, a quello che da Obereggen porta al Rifugio Torre di Pisa, che deve il proprio nome all’omonimo pinnacolo obliquo di circa una ventina di metri, situato a poca distanza. E poi ci sono le ferrate, le Torri del Vajolet, il Corno Bianco e il Corno Nero. «Ma sono premi per chi non teme le grandi altezze e ha la preparazione per superare le difficoltà. E questa è tutta un’altra storia…»

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