
Contrastare in modo efficace la sindrome fibromialgica con l’Agopuntura è possibile. Questa medicina alternativa è un patrimonio culturale non più solo dell’Oriente, ma di tutta la civiltà mondiale.

Sindrome multifunzionale, coinvolge corpo e anima di chi ne è affetto La Fibromialgia è una patologia “invisibile” proprio a causa dell’impossibilità di diagnosticarla con esami strumentali specifici, quindi difficile da riconoscere.
L’aspettativa di vita del paziente affetto da questa malattia non risulta ridotta, ma il dolore che provoca ne avvelena ogni istante della giornata, tanto da risultare estremamente invalidante. Lo stato di salute generale, la vita sociale, lavorativa, familiare ed affettiva, in alcuni casi risultano severamente compromessi. La Fibromialgia è conosciuta come malattia che “dà forti dolori” o “che colpisce” i muscoli: Si impossessa del corpo e della mente e, se non è accettata e compresa, “distrugge” chi ne soffre.

Il sintomo cardine è il dolore che funesta la quotidianità dei pazienti La malattia è caratterizzata da dolori diffusi in tutto il corpo, in particolare schiena e cervicale, accompagnata da altri sintomi quali rigidità, astenia, insonnia o sonno non ristoratore, sonnolenza, dismenorrea (dolori del ciclo mestruale), vulvodinia (dolore della vagina), formicolii diffusi, disturbi digestivi, sindrome delle gambe senza riposo, stati ansioso-depressivi, alterazioni neuro cognitive e affaticamento anche nel compiere semplici azioni. Sono queste le principali avvisaglie che accomunano chi soffre di Fibromialgia, patologia che colpisce circa due milioni di italiani, ma soprattutto le donne apparentemente in buona salute) con un’età media di circa 40 anni. Questa patologia, in associazione all’emicrania, suggerisce che possano condividere una “causa comune” e quindi di cura. Le sedi più colpite oltre alla schiena, sono il collo, le spalle e le gambe. Spesso il dolore varia in relazione ai momenti della giornata, ai livelli di attività svolti, alle condizioni atmosferiche, ai ritmi del sonno e allo stress.
Malattia misconosciuta, senza una cura specifica. Le conseguenze sulla qualità di vita del paziente sono molto impattanti Il termine Fibromialgia deriva da “fibro” che indica i tessuti fibrosi (come tendini e legamenti) e “mialgia” che significa dolore muscolare. Si tratta di una malattia reumatica e il reumatologo è lo specialista per la diagnosi e la cura del malanno. La malattia colpisce i muscoli causando un aumento della tensione muscolare: tutti i muscoli (dal cuoio capelluto alla pianta dei piedi) sono in costante tensione. La causa non è conosciuta: si ritiene che ci sia una combinazione di predisposizione genetica (familiarità), con eventi di vita come traumi, interventi chirurgici, malattie. Ad oggi nessun farmaco è in grado di guarire la Fibromialgia. In pratica clinica vengono usati
integratori, farmaci miorilassanti, anti depressivi e anticonvulsivanti, a seconda dei sintomi prevalenti in relazione al quale il paziente può avere una risposta soggettiva, ma purtroppo non definitiva. È comunque necessario seguire anche trattamenti non farmacologici per prima cosa il fitness: avere una buona forma fisica è importante.

