28 Aprile 2025

Zarabazà

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Eleonora Lastrucci e il linguaggio del contrasto: black and white a Firenze

Un racconto visivo tra luce e profondità, femminilità e stile, nel cuore del Made in Italy

Ci sono momenti in cui la moda smette di essere vetrina e torna a essere linguaggio. Non solo ciò che si vede, ma ciò che si sente.
Venerdì 11 aprile, durante The Aperigala – Excellence Night, di Excellence Magazine e ospitato tra le terrazze eleganti dell’Hotel Il Tornabuoni, nel cuore di Firenze, la stilista Eleonora Lastrucci ha scelto di parlare per simboli: ha vestito le sue modelle di bianco e nero, creando una narrazione visiva dove luce e profondità si rincorrevano, proprio come nella vita.

Il bianco, con il suo candore quasi etereo, non era solo luce, ma anche spazio, possibilità, pace.
Il nero, con il suo peso simbolico, non era solo mistero, ma anche intensità, radice, terra.
Presenze opposte e complementari che, indossate da corpi in movimento, hanno dato forma a una femminilità complessa, mai univoca, sempre in trasformazione.

“Per me il bianco e il nero non sono solo colori, ma emozioni opposte che convivono nella stessa donna”, racconta Eleonora Lastrucci “Vestire una donna non è coprirla, ma svelarne la forza, la bellezza, la femminilità, l’essenza”

Le modelle non si sono limitate, quindi, a indossare gli abiti di Eleonora Lastrucci. Hanno interpretato uno spazio: ogni gesto, ogni passo, contribuiva a costruire un racconto visivo coerente con l’identità delle creazioni: rigorose, femminili, espressive.

In un’atmosfera sospesa tra architettura e panorama, la moda ha smesso di essere spettacolo per diventare esperienza.

Moda come specchio dell’identità femminile

Ciò che ha colpito, nel cuore della serata, non è stato solo lo stile, ma ciò che questo stile evocava: la pluralità dell’identità femminile.
Nei volumi e nei dettagli degli abiti, nei tessuti che scivolavano sulla pelle come onde lucenti, c’era la forza di una visione femminile che non chiede di essere spiegata, ma semplicemente vissuta.

La scelta di accostare bianco e nero non è mai neutra. In questo caso, è sembrata quasi una dichiarazione silenziosa: che la bellezza può abitare i contrasti, che la donna può essere molte cose insieme, anche quelle che sembrano opposte.

Un ecosistema di eccellenze

Intorno a questo nucleo poetico, si è mosso un microcosmo di collaborazioni:
gli ospiti — tra cui James e Louise Ferragamo, Andrea Paris, Kelly Joyce, Daria Davidoff, Fabrizio Paoletti, Vania Della Bidia e Cesarina Ferruzzi — hanno aggiunto stile e visione personale;
il make-up firmato da Silvia Gerzeli, Lisa Pascucci, Chiara Nepi, Giulia Bertini e Laura Gjinesha,
l’hairstyling curato da Polverini Hair Academia Florence,
i profumi de I Profumi del Marmo e i vini di Agricola Ludus hanno completato l’esperienza sensoriale.
La regia musicale, affidata alla VIP Guest DJ Trizza, ha fatto da colonna sonora discreta ma presente.

Gli sguardi di Carlotta Tortorelli, Stefano Marinari e Andrea Ruggeri hanno documentato il tutto.
E il direttore dell’hotel, Marco Del Lama, ha ospitato e sostenuto un evento che ha saputo superare i confini della moda, aprendosi a un racconto più ampio.

Non solo moda

In un tempo dominato dalla fretta, dalla performance e dall’apparenza, un evento come questo ci ricorda che l’eleganza non è una superficie, ma una profondità.
Non è (solo) ciò che si indossa, ma ciò che si trasmette.
Non è una vetrina, ma una forma di ascolto.

In una serata come questa, la moda ha dimostrato di poter tornare a essere molto più di “immagine”
Un’esperienza. Un pensiero. Un racconto. Un modo di essere. Arte Viva