15 Maggio 2025

Zarabazà

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“Bee’s Dream” di Pramuda: Un debutto che parla la lingua della Terra

Con “Bee’s Dream”, il collettivo artistico Pramuda firma un esordio che lascia il segno. Non si tratta semplicemente di una canzone, ma di un progetto culturale e musicale che intreccia arte, impegno ambientale e contaminazione linguistica in una forma sonora profondamente originale.

Il brano si distingue fin dalle prime battute per la sua struttura anticonvenzionale. Lontano dai classici schemi radiofonici, “Bee’s Dream” si muove con delicatezza e potenza lungo territori ibridi, dove la musica incontra la poesia, e dove tre lingue – italiano, inglese e arabo – si fondono in un’unica voce, quella della natura che reclama attenzione.

Bee’s Dream – Pramuda

L’immaginario evocato è potente: in uno scenario post-apocalittico, dominato dalle conseguenze delle azioni distruttive dell’uomo, una sola ape – simbolo di equilibrio e rigenerazione – torna a volare. È un’immagine semplice, ma carica di significato, che diventa il cuore pulsante del brano. L’ape, da sempre fondamentale per il nostro ecosistema, si fa messaggera di una speranza possibile, di un cambiamento necessario.

La produzione è curata nei minimi dettagli. Claudio Poggi e Diego Spasari, nei New Reel Records Studios di Napoli, riescono a dare al brano una veste sonora elegante e stratificata, capace di accogliere voci e strumenti provenienti da mondi diversi senza mai perdere coerenza. La voce intensa e profonda di M’Barka Ben Taleb si alterna con quella più intima di Alex Benedetto, mentre le chitarre di Fabrizio Fedele e il sitar di Marco Gesualdi costruiscono una trama musicale raffinata, sospesa tra suggestioni mediterranee e visioni globali.

Il concept nasce dalla mente poetica e visionaria di Mario Ciardo, e si traduce anche in immagini grazie alla regia di Enrico Iannacone, che firma un videoclip d’autore capace di amplificare il messaggio della canzone. La produzione esecutiva è affidata a Spaghetti Film, che sostiene con cura un’opera di rara coerenza tra forma e contenuto.

“Bee’s Dream” è, in definitiva, un brano che riesce a coniugare creatività e impegno, arte e responsabilità. È un invito all’ascolto profondo, non solo della musica, ma del mondo che ci circonda. Un inizio promettente per Pramuda, collettivo che ha tutte le carte in regola per portare una nuova visione nella scena musicale contemporanea, sfidando la superficialità dei format preconfezionati e riportando l’arte al suo ruolo originario: quello di accendere riflessioni, porre domande e – quando possibile – offrire speranza.

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