20 Giugno 2025

Zarabazà

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Il Perù sul grande schermo con la prima edizione di “Perù Cinema Festival”

Dal 23 al 25 maggio la migliore cinematografia peruviana al cinema La Compagnia, a ingresso gratuito

Il festival inaugura la sua prima edizione con “La Herencia de Flora” di Augusto Tamayo San Román, sulla scrittrice franco-peruviana e attivista dei diritti delle donne Flora Tristán

Una tre giorni dedicata alla cinematografia peruviana che racconta la contemporaneità di un cinema ancora poco esplorato ma ricco di tematiche attuali

Firenze – Dalla vicenda di Flora Tristán – pioniera del femminismo nell’Ottocento – fino alle battaglie quotidiane di donne alle prese con maternità imposte; passando per le ingiustizie sociali viste attraverso lo sguardo di un bambino, fino al ritmo della cumbia psichedelica, simbolo dell’identità musicale dell’America Latina. È un mosaico di storie intense e significative che attraversano i grandi temi dell’attualità quello raccontato nella prima edizione di Perù Cinema Festival, una tre giorni dedicata alla cinematografia peruviana contemporanea, in programma dal 23 al 25 maggio al cinema La Compagnia di Firenze. Il festival nasce da un’iniziativa dell’associazione Tinkuy e si avvale del contributo del Consiglio Regionale della Toscana, il patrocinio del Comune di Firenze e della Città Metropolitana, con il sostegno dell’Ambasciata del Perù in Italia, Universidad de Lima, Film in Perù.

Il Perù Cinema Festival nasce con l’obiettivo di favorire l’incontro e il dialogo culturale tra l’Italia e il Perù, offrendo al pubblico uno sguardo autentico su una cinematografia ricca ma ancora poco esplorata in Italia, attraverso film che riflettono la complessità della società peruviana. In cartellone, sei film realizzati da alcuni dei registi più autorevoli del panorama cinematografico che spaziano dal dramma storico al thriller fino al documentario musicale.

Afferma Ana Maria Nava – presidente dell’associazione Tinkuy e ideatrice della rassegna: “L’obiettivo di organizzare una rassegna come il Perù Cinema Festival era valorizzare una cinematografia spesso poco visibile, creando uno spazio di incontro culturale e di dialogo attraverso l’arte. In questo percorso, la parola Tinkuy – che in quechua significa “incontro” – ha rappresentato la guida ideale. Il festival ha voluto essere un ponte tra mondi, capace di mostrare quanto il cinema peruviano stia vivendo un momento di intensa creatività e riconoscimento internazionale. Nonostante le difficoltà economiche e strutturali che molti autori affrontano, i registi coinvolti hanno partecipato con entusiasmo, condividendo esperienze e progetti che testimoniano la vitalità di questo panorama artistico. Questo festival vuole porsi come spazio di condivisione e ci auguriamo che cresca come punto d’incontro tra storie, persone e culture”.

DIFUSION

“La programmazione del ‘Perù Cinema Festival’ apre qui a Firenze uno spaccato sulla cultura peruviana; sulla ricchezza culturale, la storia, le istanze artistiche e sociali contemporanee del Perù. Per questo motivo siamo lieti, come Fondazione Sistema Toscana – afferma il presidente Iacopo Di Passio – attraverso La Compagnia, Casa del Cinema della Regione Toscana, di ospitare la prima edizione di un festival che ha molto da offrire al pubblico e che contribuisce a creare un ponte culturale con il paese latino-americano”

“Una prima edizione che ci apre una finestra su un mondo particolare e complesso ma affascinante come quello del Perù” – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini. “Per tre giorni Firenze sarà il cuore di un festival dal respiro internazionale con film che portano a conoscere temi complessi e poco conosciuti puntando sulla contemporaneità di film impegnati con un’attenzione culturale e sociale. Un focus che mancava su un cinema ancora poco esplorato ma ricco di tematiche attuali”.

