20 Giugno 2025

Zarabazà

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“Orientamento dei giovani al mondo del lavoro: la scuola vuole fare la sua parte”


Il Direttore dell’USR Sicilia Pierro interviene all’inaugurazione dell’hub del progetto Rete

“Esiste sicuramente un problema di orientamento al lavoro e questo si avverte maggiormente al Sud. Lo dicono i numeri del Report Excelsior di Unioncamere che illustrano le previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine 2024-2028. Dati che il Ministro dell’Istruzione Valditara ha voluto inviare alle famiglie affinché possano sostenere al meglio le proprie figlie e i propri figli nella scelta del percorso di studi da intraprendere” – dice il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro intervenuto oggi ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo all’inaugurazione di ‘Rete’, il progetto per i giovani tra i 16 e i 35 anni che desiderano migliorare le loro competenze per entrare nel mondo del lavoro. Progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“I posti di lavoro da coprire in Italia nel periodo tra il 2024-2028 con un diploma liceale vengono stimati tra 25mila e 30mila unità annue di cui oltre la metà (13-16mila diplomati) provenienti da licei classici, scientifici, scienze umane, made in Italy, 7-8mila dai licei artistici e 5-6mila da quelli linguistici. Si conferma che i diplomi liceali di per sé non rivestono una forte attrattività per il mercato del lavoro e richiedono piuttosto una prosecuzione nell’istruzione terziaria. I posti di lavoro da coprire ogni anno – aggiunge il Direttore Pierro – tra il 2024 e il 2028 con un diploma tecnico professionale saranno compresi tra 182mila e 207mila lavoratori a fronte di circa 156mila giovani in uscita da questi indirizzi di studio e che si metteranno alla ricerca di un lavoro. Vi sarà, pertanto, una carenza di diplomati tecnici e professionali che potrà variare tra 26mila e 51mila unità all’anno, interessando trasversalmente quasi tutti i percorsi, anche se con diversa intensità. Quindi – conclude Pierro – un problema di orientamento al lavoro c’è. Dirigo l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ormai da due anni e mezzo e ho avuto modo di rilevare quanto bisogno ci sia in Sicilia di tecnici specializzati in diversi settori strategici del tessuto produttivo siciliano e quindi per questo motivo l’USR Sicilia ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Palermo e ci siamo messi al servizio di questa opportunità. Questo è un progetto di Rete, quindi ci dobbiamo mettere insieme tutti e la scuola deve fare la sua parte. Nell’ambito della riforma del sistema di orientamento, a partire già dall’anno scolastico in corso e che sta per concludersi, tutte le scuole secondarie di primo grado hanno adottato il nuovo modello nazionale di consiglio di orientamento nonché l’inserimento di un tutor e un orientatore in ogni scuola”.
Presenti all’inaugurazione anche i rappresentanti delle Consulte studentesche.

I posti di lavoro da coprire nel periodo (2024-2028) con un diploma liceale vengono stimati tra 25mila e 30mila unità annue di cui oltre la metà (13-16mila diplomati) provenienti da licei classici, scientifici, scienze umane, made in Italy, 7-8mila dai licei aistici e 5-6mila da quelli linguistici. Si conferma che i diplomi liceali di per sé non rivestono una foe a ra ività per il mercato del lavoro e richiedono piu osto una prosecuzione nell’istruzione terziaria.