Nutrirsi in modo corretto è fondamentale.
“La Fibromialgia, malattia insidiosa, riguarda la persona nel suo complesso e inevitabilmente coinvolge anche chi le sta vicino. – precisa la Dottoressa Antonella Memmo, Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – Rappresenta una vera e propria “piaga” nella nostra società. La qualità di vita delle persone che si trovano a fronteggiare questo problema cala rapidamente. I pazienti iniziano a “rimbalzare” fra uno specialista e l’altro (a tutto svantaggio del portafoglio), senza sentirsi compresi e senza riuscire a trovare una
soluzione. Questo perché spesso si considera la patologia come una somatizzazione di uno stato ansioso-depressivo. I sofferenti sono considerati malati immaginari, ipocondriaci, visionari e spesso categorizzati come “psicosomatici. Nonostante il problema principale sia il dolore, si vedono trattati come pazienti depressi: la loro
sofferenza risulta agli occhi degli altri inventata. Diversi studi clinici hanno dimostrato che non è la depressione o l’ansia che provoca la fibromialgia, ma piuttosto il dolore cronico della fibromialgia a provocare uno stato ansioso-
depressivo. L’incomprensione, il non ascolto, non essere capiti, frusta chi ne è affetto, creando un senso di solitudine che piano piano porta il paziente a isolarsi che si arrende e diventa totalmente succube della malattia”.
Dottoressa Antonella Memmo, perché l’Agopuntura può aiutare a contrastare la Fibromialgia?
L’Agopuntura, medicina energetica e tecnica ultra millenaria che fa parte della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), interviene direttamente sulle cause del dolore, purtroppo cronico nella Fibromialgia. Nella malattia, si è creato un “blocco” dell’energia vitale, che non circola più. Il risultato è un “ingorgo” energetico causa della sintomatologia dolorosa. La metodica utilizza l’infissione di piccoli aghi in specifici punti corporei con lo scopo di migliorare il fluire dell’energia del corpo migliorando la rigidità muscolare e la stanchezza. I punti di Agopuntura sono delle zone in cui l’energia si rende più superficiale e quindi manipolabile con gli aghi.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato la capacità di questa medicina antica di stimolare la produzione di endorfine, con miglioramento del dolore (che è il sintomo invalidante per il paziente), e di agire anche sui livelli del cortisolo, con effetto antinfiammatorio. Ecco perché questa disciplina si conferma come uno strumento
validissimo, oltre che per diminuire i dolori, anche per migliorare il riposo notturno e aumentare i livelli di energia durante la giornata. Il tutto senza nessuna controindicazione rispetto alle terapie farmacologiche. Generalmente, il 20% delle persone con Fibromialgia ricorrono all’Agopuntura entro due anni dalla diagnosi.
Perché l’Agopuntura è efficace in presenza della patologia?
Oltre a indurre un profondo stato di rilassamento, la metodica aumenta la risposta ai farmaci quando accostata al trattamento farmacologico standard. L’Agopuntura ha pochi effetti collaterali ed è sempre più utilizzata nella terapia della malattia fibromialgica, sia a livello ambulatoriale, sia nei migliori ospedali in tutto il mondo.
Il motivo? Come riferito, oltre a lenire la sintomatologia algica dando conforto, incoraggia il paziente a proseguire la terapia. Contrastando la rigidità muscolare e la stanchezza, migliora la qualità del sonno, riducendo i risvegli notturni e l’irrequietezza alle gambe che spesso si manifesta di notte. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce da tempo i benefici dell’Agopuntura nel trattamento della Fibromialgia
Come si svolge la seduta di Agopuntura?
Va ricordato che questa medicina alternativa non richiede strutture e tecnologie sofisticate: questo è comprensibile considerando come e dove è nata. Nella procedura, si usano dei semplici aghi, di varia lunghezza, molto sottili (più sottili di un ago tradizionale da iniezione); l’ago non è cavo, ma pieno e non è medicato. Vengono usati materiali ben tollerati dal punto di vista cutaneo. In ogni seduta il numero di aghi infissi può variare da una decina ad una ventina, a seconda delle necessità terapeutiche. L’infissione è poco dolorosa, a volte indolore (dipende anche
dalla manualità dell’operatore), anche se nei pazienti fibromialgici con soglia del dolore ridotta, il fastidio può essere maggiormente percepito. Le sedute durano circa 20-30 minuti e durante il trattamento l’ago non deve arrecare dolore, anche se a volte può venire ulteriormente stimolato per migliorare la stimolazione.
Quante sedute sono necessarie per ottenere dei risultati?
Premesso che è fondamentale un approccio il più possibile personalizzato e graduale, basato su obiettivi condivisi dal medico agopunture con il paziente, dopo il primo ciclo di trattamento, si possono mantenere i benefici ottenuti effettuando una seduta di Agopuntura a cadenza mensile (pur rimanendo ogni caso a sé e da valutare col professionista di riferimento).
Qual è il suo pensiero sull’utilizzo dell’Agopuntura in presenza di Fibriomialgia?
L’Agopuntura è una strategia di trattamento ampiamente utilizzata per il dolore muscoloscheletrico cronico. In particolare, (come detto) nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica, sono sempre più diffuse le esperienze cliniche orientate all’integrazione dell’Agopuntura. A questo proposito, la richiesta di integrare modalità terapeutiche alternative come l’Agopuntura sta crescendo rapidamente, anche per i pazienti ricoverati in strutture ospedaliere.
Dottoressa Memmo, per concludere, come si diventa come agopuntore?
Prima di tutto è fondamentale essere medici. Per chi vuole intraprendere questa professione ci sono dei corsi di Agopuntura – accessibili ai soli medici – che spesso comprendono anche lo studio della medicina tradizionale cinese e della fitoterapia. Non esistono corsi universitari di formazione medica per questa disciplina: ogni
medico può quindi seguire privatamente corsi seri e qualificati, che possono durare da pochi mesi a qualche anno. Va comunque tenuto presente che un buon corso richiede in media tre anni di studio.
Intervista raccolta da Stefania Bortolotti
Per ulteriori informazioni : Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano, Specialista in
Anestesia e Rianimazione, Agopuntore – memmo.anto@gmail.com

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