Il programma

Tra questi, Augusto Tamayo San Román che firma La Herencia de Flora, racconto della vita dell’attivista franco-peruviana Flora Tristán, donna simbolo della lotta per i diritti femminili nell’Ottocento che inaugurerà la tre giorni, venerdì 23 maggio alle 20.30. Si prosegue sabato con El Corazón de la Luna di Aldo Salvini, la toccante storia di una donna solitaria che trova un inatteso riscatto attraverso l’incontro con un misterioso “angelo meccanico” (ore 18). A seguire, alle 20, sarà il turno di La Decisión de Amelia, film drammatico scritto e diretto da Francisco J. Lombardi, racconto del rapporto tra una giovane e umile infermiera e di un ricco anziano autoritario, le cui vite cambieranno dopo il loro incontro. In seconda serata, alle 21.50, è prevista la proiezione di Un mundo para Julius della regista Rossana Díaz Costa, tratto dal romanzo di Alfredo Bryce Echenique. Il film segue lo sguardo innocente di un bambino che scopre il volto disuguale e ipocrita della società peruviana degli anni ‘50. Spazio alla musica nella terza giornata di festival con la proiezione di La Danza de los Mirlos di Álvaro Luque, documentario sulla leggendaria band amazzonica Los Mirlos, pionieri della cumbia psichedelica latinoamericana. In chiusura, alle 20 il festival propone El vientre, thriller psicologico di Daniel Rodríguez Risco, che affronta il tema della maternità con toni inquietanti e drammatici.

I luoghi del festival: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, Firenze, 055 268451 www.cinemalacompagnia.it

PROGRAMMA

23 maggio opening ore 20

A seguire – LA HERENCIA DE FLORA di Augusto Tamayo San Román

Perú, 2024 / Colore / 135 min

Racconta la vita di Flora Tristán, famosa scrittrice franco-peruviana e attivista dei diritti delle donne nel sec. XVIII. Flora, figlia di un peruviano benestante e di una francese, per fuggire dalla Francia dai maltrattamenti del marito violento, va in Perù per reclamare la sua eredità familiare, poi la sua vita cambia.

24 maggio

ore 18 – EL CORAZÓN DE LA LUNA di Aldo Salvini
Perú, 2021 / Colore / 80 min
È la storia di M., un’anziana donna che vive alla deriva e che decide di condividere i suoi ricordi con una formica, un essere solitario come lei, finché un giorno conosce un robot, o “angelo meccanico”, la cui missione è salvarla.

ore 20 – LA DECISIÓN DE AMELIA di Francisco J. Lombardi

Perú, 2022 / Colore / 96 min
Amelia è una giovane infermiera disoccupata. La sua amica Cecilia le propone di rimpiazzarla nella cura di un anziano milionario che è in cerca di qualcuno che lo assista. Quando Amelia va a presentarsi a casa di don Victor, trova un uomo amareggiato e autoritario che la accoglie con freddezza.

ore 21.50 – UN MUNDO PARA JULIUS di Rossana Díaz Costa
Perù, 2021 / Colore / 104 min
Julius è un ragazzo dell’alta società di Lima degli anni ‘50. Vive in un sontuoso palazzo con la sua famiglia e molti domestici. Perderà a poco a poco l’innocenza e l’ingenuità, scoprendo e mai comprendendo un mondo pieno di ingiustizie.

25 maggio

ore 18 – LA DANZA DE LOS MIRLOS di Álvaro Luque
Perú, 2022 / Documentario / Colore / 84 min
La banda più famosa della cumbia amazzonica, Los Mirlos, la cui storia è la sintesi di un genere musicale che nasce dall’esplorazione di altri ritmi come il rock psichedelico degli anni ‘60 e con la guida del leader e cantante della band, Jorge Rodríguez, intraprendono un viaggio profondo nella musica dell’America Latina.

ore 20 – EL VIENTRE di Daniel Rodríguez Risco

Perú, 2014 / Colore / 85 min
Mercedes, una giovane orfana che lavora per Silvia, una vedova ossessionata dalla maternità, cade nella sua rete ed è manipolata al punto di farla sedurre da un giovane che la mette incinta. Silvia farà di tutto per prendersi il bambino, ma Mercedes resisterà.