
I Five Sides fanno il loro debutto con Fino a che non passa, un album che parte dall’oscurità per trovare gradualmente la propria luce. L’intro, breve ma d’impatto, avvolge l’ascoltatore in un’atmosfera cupa, quasi sospesa, per poi esplodere nel rock energico che caratterizza il resto del disco. Sette tracce che parlano di dubbi, cambiamenti e speranze, con un sound che oscilla tra alternative rock, pop rock e un tocco di punk.

Five Sides – Fino a che non passa
L’album si apre con Dorian Gray, un brano che imposta subito il tono con un riff incisivo e un ritornello diretto. Il testo richiama il personaggio letterario di Wilde, riflettendo sulla paura di invecchiare senza riuscire a trovare un posto nel mondo. Una partenza potente, che lascia il segno.
Segue Amnesia, che abbassa leggermente l’intensità senza perdere carica emotiva. Il tema? La voglia di dimenticare certe cose, ma con la consapevolezza che il passato è sempre lì, pronto a riemergere.
Nei miei panni è il primo pezzo a dare una scossa più netta. Ritmo serrato, chitarre decise e un testo che racconta la fatica di sentirsi a proprio agio con sé stessi. Una canzone che si muove tra fragilità e ribellione, perfetta per essere urlata sotto palco.
Con Un altro palco, l’album si fa ancora più dinamico. Il sound è quello dell’alternative rock anni 2000, con un crescendo emotivo che porta a uno dei momenti più potenti del disco. Il pezzo parla di trovare il proprio spazio nonostante tutto, e il ritornello sembra fatto apposta per essere cantato in coro.
A questo punto arriva Sold Out, la canzone più ironica del disco. Con un mood vicino al punk rock, il brano racconta il sogno (e la frustrazione) di ogni band emergente: suonare davanti a un pubblico inesistente. Il sarcasmo tocca il suo apice con la frase “Farò sold out al mio funerale”, un colpo di genio che trasforma una realtà amara in qualcosa su cui ridere.
Dopo l’ironia, arriva il momento più emotivo con Seratonina. Un pezzo introspettivo, che parla di vuoti interiori e della ricerca di qualcosa che possa far stare meglio. La voce qui è più intima, accompagnata da una strumentazione che cresce gradualmente, fino a un’esplosione finale che trasmette un senso di liberazione.
L’album si chiude con Paradosso, forse il pezzo più immediato e travolgente del disco. Il ritmo incalzante e il ritornello potentissimo lo rendono il brano perfetto per concludere il viaggio con un’ultima scarica di energia. Il testo parla di contraddizioni, di voler tutto e il contrario di tutto, e lo fa con un’urgenza che non lascia respiro.
Fino a che non passa è un esordio che colpisce per la sua sincerità. I Five Sides non si nascondono dietro artifici: mettono in musica le loro esperienze con un sound che spazia tra rabbia, malinconia e voglia di riscatto. Un album che parte dall’oscurità e, traccia dopo traccia, trova la sua luce.
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