
Giovanni Felice presidente Confimprese Palermo e coordinatore Confimprese Sicilia
Il Comune di Palermo replica alla denuncia di Confimprese Palermo. E Giovanni Felice, presidente, dà la sua versione dei fatti.
L’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti ha preso atto della segnalazione del presidente di Confimprese Palermo sulle presunte irregolarità del centro commerciale Forum a Brancaccio, nell’hinterland palermitanao. E dichiata: «In merito alle dichiarazioni del presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice, sull’autorizzazione del centro commerciale “Forum”, é opportuno fare alcune precisazioni: è bene chiarire innanzitutto che le autorizzazioni relative al Forum non sono state rilasciate dall’attuale Amministrazione, ma nel corso degli ultimi 20 anni. Come Assessorato, su mia richiesta, stiamo portando avanti da tempo verifiche puntuali e minuziose su tutti i centri commerciali presenti sul territorio cittadino: dal “Forum” al Centro Commerciale “La Torre”, fino al “Conca d’Oro”.
Nessuna Amministrazione, prima di questa, aveva mai affrontato con tanta fermezza il tema dei controlli e della verifica del rispetto degli impegni assunti con la città attraverso le convenzioni approvate.
E’ vero che è stato violato l’art 11 del DPRS dell’11 Luglio del 2000, ovvero che sono stati superati i 2500 mq di variazione di orientamento merceologico ed é vero anche che per l’apertura di alcune medie strutture di vendita è stata presentata una Scia anziché una richiesta di autorizzazione.
Non è assolutamente scontato, né tantomeno auspicabile, che queste violazioni facciano scattare la chiusura del centro commerciale, per questo motivo, in considerazione della particolarità e dell’importanza della vicenda, stiamo approfondendo attraverso il supporto dell’Avvocatura comunale.
Il nostro impegno resta quello di garantire il rispetto della normativa e delle regole, ma sicuramente anche quello di tutelare i posti di lavoro e garantire sviluppo in equilibrio con le regole e il tessuto economico locale. È lo stesso spirito con cui, non molto tempo fa, Confimprese ci ha voluto al loro fianco in vertenze importanti, come quella relativa ai lavoratori di “Scarpe Scarpe” all’interno proprio del centro commerciale “Forum”. Parliamo di centinaia di famiglie, migliaia di posti di lavoro e di occupazione reale, che non può essere sacrificata con questa leggerezza, spero che Confimprese lo stia tenendo in considerazione.
L’avvocatura ha già risposto su alcuni temi, confortando l’impostazione già assunta dall’ufficio, quindi non c’è nessuna volontà di perdere tempo come invece è stato asserito. Stiamo controllando in modo approfondito tutte le procedure e non soltanto quelle segnalate da Confimprese, pertanto abbiamo chiesto ulteriori pareri all’Avvocatura comunale, che ringraziamo per la collaborazione e il tempestivo riscontro.
Continuiamo a lavorare con responsabilità e trasparenza per uno sviluppo economico sano, tutelando sia le imprese sia i lavoratori. E lo facciamo ogni giorno con i fatti, non con le polemiche.
Continuiamo a fare verifiche e approfondimenti non perché lo segnala Confimprese ma perché lo impone la nostra etica, la nostra morale e il nostro modo di amministrare la cosa pubblica».
Ribatte all’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice che afferma: “Sul caso Forum Palermo mi ha impressionato la differenza di trattamento usata tra le strutture a conduzione familiare e le grandi imprese e le multinazionali.
Oggi apprendo, per viva voce dell’Assessore Forzinetti che le violazioni da noi segnalate esistono, e che pur avendole riscontrate, non sappiamo da quanto tempo, non solo non si applicano le sanzioni previste dalla legge, e cioè la decadenza delle autorizzazioni, ma si arriva al paradosso di chiedere all’avvocatura come fare per non chiudere il soggetto che compie l’infrazione.
Ogni posto di lavoro è sacro, ma lo sono tutti. Quando si sospende una attività per 50 centimetri di eccedenza nel suolo pubblico e si lasciano a casa decine di persone, non si chiede all’avvocatura del Comune come fare a lasciarli aperti, ma gli viene chiesto, giustamente, di difendere il provvedimento emesso.
Non risulta che le attività di controllo genericamente evocate dall’Assessore Forzinetti, abbiano portato dei risultati, tranne che applicando “il Teorema Forzinetti”, non si è intervenuto per “salvaguardare i posti di lavoro”.
Mi chiedo quale sia il numero di lavoratori necessari a fare scattare il “bonus Impunità”.
La dichiarazione dell’Assessore è preoccupante perché mina alla base il concetto costituzionale che la “legge è uguale per tutti” ed introduce un altrettanto pericoloso meccanismo secondo il quale, i possibili drammi sociali conseguenti, quale la perdita di lavoro, possono divenire alibi e scudo di speculazioni.
Infine, definisco una caduta di stile. il parallelismo tra la vertenza Forum/Scarpe & Scarpe ed i lavoratori. In quel caso un conflitto tra le due società stava causando un danno ad una ventina di lavoratori per delle vicende superabili, come in effetti è stato. Nessuna violazione di legge, solo business”.
Altri articoli
Il 25 maggio LA NIÑA in concerto al festival SOPRAVÈNTO, in programma dal 23 al 25 maggio a FANO (Pesaro e Urbino), con la direzione artistica di COLAPESCE e DIMARTINO. Da oggi biglietti disponibili in prevendita.
Bruxelles celebra la Pasqua con l’eleganza dell’Art Déco e l’eccellenza del cioccolato belga
Punteggio aggiuntivo per i volontari della Protezione Civile nei concorsi pubblici della Regione Siciliana, ddl dei deputati Zitelli e Assenza