18 Maggio 2025

Zarabazà

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"storie leggende di venezia bocca leone sanita"

Buongiorno amici miei, alcuni sapranno che sono veneziano dalla nascita, quindi da oggi ho deciso di incominciare una rubrica cha parli di Venezia. Ma no della Venezia che tutti conoscete, fatta da Piazza San Marco, Ponte di Rialto, Basilica della Madonna della Salute, ecc. No, questo lo conoscono tutti.

Ho deciso di cominciare una rubrica dedicata alle “Leggende veneziane”. Venezia oltre che unica per la sua storia e conformazione architettonica, è unica anche per il suo enorme numero di storie e leggende veneziane che si sono create e tramandate nei secoli.

Io ho deciso di raccontarvi questo, alcune delle più singolari storie e leggende di Venezia, tratte dal mio libro “Venezia Insolita e Nascosta”, oltre che pubblicate nel mio blog personale. Spero vi piacciano, perché se gradirete ogni tanto pubblicherò una storia/leggenda. Se non vi interesseranno vi lascerò alla classica Venezia conosciuta ai turisti, ma se vorrete conoscere e scoprire la vera anima di Venezia fatemelo sapere, e io vi regalerò ciò che i turisti non conoscono di Venezia: le Leggende Veneziane.

La Casa di Tintoretto e la leggenda della strega

Al numero civico 3399 del sestiere di Cannaregio, in fondamenta dei Mori, si trova la casa del pittore Jacopo Robusti, detto il Tintoretto.
Una casa in stile gotico in cui nacque, nel 1518, il Tintoretto, che gli fu poi donata dal suocero, Marco Vescovi. Qui il pittore vi abitò fino alla morte, nel 1594. L’edificio si presenta alto e stretto con una caratteristica trifora al primo piano nobile che si unisce ad altri due elementi che contraddistinguono la facciata della casa: una lapide che ricorda l’abitazione del grande pittore veneziano, e una piccola statua in marmo, rappresentante Ercole con una clava.
La lapide recita queste parole:


“NON IGNORARE, VIANDANTE, L’ANTICA CASA DI JACOPO ROBUSTI DETTI IL TINTORETTO. DI QUI PER OGNI DOVE SI DIFFUSERO INNUMEREVOLI DIPINTI, MIRABILI PUBBLICAMENTE E PRIVATAMENTE, MAGISTRALMENTE REALIZZATI CON FINE INGEGNO DAL SUO PENNELLO. TI FARA’ PIACERE APPRENDERE CIO’ PER LA SOLERZIA DELL’ATTUALE PROPRIETARIO”.


La statua di Ercole invece fu costruita dopo un avvenimento che capitò a Marietta, la figlia maggiore del pittore, che era prossima alla prima comunione. Chiaramente qui stiamo parlando di una leggenda, nulla di provato, ma solo racconti senza prove di fondamento.

"la casa veneziana di tintoretto"


La strega che voleva rubare l’anima della figlia di Tintoretto


All’epoca c’era l’usanza di ricevere l’Eucarestia, ogni mattina, per dieci giorni, presso la cappella del convento della Madonna dell’Orto, e il primo giorno Marietta incontrò una signora anziana che le disse che, se avesse voluto diventare “come la Madonna”, avrebbe dovuto conservare in un luogo sicuro le Ostie anziché deglutirle, e che avrebbe ricevuto una sorpresa al decimo giorno.
Marietta conservò le Ostie nel giardino della propria abitazione, riponendole in una scatola dietro l’abbeveratoio degli animali. Un giorno, non avendo modo di prendere la scatola a causa della pigrizia degli animali che non si spostavano, confessò il suo incontro al padre, che conosceva questa pratica magica e maligna con la quale le streghe rubavano le anime. Il Tintoretto portò quindi le Ostie in chiesa, e chiese a Marietta di aspettare l’anziana alla finestra per poterla invitare in casa.
Il decimo giorno la strega non tardò e appena entrò in casa fu colpita a bastonate dal pittore. Dopo i primi colpi si trasformò in un gatto per poter fuggire, ma data l’impossibilità, lanciò un grido disumano e, avvolta da una nube nera, si scagliò violentemente sulla parete per poter riuscire a scappare, lasciando un foro nel muro.
Tintoretto per evitare un suo ritorno e anche per ricordarle quello che le era capitato, fece murare il buco con una statua di Ercole a guardia delle pareti domestiche. La strega non si fece più rivedere.

Io con il mio libro “Venezia insolita e nascosta, luoghi curiosità leggende” edito da Amazon Libri